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Spesso mi capita di innamorarmi a prima vista di un figurino.
Come tutti i colpi di fulmine, durano pochi giorni, il tempo di acquistare il kit o non trovarlo affatto e pian piano il tutto svanisce nel rincorrere un nuovo kit in uscita.
Molti di questi “colpi di fulmine” finiscono nella grande collezione di scatole che “prima o poi faro’ …”
Per questo “arciere elfo”, cosi’ definito dalla Andrea Miniaturas, probabilmente per aggirare le costosissime royalties, invece non ho resistito.
A poche ore dal suo acquisto, ero gia’ intento a limare e unire le sette parti (piu’ basamento) che compongono il kit che, a parte un difetto che raccontero’ in seguito, e’ ottimo.
La somiglianza della scultura all’attore Bloom e’ particolarmente azzeccata.
In un primo momento ho pensato di dipingerlo usando colori di fantasia, a tal proposito, interpellando alcuni amici “patiti” di Tolkien mi veniva detto che i libri non specificano con quali colori erano fatti i vestiti degli elfi ma, dovendosi mimetizzare nei boschi, ne riflettevano sicuramente le tonalita’.
Non convinto di cio’ ho voluto fare di testa mia prendendo ispirazione dalla confezione.
Mi accorsi pero’ cammin facendo che il risultato non era proprio quello che volevo.
L’azzurro usato per i pantaloni era troppo chiaro e il mio Legolas sembrava piu’ un principe Disney che non un personaggio posto a difesa dell’Anello.
Nel continuare nel montaggio scoprivo poi tardivamente un difetto: il mantello non si raccordava nel migliore dei modi, anzi, risultava mancante per un breve pezzo.
La scelta fu drastica: sverniciatura completa e raccordo, in Milliput, del mantello al resto del corpo.
Nella ripartenza ho deciso di affidarmi ad una documentazione migliore: il film.
Non ho contato le volte che ho visto e rivisto le scene del primo episodio della saga bloccando spesso il filmato per annotarmi qualche particolare del vestito da replicare sul figurino.
Una volta convinto dell’”uniforme” mi sono rimesso al lavoro.
Per l’incarnato ho usato una mescola arancio+rosso+carne+uniforme inglese schiarendo con carne e scurendo con l’uniforme inglese, cercando pero’ di mantenere i toni un po’ piu’ chiari.
Gli occhi sono azzurri per dare un tono “diafano” al personaggio.
I capelli sono in giallo ocra di base schiariti con bianco e scuriti con uniforme inglese.
Il mantello e’ stato dipinto partendo da un verde miltare, il german grey (alla faccia del fantasy) schiarito con carne.
Per il corpo ho usato vari toni di marroni mentre per i pantaloni sono partito da un blu di Prussia schiarendo man mano con del celeste.
Marroni vari per cinture, fibbie e arco con rifiniture in bronzo e oro fatti risaltare con lavaggi di nero.
La basetta e’ quella originale del kit dipinta con tutte le tonalita’ di marrone e verde che mi passavano tra le mani, le luci sono in giallo e qualche ciuffetto di erba sintetica completano il tutto.
Praticamente alla fine dell’opera, mi accingevo all’ultimo dettaglio: la corda dell’arco.
Non so a quanti ho chiesto un parere su come mettere ‘sta corda per poi fare… di testa mia!
Ed ecco, puntuale, la punizione per aver stressato troppo: la corda tocca il gomito, un difetto che non ho notato non avendo fatto alcuna prova mentre montavo il figurino.
A questo punto mi sono arreso, dopo tutto e’ un difetto quasi accettabile… che ne dite?
Nota: purtroppo questo figurino non fa più parte della mia collezione; è stato "prelevato" durante una mostra e non ha fatto più ritorno a casa.
Quella sottostante è l'ultima sua immagine; se qualcuno lo riconosce è gentilmente pregato di scrivere al sottoscritto che garantirà il più assoluto anonimato.
06.11.2011