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Trincea delle Frasche

San Martino del Carso (Go) Novembre 1915

Riccardo Boi


Un capitano dei cavalleggeri di Sardegna (distaccato all'aviazione come pilota) dopo la durissima battaglia incontra i suoi amici e conterranei della Brigata Sassari.
Comincia a nascere la leggenda della "Sassari".
Insomma, una sezione tutta sarda della collezione.




In primo piano:
Capitano dei cavalleggeri di Sardegna (kit fuori commercio AMIS).
Dietro (da sinistra verso destra per chi guarda):
- Sergente della Brigata Sassari (kit AMIS modificato)
- Fante della Brigata Sassari (kit ALLARMI)
- Tenente della Brigata Sassari (Kit SOLDIERS)


Nella scelta c’è di certo la passione per la storia e credo che quella della "Sassari" sia una pagina di storia italiana e sarda davvero speciale (per chi volesse "ripassare" un po’ di dati segnalo questo nuovo sito dedicato: www.brigatasassari.it) ma anche l’omaggio personale ad una terra bellissima e, talvolta, ancora (fortunatamente) tanto diversa.
Ma bando alle ciance ora, mi piace ricordare che i vecchi compagni del cavalleggero-pilota (eredi di un antico reggimento sabaudo di cavalleria) "rimasero" sui loro bei cavalli. Infatti, nel 1916, aggregati ai cavalleggeri di Lodi, andarono a combattere (a cavallo appunto, cariche comprese) contro gli austro-ungarici in Albania come "squadrone sardo".
Anche in questo caso ne seguirono anni terribili e sanguinosi.




Colpisce, però, che lo "squadrone sardo" fu l’unico reparto di quel livello ordinativo (ricordo che lo squadrone di cavalleria equivale alla compagnia di fanteria) a meritare la medaglia d’argento al valor militare e la menzione sul bollettino del Comando Supremo... come dire, anche in questo caso, degli "intrepidi sardi".

Riccardo Boi
04.02.2013

P.S.
Rileggendo mi sono accorto che, nonostante l’intervento volesse essere un omaggio alla Brigata Sassari, sono stato assai avaro di informazioni sulla sua storia.
Ad ogni modo: bene così! Non me la sento proprio di fare un riassunto delle battaglie, onorificenze e citazioni sul bollettino del comando supremo. Quasi quattro anni di guerra non si "riassumono". E’ una questione di rispetto, anche a distanza di tanti anni, per quegli uomini.
Per chi volesse acquisire, con il dovuto approfondimento, quei dati, il sito che ho richiamato è fonte davvero preziosa.
Come più ancora lo è per capire lo spirito di quei reparti i cui soldati tornavano sotto il fuoco delle mitragliatrici per raccogliere i propri ufficiali che non ce l’avevano fatta e di ufficiali che, dopo avere guidato assalti spericolati e vincenti, rischiavano la fucilazione per proteggere i propri uomini da ordini assurdi degli alti comandi.
Insomma, un vero popolo in armi, consapevole che, in ogni cosa, la coesione e quindi la solidarietà è fondamentale.
Una citazione, però, la voglio fare.
Sette febbraio 1918, il gen. Diaz – nuovo comandante dell’esercito – alla "Sassari" schierata, con bandiere e uomini “appesantiti” dalle tante decorazioni conquistate, rivolge queste parole: "voi non sapete, e forse non saprete mai, quanto avete fatto per l`Italia. Grazie".
Diaz quindi, abbandonata per una volta la retorica dei tempi, rivolge a quegli uomini (e solo a loro) l’elogio più sincero (e grande!).
E allora, anche a distanza di tanti anni, accogliendo l’"invito" che ci rivolgono con il loro emozionante inno:

             alziamoci in piedi, chiniamo il capo, sta passando la Brigata Sassari.



Commento di filippo [07/03/2013]:
Brevemente:
di Bosco Cappuccio, Bosco Lancia e Bosco Triangolare (trincea dei razzi e delle frasche). Nel 1916 combatté sull'Altopiano di Asiago, massiccio delle Melette (il Monte Fior, il Monte Castelgomberto, il Monte Spil e il Monte Miela) e del Monte Zebio. Poi venne mandata sulla Bainsizza... Nel 1918
battaglia dei Tre Monti prendendo il Col del Rosso, il Col d'Ecchele e il Monte Valbella. Poi passo al Piave

Commento di piero sulas [24/03/2013]:
vorrei sapere quando saranno in vendita in edicola sono rientrato dall'estero per servizio vorrei acquistarli aiutatemi per cortesia ci tengo tantissimo... a presto luogotenente cc piero sulas

Commento di Riccardo [24/03/2013]:
E' una collezione privata dedicata alle "armi sarde" nella I°GM (forse destinata a crescere...). La collezione è stata assemblata mettendo insieme pezzi di varie "case" e dipingendoli con le mostrine della Sassari e dei cavalleggeri di Sardegna.
A parte l'aviatore, tutti gli altri pezzi sono acquistabili (il nome delle "case" produttrici è sotto la prima foto). Poi andranno dipinti/fatti dipingere. In ogni caso, bentornato.
Riccardo


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