Harley Pin up
Michelangelo Galli
I precedenti...
North American P-51D Mustang
"Il bivio" (Sd.Kfz. 222)
T34/76 Versione ChTZ
Lavochkin La-5
Arado Ar 196
Fiat 500 Topolino
AT-ST Star Wars
Non omnia moriar
Saigon 1964
Guerrieri Fantasy
Crusader Mk.III
Volkswagen Golf GTI 1978
Beyond Alien - H.R. Giger
Torino - 05.10.2024 - 16.02.2025
I precedenti...
Ayrton Senna Forever
Nostra G.M.S. a Verona
Un giorno a Volandia
Mostra a Pontelagoscuro 2018
Mostra Paracadutisti II GM a Mantova
Mostra a Pontelagoscuro 2017
Erano tempi di guerra...
Ravenna Airshow 2016
Napoleone a Stupinigi
Gran Premio Nuvolari 2015
Mostra Verona 2016
I modelli premiati
Varedo Model Show 2016
Varedo Model Show 2015
Mostra a Porto Mantovano
Verona Model Expo 2015
[Visto da Giuseppe Giovenco]
Modellismo che passione 2014
Modelli in concorso
[1235 immagini!]
VII Mostra di Volvera - 2014
Modelli Premiati
IX Mostra di Verona 2014
Modelli Premiati
4ª Mostra a Cuorgnè - 2014
Modelli Premiati
XIII Mostra di Volpiano 2014
Mostra Campagna di Russia
IV Mostra di Banchette - 2013
VII Mostra a Cumiana - 2013
Modelli Premiati
Velivoli in concorso
Mezzi Militari in concorso
VI Mostra di Volvera - 2013
Modelli Premiati
Display in concorso
Medaglia commemorativa
XII Mostra a Bricherasio 2013
Modelli Premiati
VII Mostra GMA Appiano 2013
3ª Mostra a Cuorgnè - 2012
Modelli Premiati
Velivoli
Mezzi militari e diorama
Figurini
Phoenix Model Contest - 2012
Modelli Premiati
Velivoli
Mezzi militari e diorami
Figurini
Au Petit Soldat 2011
Modelli Premiati
Master Open
Master Pittura
Standard Open
Standard Pittura
Basic
Alby Starkiller
Alessandro Gennari
Alessandro Tulli
Alvise Scatto
Angelo Battistelli
Antonio Caramia
Antonio De Carlo
Antonino Mazzù
Bruno Lucchini
Cristiano Montagnani
Daniele Manfredi
Dino Dall'Asta
Emanuele Iemma
Enrico Bianchi
Enrico Calanchini
Enrico Macchi
Ezio Bottasini
Fabio Bonatti
Federico Toselli
Francesco Sasso
Francesco Sbarile
Franco Corti
Gerardo Quarello
Giampaolo Bianchi
Giorgio Brigà
Giorgio Sassi
Giovanni Olivero
Gianluca Giora
Giorgio Perrone
Giuseppe Giovenco
Giuseppe Mazza
Giuseppe Pino Penna
Johnny Gravina
Junio de Angelis
Lauro Bonfà
Lorenzo Evangelista
Luca Navoni
Luigi Cuccaro
Luigi Gandini
Marcello d'Andrea
Marco Ambrosio
Marco Bracchitta
Marco Fin
Marco Giuli
Marco Manzo
Marco Vergani
Marco Rondinelli
Mario Bentivoglio
Mario Galimberti
Mario Capuano
Massimo Cerrato
Massimo M. De Luca
Matteo Nespoli
Matteo Zarantonello
Mauritius Pictor
Mauro Zanchi
Maurizio Ugo
Mauro Rota
Michelangelo Galli
Michele Angonese
Michele Morelli
Michele Pelizzola
Natale Lapedota
Orazio Pappalardo
Paolo Solvi
Pier Giuseppe Sopegno
Pietro Ballarini
Riccardo Casati
Rino Rufolo
Roberto Colaianni
Roberto Falciola
Roberto Gallo
Sergio Colombo
Sierra Charlie
Stefano Deliperi
Stefano Lana
Valter Vaudagna
Vito De Palo
Storia delle cavallerie europee
I precedenti...
Il carro armato T 34
ARMISTIZIO!
Dizionario Enciclopedico dei Mezzi Militari
Carro Fiat 3000
Il ponte di Primosole 1943
Basti in Groppa!
Panzer DNA
Panzerwrecks 19 - Yugoslavia
Guida alle ricerche dei soldati italiani...
Le uniformi di Italo Cenni
Gondola Veneziana (I Parte)
Gondola Veneziana (II)
Lo "Sciopòn"
Il ponte
La Palazzina
Il Palazzo
Assemblaggio e Figurini
La storia
1950: la vita stenta a riprendere nell’Europa devastata dal Conflitto mondiale.
Dopo cinque anni l’Italia è ancora un paese povero e le tensioni sociali e politiche sono all’ordine del giorno.
L’emigrazione verso l’estero o verso l’Italia settentrionale per lavoro è un evento comune.
Ci arrivano soddisfazioni dagli sport motoristici (moto 500 e formula 1).
Il turismo comincia a riprendersi soprattutto nelle città più famose come Roma, Firenze e Venezia.
Chi ha più possibilità di viaggiare sono i militari Alleati di stanza in Europa per contrastare il comunismo.
La scena rappresenta una mattinata di primavera nella città lagunare.
Un pilota USAF è in licenza con sua moglie e si appresta a fare un giro in gondola sotto lo sguardo ammiccante del giovane gondoliere.
Quest’ultimo veste col basco in nero in quanto è ancora periodo invernale/primaverile; sarà in bianco d’estate.
Il portiere dell’albergo, appena restaurato, accompagna gli ospiti prima di richiudere il portone sul canale e di aprire quello sulla strada.
La cameriera meridionale ne approfitta e si diverte a dar da mangiare ai piccioni di nascosto dal portiere (… sporcano!!).
Nel vicolo il maestro sorprende l’irrispettoso alunno che imbratta il muro (‘abbasso i profes(s)ori’ è uno slogan ancora attuale!).
Sul ponte una giovane marinaia americana si presta per un servizio propagandistico del tipo ‘arruolatevi in marina e girerete il mondo’.
Un topo attraversa il canale ed un passerotto si riposa su un palo dove è ancorato un sandolo.
La piccola testimone della scena tralascia per un attimo il suo micio che si diverte ad artigliarle il filo della gonna.
Tutti questi personaggi sono un pretesto per valorizzare un bello scorcio di Venezia in prossimità del ’ponte del diavolo’ e ‘palazzo Priuli’.
L’ispirazione
Da anni cerco sul mercato o trasformo delle figure in 1/35 che rappresentino personaggi civili. Questi ultimi sono molto importanti per ‘alleggerire’ i soliti diorami militari.
Grande merito alla MASTERBOX ucraina che ha finalmente introdotto nel mercato modellistico questa tipologia di figurini a basso costo.
La scatola che mi ha ispirato è quella relativa ad una coppia di soldati USA in licenza con due ‘Signorine’.
Probabilmente è stata pensata per un ambientazione i Francia o Germania dove erano stanziati gli americani appena dopo la liberazione.
Volendo valorizzare l’ambientazione civile ho pensato a che scorcio ispirarmi e poi ho deciso di spostarli direttamente nella città più particolare e famosa che abbiamo in Italia: Venezia.
A questo punto dovevo trovare qualcosa di caratteristico ed ho pensato prima ad una porzione di gondola, poi al ponte, poi al loggione ed infine allo scena finale che vedete in cui non penalizzo nessuno degli elementi scelti.
Cercando sul web tra i vari ponti di Venezia il più piccolo mi sono imbattuto in uno scorcio reale molto interessante.
Per questioni di spazio ho abbassato il Palazzo di un piano rispetto all’originale ed ho stretto il lato tra il portone sul canale ed il ponte.
Il palazzo
Il mio riferimento è la parte del palazzo Priuli che si affaccia sulle Fondamenta de l’Osmarin.
Questa facciata ha un bellissimo loggione che mi ha fatto venir voglia di riprodurlo affrontando problematiche inusuali.
Dopo la gondola è infatti stato subito l’altro elemento difficile del diorama che ho affrontato.
Purtroppo ho dovuto riappropriarmi delle tecniche di riproduzione in resina che mal digerisco e che ho già affrontato quando ho autocostruito l’L3/35 in 1/16.
Ci vorrebbe un servizio di copie in resina per i modellisti che non costi troppo.
Il primo elemento da riprodurre è il capitello delle colonne.
Un amico mi ha tornito nel PVC la base tonda del capitello che io userò sia sopra che sotto alla colonna.
La parte superiore ha uno spazio su cui mi ‘aggrappo’ col MILLIPUT per ricreare il capitello corinzio.
In varie fasi aggiungo i decori del capitello cercando di semplificarne le sagome per una più facile riproduzione.
Tutte le copie hanno anche una parte tonda sporgente che andrà infilata in un tubicino in PVC che funge da colonna.
Un altro decoro particolare presente nell’architettura veneziana è la cornice che contorna logge e finestre delle facciate nobili.
Tale elemento è un striscia a sezione quadra con intagli laterali alternati.
Io l’ho riprodotto modellando col cutter uno strip di plasticard da 1.5x1.5 e uno da 1x1mm (per gli archi delle finestre) dei quali farò le copie in resina.
Un altro elemento decorativo da replicare è un medaglione tondo con cornice che riproduco con plasticard e filo di rame intrecciato (col minitrapano).
Nei medaglioni è inserita una sfera che prelevo da una collanina di bigiotteria e uno scudo che ricavo dal plasticard.
Le colonnine dei balconi sono in ottone tornito delle quali farò le copie in resina.
La finestra d’angolo è stata piuttosto laboriosa da costruire.
L’assemblaggio di tutti gli elementi che compongono il loggione si è rivelato più difficoltoso del previsto.
Tutti gli elementi devono infatti essere messi in squadro tra di loro e raccordati con ritagli di plasticard, Milliput, Das e ciano acrilato.
La facciata del palazzo è in Forex; questa va tagliata per consentire l’inserimento del loggiato e delle copie degli archi delle finestre.
Prima di inserirli però rivesto il Forex con fogli di Plasticard da 1mm.
Faccio questo perché il plasticard è più rigido e stuccabile del Forex (che è più ‘morbido’).
Poi inserisco gli archi e le spalle di tutte le finestre e stucco le fessure con cianoacrilato e talco.
Sul retro di questi elementi incollo ritagli di scarto per rinforzarli.
Il plasticard serve anche a ricreare lo spessore dell’intonaco che non viene dato sui pezzi di marmo della facciata e sulla parte in muratura inferiore.
Quest’ultima l’ho ‘lavorata’ nella parte inferiore simulando lo sfaldamento dei mattoni in basso che si sono rovinati con l’umidità del canale.
Nelle colonne tonde e quadre delle finestre sono presenti dei fori quadri che son traccia delle vecchie inferriate.
Li riproduco con un profilo metallico quadro da 1x1mm scaldato sulla fiamma di una candela.
Un lavoro impegnativo è stato fare le inferriate dei finestroni inferiori.
Con strip da 0.75x0.75mm ho incollato i vari pezzi sovrapponendoli ad una stampata con il disegno dell’inferriata.
Inoltre ho simulato il tondo attraverso cui passano i ferri orizzontali con dei semicerchi in plasticard creati con punzone e foglio da 0.75mm.
Ho dovuto creare ogni singola finestra perché non penso che sarei riuscito a farne la copia in resina.
Anche in questo edificio ho fatto il tetto con tegole di cartone ondulato.
Dopo aver incollato le strisce di tegole intere, che serviranno da guida...
...ho ritagliato le 450 tegole singole e le ho curvate nuovamente sul manico di un pennello prima di attaccarle col vinavil.
Altri particolari dell’edificio sono i fermi delle imposte.
Li ho realizzati con dello sprue per quelli delle finestre...
...e con del filo di rame per l’anta del balcone.
Il tubo pluviale è uno strip tondo e cavo dell’Evergreen.
La porta del palazzo è in Plasticard con cerchi in filo di stagno; l’ho poi pitturata simulando i decori sui bordi.
I mostriciattoli sui balconi sono copie di un ‘essere’ che ho auto costruito col milliput.
Quando ho trovato delle immagini migliori ho scoperto che sono dei leoncini.
La fioriera è auto costruita con sprue e strip Evergreen.
La lanterna ha due pezzi torniti in plasticard alle estremità mentre per il vetro ho usato il tubicino copri pennello con delle strip di decal grigie a simulare il telaio.
Per le finestre della loggia superiore mi sono fatto stampare su un foglio adesivo trasparente il disegno dei telai porta vetri che ho creato in Autocad.
Questi fogli li ho poi incollati ad un pezzo di plastica trasparente rigido (le custodie dei CD).
Nel frattempo ho creato il telaio delle finestre con strip di plastica incollato a cartoncino.
Da esso ritaglio una porta che dovrà rimanere aperta.
Infine incollo il telaio ai ‘vetri’ con del nastro biadesivo.
I vetri del balcone d’angolo invece li ho ‘lavorati’ con una punta ed un cerchiometro.
Con pezzi vari creo dei vasi da fiori di diverse forme.
Con la plastilina riempio i vasi a cui andranno aggiunti fiori secchi.
Con plasticard e filo di stagno da 0.5 creo il balconcino basso.
Lo stemma sul portone del canale lo ricreo col Milliput bianco.
L’ingresso ha un pavimento inciso nel forex.
Con listelli e strip di plasticard creo delle modanature da mettere attorno alle finestre e anche sul bordo del cornicione.