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Nel 1915, di fronte allo stallo della guerra di trincea, l'esercito francese avviò studi per creare un veicolo in grado di superare reticolati di filo spinato, ampie trincee, terreni fangosi e il fuoco delle mitragliatrici. L'obiettivo era rompere la guerra di logoramento e riportare mobilità al fronte.
I primi modelli, Schneider CA1 e Saint-Chamond, pur essendo pionieristici, si rivelarono ingombranti, poco manovrabili e vulnerabili. Il generale Jean-Baptiste Estienne, promotore dell'arma corazzata francese, comprese la necessità di un veicolo più agile e coinvolse nel 1916 l'industriale Louis Renault nello sviluppo di un progetto radicalmente nuovo.
Il risultato fu il Renault FT, il primo carro armato della storia con layout moderno: motore posteriore, pilota anteriore, torretta girevole a 360°. Questo concetto divenne lo schema universale per tutti i carri armati futuri.
L'equipaggio del carro armato era composto da due uomini: il capocarro, che fungeva anche da tiratore, e il conducente.
La loro visuale era molto limitata: disponevano solo di tre strette feritoie ciascuno, che rendevano la guida e il combattimento particolarmente difficili, soprattutto in movimento. All'interno il rumore era assordante e non esisteva alcun sistema di comunicazione. Per dare ordini, il capocarro sedeva su una cinghia di cuoio dietro al conducente e lo avvisava spingendogli un ginocchio nella schiena o battendo sul suo casco.
La produzione iniziò nel 1917, ma il Renault FT entrò in servizio in numeri significativi solo nella primavera del 1918. Alla fine della Prima guerra mondiale erano stati realizzati circa 3.700 esemplari, con ulteriori produzioni negli anni successivi fino a superare 5.000 unità complessive.
Fu utilizzato per la prima volta in massa nella battaglia di Soissons (maggio 1918), con eccellenti risultati tattici. I carri FT furono decisivi nella vittoria polacca nella battaglia di Varsavia (Guerra polacco-sovietica - 1920).
Durante la seconda guerra mondiale, oltre 1.500 FT erano ancora in servizio nel 1940, combatterono nella campagna di Francia, alcuni furono catturati dai tedeschi e riutilizzati per compiti di sicurezza.
Il Renault FT fu esportato in più di 20 Paesi, in USA venne costruito il modello M1917, quasi identico, in circa 950 esemplari, l'Italia sviluppò il Fiat 3000, prodotto in oltre 1.500 unità, in Unione Sovietica si realizzarono dei cloni (Russkiy Reno o Tank M) derivanti da tank catturati dall'Armata Rossa e fu la base per il successore T-18, il giappone acquistò alcuni esemplari da cui derivò il carro Tipo 89.
Il Renault FT non fu solo un’arma efficace, ma definì lo standard progettuale dei carri armati: motore posteriore, compartimento di guida anteriore e torretta armata girevole.
La sua influenza si estese per decenni, facendo del FT il primo vero “carro armato moderno” della storia.
28.12.2024