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Il Reggiane Re.2000, noto anche, non ufficialmente, come "Falco", era un aereo da caccia monomotore, monoplano e monoposto realizzato dall'italiana Officine Meccaniche Reggiane sul finire degli anni trenta.
Primo progetto realizzato in proprio dall'azienda emiliana, controllata dalla Caproni SpA, trovò impiego marginale nella Regia Aeronautica nella prima parte della seconda guerra mondiale.
Il velivolo ebbe successo commerciale soprattutto all'estero: venduto in Svezia ed Ungheria (in quest'ultimo paese venne anche costruito su licenza), venne utilizzato dalle relative aeronautiche militari che lo denominarono, rispettivamente, J 20 ed Héja.

Scheda tecnica:
Equipaggio: 1
Progettisti:Roberto Longhi e Antonio Alessio
Costruttore: Officine Caproni Reggiane
Data primo volo: 24 maggio 1939
Data entrata in servizio: 1940 (Ungheria)
Lunghezza: 7,99 m
Apertura alare: 11,00 m
Altezza: 3,20 m
Superficie alare: 20,40 m²
Peso a vuoto: 2 080 kg
Peso carico: 2 730 kg
Peso max al decollo: 2 839 kg
Propulsione:
Motore: un Piaggio P.XI RC.40, radiale a 14 cilindri raffreddato ad aria
Potenza: 1 000 CV
Prestazioni:
Velocità max: circa 530 km/h, a 5 300 m di quota
Velocità di crociera: 440 km/h
Velocità di salita: a 6 000 m in 6 min 10
Corsa di decollo: 170 m
Atterraggio: 300 m
Autonomia: 740 km
Tangenza: 11 200 m
Armamento:
Mitragliatrici: 2 × Breda-SAFAT da 12,7 mm con 300 colpi ciascuna
Bombe: due da 100 kg; predisposizione per 4 spezzoniere con 12 ordigni da 2 Kg. Ciascuna.
(Dati tratti da Wikipedia)

L'aereo fu sperimentato anche come ricognitore catapultato a bordo di unità della Regia Marina, ma con pochi esemplari, uno dei quali è rappresentato dal modello da me riprodotto con la M.M. 8282.

Il modello
Anche questo è un lavoro piuttosto datato, infatti lo realizzai sul finire degli anni 70, partendo dal kit della ormai scomparsa Artiplast in scala 1/50.
La ditta ceca SMER, avendo rilevato tutti gli stampi Artiplast li offre oggi spacciandoli per 1/48 con nuove decals e box.
A mio avviso, è forse il migliore tra i kit della ex ditta italica, nonostante non sia esente da pecche, da me in parte ignorate allora, un po' per mancanza di documentazione, un po' perché facevo modellismo con più indulgenza quanto alla fedeltà.


Naturalmente non potei fare a meno di intervenire modificando alcuni particolari visibili e aggiungere dettagli assenti, almeno quelli più fattibili ed evidenti, come ad esempio i flaps, i carrelli, il motore e i perni per la catapulta, per citarne alcuni, trascurandone altri più impegnativi come il corregere il profilo posteriore della fusoliera sul ventre un pò troppo bombato.
Tutto sommato, pur essendo un kit risalente a circa 40 anni fà, con qualche accortezza in più delle mie, si difende non male tra kit attuali più blasonati pieni di inesattezze.

Da parte mia più che un errore fu una distrazione il posizionare il numero 1 rosso a sinistra della fascia bianca anziché a destra.(sigh!)
