Gli assi dell'aviazione

Mario Visintini
Mario Visintini
Pietro Ballarini


I precedenti...

Lydia Litvyak
Richard Bong
Marcel Albert
Saburo Sakai

  Editoriale

Perche' KitShow?

  Quick Articles...

T34 76 Versione ChTZ
T34/76 Versione ChTZ New
Paolo Tarantino

  Amarcord...

Cavaliere Templare XIII Sec.
Cavaliere Templare XIII Sec.
Andrea Negri

  Walkaround

FIAT "Mefistofele"
FIAT "Mefistofele"
Valter Vaudagna

  Un figurino passo passo

Enrico V


Enrico V

  Primi Passi ...

Sherman


Realizzare uno Sherman

Fiat G.59-4A - Angelo Battistelli

56^ T.A.F. (Tatical Air Force) Vicenza 1953 - M.M. 53024




La Storia
Terminato il Secondo Conflitto Mondiale presso gli stabilimenti Fiat vennero lentamente riattivate le linee di produzione dei velivoli.
Nei loro capannoni erano custoditi insieme ai pezzi di ricambio, molti G-55 scampati alle incursioni aeree Angloamericane.
Essendo a corto di piloti, la rinata Aeronautica Militare Italiana aveva nuovamente bisogno di aerei da addestramento e perciò con questo materiale venne rimesso in costruzione il velivolo non solo come caccia monoposto ma come biposto destinato alla Scuole di Volo di Lecce e Cagliari Elmas che in quegli anni furono incaricate di riprendere l'attività volativa.
Se da un lato il Fiat ebbe successo, nel corso del tempo gli ulteriori ordini vennero via via diminuiti a causa della scarsità di scorte del motopropulsore di fabbricazone tedesca: il Daimler Benz che equipaggiava G 55 1A monoposto e 1B biposto e perciò, dopo una serie di comparazioni valutative che prevedeva l'istallazione di diversi motori, si opto' per il britannico Rolls Royce Merlin a 12 cilindri a V.
Ad occuparsi dell'intero progetto fu il valente Ingegnere Giuseppe Gabrielli che nel 1947 diede vita al Fiat G.59 velivolo molto apprezzato sia in Italia che all'estero per le sue doti acrobatiche.
Utilizzato a partire dal 1950 fu prevalentemente impiegato fino al 1957.
Durante il lavoro di trasformazione del velivolo fu indispensabile installare un nuovo castello motore, un nuovo cofano con l'aggiunta nella parte sottostante di una presa d'aria carenata per il raffreddamento del lubrificante.












Semplice e funzionale, dalla linea armoniosa e finemente sagomata, il nuovo prodotto Aeritalia denunciava le sue antiche origini del capostipite "Centauro", con lieve profilo architettonico dello Spitfire, un incrocio quanto mai perfetto e naturale.
Anche l'elica inizialmente tripala, la Piaggio, venne sostituita da una quadripala dotata di una nuova ogiva.
Per quanto riguarda l'abitacolo il G.59 adottava sia per la versione monoposto e biposto il tettuccio simile al predecessore G 55 Centauro con apertura ribaltabile sul lato destro con una visibilità esterna limitata per i piloti.
Con l'introduzione del nuovo tettuccio a goccia scorrevole, ampio e vetrato, era capace di offrire un'ottima visibilità tanto all'istruttore quanto all'allievo; questa nuova versione assunse la nuova denominazione "4A" caccia e "4B" da addestramento.





In particolar modo la versione a doppio comando esteticamente piu' goffa, seppure molto funzionale, era conosciuta dai piloti italiani con l'appellativo di "cammellone" a causa della forma dei due tettucci a goccia allineati di forma convessa che ricordavano le appunto le gobbe del cammello, mentre quella monoposto con l'appellativo di "Mustang Italiano " per sua somiglianza con lo statunitense P-51 dato che utilizzava lo stesso gruppo motore.






Il Kit
Nel lontano 1996 ebbi modo di acquistare a Milano il Kit in resina scala 1/48 della RCR nella versione monoposto.
La scatola di montaggio contiene una trentina di pezzi in resina gialla ben modellati e privi di bolle con il tettuccio in un solo pezzo in Vacu-form e il master in resina dello stesso.
La realizzazione della ditta milanese è degna della scala 1/48, sia per la precisione delle dimensioni e delle forme.
Un piccolo appunto va fatto sia per la deriva un pò troppo perperdicolare alla mezzeria e al bordo di attacco alare; pannellature un pò troppo incise, le decals non sono incluse.












Colorazione realizzata ad aerografo con l'immancabile Model Master Metalizer.
Il Modello è stato completato con i colori della 56^ Tatical Air Force basato nell'Aeroporto di Vicenza nel 1950 che adottava come simbolo araldico lo stemma del Leone Alato di San Marco simbolo dell'Alleanza Atlantica.








Commento di Calanchini Enrico [29/12/2020]:

Bellissimo soggetto e bellissimo modello per palati fini realizzato molto bene, complimenti!
Ciao. Enrico


Commento di giampaolo bianchi [30/12/2020]:

bellissima realizzazione angelo. una domanda..come hai risolto per le decals?
ancora complimenti
Giampaolo


Commento di Angelo Battistelli [30/12/2020]:

Grazie a voi. Per Giampaolo, ho utilizzato il foglio di decals TauroModels 48-549 (stemma e lettere FT ) e 48-526 per il numero 24 ( il 4 non è altro che un 7 rovesciato con l'aggiunta di un piccolo trattino verticale ricavato dalle stesse decals ). Coccarde della stessa ditta. Bibliografia, "Il Fiat G-59" di N.Malizia.


Commento di ezio bottasini [04/01/2021]:

Ciao Angelo, mi unisco ai complimenti di chi mi ha preceduto, bel soggetto ed ottima realizzazione.
Complimenti, al prossimo

Ezio


Commento di Massimo M De Luca [04/01/2021]:

Ciao Angelo
Stesura del metal perfetta! Con i metalizer MM non è mai un lavoro semplice per la loro delicatezza. Bravo!
Massimo "Pitchup"




Puoi inserire un commento su questo articolo

    Nome

    E-mail

Visualizza la mia e-mail nel commento Si No


Avvertimi su eventuali aggiornamentiSi No