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Fairey Flycatcher - Roberto Carena




Riprendiamo a fare qualche aeroplanino... La scelta è caduta sull'"acchiappa mosche" della Royal Navy, anche conosciuto come Fairey Flycatcher.
Un piccolo biplano imbarcato che operò su tutte le portaerei della marina reale fino al 1935. Apprezzato dai piloti per manovrabilità e semplicità di pilotaggio; non fu mai testato in combattimento, la sua bassa velocità lo avrebbe penalizzato.




Date le sue dimensioni non fu dotato di ali ripiegabili, sugli elevatori delle portaerei ci stava tranquillamente.
Tutti gli esemplari prodotti furono utilizzati nel Regno Unito, uno solo - per un po' di tempo - venne ceduto all'Argentina per la sua Aviacion Naval, ed è proprio quello che voglio rappresentare.

Si trattava dell'S1590 che operò, in prestito, nel 1932 per poi essere restituito al Regno Unito dopo breve tempo.
Non si conoscono fotografie di questo esemplare in Sudamerica, perciò ritengo che per la colorazione fosse rimasto nel classico alluminio verniciato.
Sicuramente l'ala superiore era nel tricolore argentino e le insegne erano, presumibilmente, quelle ad ancora con il timone in coda nelle tre bande azzurro/bianco/azzurro con il sole al centro.
Fortunatamente posseggo delle decal adattabili provenienti da un Grumman Duck.

Ho utilizzato una scatola Lifelike Hobby Kits in 1/48.




L'abitacolo del kit era di fantasia e ho salvato solo la barra di comando e il sedile.






Insomma, mi sono lanciato nel superdettaglio. Naturalmente "a la mia maniera", che già così è pura fantascienza.
Non contento, ho fatto anche qualcosina al motore, dopo averlo pulito da un po' di bave di stampa. Essendo a vista e non nascosto in una cofanatura ne valeva la pena.








Ho assemblato le ali ed eliminato alcuni segni di estrattori. Poi sono passato a colorare gli interni, assemblare le semifusoliere, insomma: le solite cose.

La costruzione della parte posteriore è stata impegnativa, più che altro perché i diversi pezzi non erano proprio il massimo e i piani di coda erano in equilibrio sopra alla fusoliera. Per assemblare il complicato e fisso carrello di atterraggio c'è stato da tribolare un po'.


























Dopo aver messo tutto insieme sono passato alla colorazione, come sempre a bomboletta.














Infine, montaggio e poi smontaggio degli attuatori, messi al contrario e rimontati giusti, lavaggio alla colorazione, invecchiamento, controvelature con il filo di acciaio armonico.

Il risultato lo vedete nelle foto finali.










Devo dire che mi sono molto divertito.


Roberto Carena

[Gallery]

25.06.2025


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Commento di VALTER [26/06/2025]:

Una sola parola.... a li mortacciiii 😅👽

Commento di PIETRO [26/06/2025]:

Ciao Roberto.
Un Buon lavoro !
forse l'hai sporcato un pò troppo.!?

Commento di Ezio Bottasini [26/06/2025]:

Ciao Roberto, molto bello e semisconosciuto. Ottimo lavoro.
Al prossimo
Ezio

Commento di Enrico [27/06/2025]:

Ottimo lavoro Roberto. A me i biplani mi intimoriscono: quei tiranti, quelle ali dalla simmetria particolare e quell'aspetto fragile mi scoraggiano sempre dal tentare la costruzione. Quindi complimenti doppi.
Saluti cari
Enrico