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Omaha Beach, D-Day - Marco Ambrosio

Diorama autocostruito in scala 1/35




Quante volte sul grande o piccolo schermo abbiamo visto le immagini dello sbarco in Normandia.

Documentari o film ci hanno presentato momenti drammatici, eroici ed a volte raccapriccianti di quelle che furono le ore, forse più fatidiche, del secondo conflitto mondiale.

L’idea di rappresentare un tale momento mi venne guardando il film di Spielberg, Salvate il soldato Rayan; l’idea, però, rimase li nella testa, a sedimentare.

Tempo dopo mi capitò un libro fotografico, sui reporter di guerra ed ecco l’idea riapparire.

Fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, come dice il vecchio adagio. Ed in questo caso non era il mare ma una “spiaggia”.

Lentamente cominciai a raccogliere le parti necessarie per questa realizzazione: costruì i denti di frigia, trovai dei pezzi in 1/35 della Historex adeguati al loro compito e così passai all’azione.

Forse la cosa più complicata era l’idea di realizzare un momento d’azione “fermo”, immobile nel suo svolgersi.

Tutte le immagini dello sbarco che si vedono ci trasmettono la velocità della situazione, il suo svolgersi in modo “rapido”.

I soldati corrono, si muovono ed attorno a loro le esplosioni, gli schizzi dei proiettili che entrano in acqua. Ecco la cosa che volevo trasmettere: l’azione.

Il particolare che mi colpì di più era proprio lo schizzo dell’acqua nel momento in cui il proiettile la colpiva e così partii con l’idea di realizzarlo.

Ebbi molti consigli da modellisti però nessuno appagava a pieno le mie richieste e così lentamente le prove si susseguivano fino a giungere, al fine, a quella giusta.








L’acqua della base e resina della Prochima.
Al momento di colarla gli ho mischiato della “vera” sabbia di Omaha che un mio conoscente mi ha portato come souvenir di una gita alle spiagge dello sbarco.
A reazione terminata ho praticato dei piccoli fori, con il minidrill, dove volevo che ci fosse lo spruzzo d’acqua.
Mi sono procurato dello sprue trasparente, quello dei modellini d’aereo dove sono attaccati i canopy per l’esattezza.
A questo punto l’ho stirato a caldo.
Ho usato una candela ma fate attenzione, dovete usare il calore emanato dalla candela, non ponete lo sprue trasparente alla fiamma perché diventerebbe nero all’istante.
In questo modo ho ottenuto delle “bacchettine” trasparenti che ho tagliato a misura ed inserite nei fori, bloccandole con la colla cianoacrlicica.
Sopra a queste “bacchette” lentamente gli ho applicato del silicone trasparente lavorandolo fino ad ottenere la forma che volevo.
Dopo 24 ora ho dato una lieve mano di drybrush, con del bianco, sulle creste di silicone in modo da ricreare la spuma.
Questa è stata la sfida della scenetta che ho realizzato.






Sperando che possa piacervi vi auguro un buon modellismo a tutti.


Marco Ambrosio

14.09.2010



Nota: questo articolo è stato originariamente pubblicato nel sito superEva

Commento di Ezio Bottasini [20/02/2023]:

Ciao Marco, che dire, ottima dose di realismo, l'uso poi della spiaggia dello sbarco è un valore aggiunto. Mi piace, mi ricorda l'inizio di "Salvate il soldato Rayan".
Al prossimo.
Ezio



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