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Modellismo che passione 2014
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Dizionario Enciclopedico dei Mezzi Militari
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Il ponte di Primosole 1943
Basti in Groppa!
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Panzerwrecks 19 - Yugoslavia
Guida alle ricerche dei soldati italiani...
Le uniformi di Italo Cenni
Gondola Veneziana (I Parte)
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Lo "Sciopòn"
Il ponte
La Palazzina
Il Palazzo
Assemblaggio e Figurini
I modelli che ho realizzato sono della Italeri, color sabbia sul fronte Africano della Divisione Ariete e Tamiya quello grigioverde dell'80º Rgt. Ftr. Roma sul fronte Russo nel 1942.
Modelli tratti dallo stesso stampo (Italeri) a cui la ditta nipponica ha aggiunto decal diverse e una stampata con 3 figurini di militari italiani.
M13/40 trasformato in mezzo per assistenza
Quando l'Italia entrò in guerra non disponeva di un carro idoneo al recupero di mezzi analoghi e per questo l'arte tutta Italica di arrangiarsi portò nel corso del conflitto i nostri meccanici a modificare vari mezzi (facendo come si suol dire di necessità virtù).
Partendo da un vecchio kit Tamiya degli anni 70/80 ho costruito e modificato il modello.
U.S. M10 G.M.C. Tank Destroyer
Proseguendo sul sentiero affascinante della mia ricerca storica sui mezzi corazzati Angloamericani inviati da questi all'Alleato Sovietico nei difficili anni della Seconda Guerra Mondiale, mi sono imbattuto in alcune immagini molto interessanti e rare.
Ritraggono il Tank Destroyer M10 americano in servizio nelle unità dell'Armata Rossa dal 1944 fino alla fine del conflitto.
Carro Armato inglese Matilda MK II
Il modello che ho costruito è il Matilda MK II della giapponese Tamiya.
Un Kit di una quarantina di anni fa, con pregi (pochi) e pecche (tante) di quella generazione di modelli.
Oggi la Tamiya lo ha ristampato e devo dire che il nuovo modello è veramente ottimo.
Carro Armato Pesante Russo JS-3
Il modello è della giapponese Tamiya, in scala 1/35, eccellente nella sua semplicità di costruzione, con i canonici tre sottoinsiemi, scafo inferiore, ponte superiore, torre completa e cingoli a nastro in vinile, fatti molto bene.
I pezzi combaciano alla perfezione, con pochissimo uso di stucco, vista anche la scomposizione delle parti fatta in modo razionale e intelligente.
Dopo l'attacco giapponese a Pearl Harbor, gli U.S.A. si resero conto che con l'ingresso nel 2° Conflitto Mondiale avrebbero avuto necessità di disporre di nuovi mezzi anfibi per poter affrontare adeguatamente una guerra moderna completamente basata sulla mobilità in terra e in mare dovendo affrontare sbarchi e operazioni anfibie sui vari continenti.
Verso la metà Questo strano mezzo corazzato americano su scafo M4 Sherman è un ibrido tra un carro armato, un mezzo di soccorso M32, per arrivare infine ad un... trattore.
Ne vennero cosi trasformati pochissimi esemplari, che permisero comunque alle unità alleate di poter disporre di mezzi molto utili atti a risolvere numerosi interventi di recupero e traino di mezzi.
Il modello che ho costruito parecchi annetti fa (siamo nei primi anni novanta) è della Tamiya, nella consueta scala 1/35.
Vi confesso che mi appassionano molto i mezzi Israeliani forse per la storia che c'è dietro al loro impiego o forse perché semplicemente dal punto di vista modellistico sono ricchi di fascino.
Carro Armato pesante Russo KV-2
Verso la metà degli anni 30 del secolo scorso i Sovietici progettarono e costruirono mezzi corazzati di enormi dimensioni e peso, armati con cannoni di grosso calibro.
Questi mastodontici corazzati vennero impiegati per la prima volta in combattimento durante la cosidetta "Guerra d'Inverno" contro la Finlandia nel 39/40.
Questo interessante e inconsueto trattore fu usato dagli Americani per il traino dell'artiglieria pesante nel 1944/45 e più precisamente dal D-DAY fino alla fine del 2° conflitto mondiale.
In pratica era un cannone semovente M10A1 con cannone da 76 MM a cui le officine campali avevano tolto la torretta e aggiungendo nel vano vuoto un compressore e delle tubazioni per l'aria usate per frenare maggiormente durante il traino dei cannoni.
25 Anni fa... sulle sabbie del Kuwait
Esattamente alle ore 2:00 del 2 Agosto 1990 centomila soldati irakeni effettivi di una dozzina di Divisioni Corazzate e Meccanizzate assieme a reparti d'elite di commandos elitrasportati invadono il piccolo Stato del Kuwait.
Sono un numero di uomini cinque volte superiore agli effettivi dell'esercito Kuwaitiano e in pochissime ore si impadroniscono del Paese...
D.U.K.W. con cannone anticarro
Tra tutti i mezzi militari da trasporto terrestri che gli Stati Uniti misero in campo durante la 2ª Guerra Mondiale, penso che il D.U.K.W. sia stato senza ombra di dubbio uno di quelli più interesssanti versatili ed eclettici mai costruiti.
Della sua validità ne è la riprova che ancora oggi ne troviamo in servizio sia civile che militare diversi esemplari in ogni parte del mondo.
Propongo un modello forse inflazionato, ma senz'altro molto affascinante in scala 1/24 della nostra cara e nostrana Italeri.
Si tratta di una Willys Jeep appartenuta al 351st Infantry Regiment dell'88th Infantry Division Americana che nell'Aprile del 1945 attraversò il Fiume Po a Brede di San Benedetto nel Mantovano.
Con le sue 188 Tonnellate di peso in ordine di combattimento, questo Topolino superpesante fu il più grosso carroarmato tedesco costruito nella Seconda Guerra Mondiale.
Ne vennero assemblati solo un paio di esemplari oltre a diversi prototipi, e pare che abbiano preso parte agli ultimi combattimenti in Germania nel Maggio del 45.
Questa linea fortificata e difensiva venne costruita dai tedeschi sul fronte Italiano centro settentrionale dall'Adriatico al Tirreno; divideva l'Italia in due e si estendeva dalla provincia di Apuania (attuale Massa Carrara) fino alla costa adriatica di Pesaro, per un fronte di oltre 300 chilometri disseminato da centinaia di bunker con torrette di carri armati danneggiati, obsoleti o costruite ad hoc.
Costruito in Unione Sovietica in 61 esemplari dal 1933 al 1939, questo enorme mezzo corazzato pesante venne impiegato in combattimento per la prima volta con risultati deludenti durante la Guerra... d'Inverno sul fronte Finlandese e contro le fortificazioni della linea Mannerheim nell'inverno del 1940.
I reparti ippotrainati tedeschi
Durante tutto l'arco della 2ª Guerra Mondiale i tedeschi fecero un esteso uso di reparti ippotrainati su diversi fronti in special modo su quello dell'est e sul fronte italiano nel triennio 1943/45.
Usarono cavalli e cariaggi per trasportare armi e munizioni equipaggiamenti, cibo, vestiario, e tutto cio' che poteva servire ai soldati in prima linea.
Slitte tedesche sul fronte Russo
La grande passione per la storia e per il modellismo mi hanno portato a costruire con materiali poveri e vari quali legno, fil di ferro, carta, cartone scarti di plastica, gesso e Das questi modellini di slitte che nella loro arcaica semplicità tanto hanno contribuito nella guerra a salvare migliaia di soldati dalla morte e dalla prigionia durante la ritirata di Russia del 1942/43.
Storicamente il Mezzo prese parte alla battaglia di Cambrai sul suolo francese il 20 Novembre 1917.
Il modello di questo primordiale mezzo corazzato in scala 1/35 è della ditta Emhar e risente di parecchi anni di vecchiaia ma soprattutto di uno stampo obsoleto con parti eccessivamente spesse e una plastica di mediocre qualità.
Costruire e ambientare questo piccolo modello di aereoslitta russa, in scala 1/35, oltre a darmi molta soddisfazione, mi ha divertito molto.
Il Kit di partenza è un piccolo gioiello della Trumpeter, con parti finemente dettagliate e con una precisione di assemblaggio eccellente.
Il T34/85 Mod.43 è il carro armato sovietico per antonomasia; il modello con lo sminatore PT3 appartenente all'Ottava Armata della Guardia del Generale Sciuikov ed è ripreso in azione durante i furiosi combattimenti nel settore del fiume Oder che vide i reparti russi arrivare a soli 80 Km da Berlino in quel drammatico inverno del 1944/45.
Sono un Anziano SIC...SIC.. mantovano e pratico questo splendido hobby da ormai cinquantanni.
Ho iniziato allora con i mitici aerei in 72 dell Airfix per poi proseguire con i mezzi corazzati nella stessa scala con i modelli Airfix, Esci Polistil, Matchbox e oltre.
All'inizio degli anni settanta conobbi un altro ragazzaccio mantovano, il mitico Giorgio Breviglieri di Quistello, il quale mi portò sulla cattiva strada del vizio e della perdizione facendomi cosi appassionare ai mezzi corazzati in scala1/35.
A tutt'oggi ho una discreta collezione di circa 300/350 mezzi costruiti, oltre a un centinaio in attesa di essere partoriti.
Mi dedico inoltre a collezionare militaria, decorazioni, cartoline e fotografie delle 2 Guerre Mondiali.
Ho anche una piccola ma essenziale bibliografia con molti volumi a cui spesso e volentieri attingo per le mie ricerche storiche.
Visito spesso Musei in giro per il nostro Paese, e raccolgo cimeli e resoconti su quanto è accaduto nelle mie zone a ridosso del Fiume PO nella primavera del 1945.
Da un paio d'anni circa sono in pensione e perciò dedico molto tempo a costruire e a ricercare nuovi spunti modellistici con il grande aiuto che oggi il web ci fornisce.
Nel corso della mia vita ho avuto la fortuna di partecipare a molte Mostre modellistiche, conoscendo così moltissima gente in gamba, e questo mi ha aiutato molto a crescere.
Credo molto nel nostro fare insieme, perché sento che ciò che facciamo non è solo fine a se stesso ma è bensi un modo per far conoscere la Storia anche attraverso il nostro modesto lavoro di divulgazione.
E sinceramente oggi più che mai penso c'è la necessita e il dovere di conoscerla.