Editoriale

Perche' KitShow?

  Quick Articles...

Il bivio (Sd.Kfz. 222)
"Il bivio" (Sd.Kfz. 222) New
Paolo Tarantino

  Gli assi dell'aviazione

Vittorio Minguzzi
Vittorio Minguzzi
Pietro Ballarini


I precedenti...

Giulio Reiner
Mario Visintini
Lydia Litvyak
Richard Bong

  Amarcord...

Cameron Highlanders 79th Rgt
Cameron Highlanders 79th Rgt
Andrea Negri

  Walkaround

FIAT "Mefistofele"
FIAT "Mefistofele"
Valter Vaudagna

  Un figurino passo passo

Enrico V


Enrico V

  Primi Passi ...

Sherman


Realizzare uno Sherman

Ayrton Senna Forever

MAUTO, Museo Nazionale dell'Automobile di Torino
Dal 24 aprile al 13 ottobre 2024




Il primo maggio del 1994 un tragico incidente fermò la vita di Ayrton Senna, tra i migliori piloti al mondo che la Formula 1 abbia mai conosciuto.
A 30 anni di distanza, ripercorrere la carriera di Senna in una mostra a lui dedicata è un fatto emozionante, quasi mistico per chi quegli anni li ha vissuti da spettatore.
Il MAUTO, Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, dal 24 aprile 2024 fino a metà ottobre propone “Ayrton Senna Forever” una mostra curata da Carlo Cavicchi che racconta la storia sportiva di un uomo che è stato ispiratore di intere generazioni di sportivi e appassionati.




Ci si tuffa nell’atmosfera fin dai primi passi con l’esposizione di due show car, la McLaren MP4/6 Honda del 1991 e la McLaren MP4/4 Honda del 1988 che introducono la visione della mostra vera e propria.

I caschi indossati dal campione brasiliano danno il benvenuto al visitatore e già si intravedono le vetture, dietro alla serie delle tute indossate in corsa.
















Il dubbio ora è quello di tuffarsi immediatamente nella visione delle auto più significative che hanno portato alla notorietà Senna oppure seguire un percorso più storico…




Preferisco assaporare poco a poco la mia visita cominciando dalle prime esperienze sui go-kart, in particolare il DAP prodotto dai fratelli Parrilla con cui nel 1978 partecipò al mondiale mentre ho qualche perplessità sulla conduzione di Senna in gara del secondo kart in esposizione, il DAP del 1982 visto che concluse la sua partecipazione ai mondiali nel 1980. 

Si passa al periodo inglese con la Van Diemen RF81 guidata nel Campionato Britannico di Formula Ford 1600 che vinse in due distinti campionati, Townsend-Thoresen e RAC.




Segue la Van Diemen RF82 portata alla conquista del campionato Formula Ford nel 1982 con cui vinse sia il Campionato Britannico che quello Europeo.




Chiude la rassegna la Ralt RT3 Toyota con cui trionfò nel campionato inglese di Formula 3 nel 1983 (13 vittore, 16 pole e 15 giri veloci).




Dopo alcuni test con Williams, Brabham e McLaren arriva il momento del debutto in F1 con la Toleman-Hart, in esposizione la TG184 con cui partecipò al Gran Premio d’Olanda nel 1984.




L’anno successivo Ayrton approda alla Lotus con la quale vince il suo primo GP in Portogallo, la vettura esposta è proprio quella vittoriosa sul circuito dell’Estoril




Senna rimase alla Lotus per altri due anni, la vettura esposta è la 99T4 del 1987 vincitrice del GP di Monaco, gara molto sentita dal pilota brasiliano che la vinse per altre 5 volte peraltro consecutive (1989-1993).




Il 1988 è l’anno in cui si apre il ciclo McLaren che gli valse tre titoli mondiali e gareggiò fino al 1993. La vettura esposta è il modello MP4/7 con motore Honda del 1992 vincitrice del GP d’Ungheria.




Le F1 terminano con la Williams, scuderia con cui firmò nel 1994 e terminò tragicamente la sua carriera. La vettura è la FW16 Renault.




Aspetto un po' macabro e morboso è l’esposizione di un piantone del cambio della Williams la cui rottura durante la gara è tra le principali cause dell’incidente mortale.




Per alleggerire la visita, si possono ammirare i sottocaschi. cappellini e le scarpe indossati dallo sfortunato pilota oltre ad oggetti da collezione come le auto in scala 1:43.








In esposizione un motore Lamborghini che avrebbe dovuto equipaggiare la McLaren ma non si giunse ad un accordo per la fornitura.




Esposte decine di foto e una serie di pubblicazioni.








Altra particolarità è la Mercedes-Benz 190E 2.3-16 con cui Senna partecipò all’inaugurazione della nuova pista del Nurburgring nella cosiddetta “Race of Champions” nel 1984 che naturalmente vinse davanti a Lauda.




Nel 1994 Ayrton firmò un contratto per legare il suo nome a quello Ducati che produsse una serie esclusiva, la Ducati 916 Senna. Ne vennero prodotti 300 esemplari per serie, quella esposta è la seconda serie del 1997.




Il mito del pilota brasiliano si respira ovunque e sulle pareti vengono proiettati i filmati delle sue imprese, delle sue interviste.










La storia e le vicende di Senna rimarranno per sempre nei cuori di milioni di persone in tutto il mondo, la visita alla mostra del MAUTO dà un’idea di quanto sia stato importante l’uomo e come la F1 è cambiata dopo la sua morte.


Giacomo Banche

01.05.2024

Se ti è piaciuto questo articolo vedi anche:

- Le Auto dell'Avvocato
- Martini Racing - Inseguendo il Mito



Ayrton Senna Forever

MAUTO, Museo Nazionale dell'Automobile di Torino
Corso Unità d'Italia 40, 10126 Torino, Italia
www.museoauto.com



Condividi questo articolo su WhatsApp





Commento di Enrico [03/05/2024]:

Grazie Giacomo per questo reportage sulla vita sportiva dell'immenso Ayrton. Chi come me ama la F1 non può che apprezzare profondamente.
Saluti cari
Enrico


Commento di DINO DALL'ASTA [05/05/2024]:

Ottimo servizio, che con foto e commenti ha accompagnato la carriera di questo sfortunato pilota...
Complimenti!
Dino


Commento di Alessandro Gennari [13/05/2024]:

Bellissima mostra, visitata pure io.



Puoi inserire un commento su questo articolo

    Nome

    E-mail

Visualizza la mia e-mail nel commento Si No


Avvertimi su eventuali aggiornamentiSi No