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Mig-27 "Flogger D" Red 20 (I) - Fausto Muto

Soviet Frontal Aviation Regiment




Prefazione
Sfogliando il libro Mig-23/27 Flogger in Action della Squadron/signal publications, sono rimasto particolarmente colpito dalla versione proposta nei profili a colori, del Mig-27 Flogger D Red 20, raffigurante un esemplare appartenete ad un reggimento sconosciuto operante nella Germania dell'Est nel 1988.
Per mia fortuna, mi è stato regalato tempo fa, un foglio decals della Super Scale Decals da un mio amico, dove era possibile realizzare questa versione.
In più, avevo da tempo in attesa di un utilizzo valido, la scatola armamenti della Dragon Modern Soviet Aircraft Weapons set n°3 2506.
Quindi come si può vedere, troppe cose coincidevano alla perfezione per non procedere!




Storia
Il Mig-27 è un aereo che si basa sulla cellula del Mig-23, soprannominato dai Sovietici "Utkonos" ("Platypus") e invece dalla Nato Flogger(picchiatore) , con il muso diverso privo di radar per favorire una maggiore visibilità al pilota nelle missioni a bassa quota, un carrello di atterraggio rinforzato per operare da basi non preparate, prese d'aria più semplici e un ugello di scarico più corto.
La produzione di questo veivolo è terminata nel 1980, attualmente è in servizio con l'India il Kazakistan e la forza aerea dello Sri Lanka.
Tutti gli esemplari Russi e Ucraini sono ora in pensione.
Il Mig-27 è stato utilizzato efficacemente in missioni di combattimento in Afghanistan.
Anche se, sono stati riscontrati gravi problemi nell'avionica, rendendo un carico di lavoro elevato anche a piloti esperti.




Il Kit
La plastica del modello è pulita, stampato in stirene grigio chiaro con delicate linee dei pannelli in negativo.
Le parti sono ben fatte e le superfici sono lisce.
La cabina di guida è del tutto insufficiente con interni molto semplificati.
Per il cruscotto sono previste delle decals.
L'armamento è molto scarso e per poter sviluppare l'idea che avevo, mi sono servito del set di armamenti della Dragon.
I trasparenti sono sottili e ben fatti, molto ben realizzata anche la zona carrelli con relativi pneumatici.




Montaggio
Di solito, eccetto alcune eccezioni, inizio la fase di montaggio seguendo l'ordine cronologico del libretto istruzioni del modello.
In questo caso si inizia con il cockpit.
Voglio premettere che il piano per la costruzione di questo modello è stato portato avanti con l'esclusivo intendo di rilassarmi, senza utilizzare nessun tipo di foto incisioni, parti in resina ecc..
volevo costruire un semplice e sano kit da scatola che mi riconducesse agli albori di questo hobby.
Quindi ho cercato di limitare al minimo i danni provocati dallo scarsissimo dettaglio degli interni del cockpit.
Per ovviare a ciò, mi sono servito di un sediolino prelevato da un vecchio kit apportando alcune modifiche, con l'aggiunta di rimanenti fotoincisioni della Eduard, sopravvissute ad un precedente modello.




Per mascherare maggiormente l'assenza di particolari, ho fatto ricorso alla figura di un pilota, prelevato da una scatola di montaggio della Zvezda.




Questo figurino è stato dipinto dopo esser stato pulito da sbavature, con colori della Vallejo, utilizzando la classica tecnica in uso per gli acrilici.




L'interno della fusoliera, è stato dipinto con il classico colore per interni sovietico.
Una volta sistemato il pilota sul sediolino e messe le decals al cruscotto, non mi è restato altro che chiudere i due gusci della parte iniziale della fusoliera.




In attesa, del completo incollaggio di queste parti, ho iniziato a preparare i trasparenti.
Prima, sono stati trattati con varie paste molto fini per lucidare e poi, con estrema calma, ho provveduto a mascherare i frames con del nastro adesivo Tamiya.




Il montaggio del meccanismo di geometria variabile delle ali è avvenuto nella massima tranquillità, a questo punto ho iniziato a pensare che finalmente dopo anni di montaggi complicati e varie nevrosi, tutto procedeva tranquillo, rilassante e riposante e già pregustavo la successiva fase di colorazione elaborando nella mia mente i più vari schemi di alchimia per portare a termine una mia idea personale di colorazione e invecchiamento del modello.




Quindi mi accingo a portare a termine la fase più noiosa del montaggio di un modello e cioè la zona carrelli, portelli ecc ecc..



A questo punto, non mi resta che montare le prese d'aria......ecco, adesso la musica cambia, con stupore immenso, mi accorgo che una volta montate queste ultime c'è un dislivello di vari mm con il resto della fusoliera!!



La festa è finita, non mi resta che rimboccare le maniche attrezzarmi di svariati fogli di carta abrasiva e stucchi di vario tipo e passare i successivi 4 giorni a risolvere questo problema.
Dopo aver consumato fogli di carta abrasiva e tonnellate di stucco il peggio sembra essere terminato.
Non mi resta che ripassare con un pennarello di colore nero le giunzioni dei vari pezzi per mettere in risalto eventuali avvallamenti e fessure.
A questo punto inizio a preparare il modello alla fase di verniciatura, mascherando i vani carrelli e incollando i trasparenti.



Dopo molti anni, questa volta ho deciso di non utilizzare nessun tipo di primer prima della verniciatura del modello.
Quindi per essere sicuro della pulizia dell'intera superficie del kit, utilizzo un pasta lucidante e per concludere, con un pennello intriso di spirito lavo tutto il modello, in modo da eliminare eventuali residui di grasso.


[Vai alla seconda parte ...]


Fausto Muto
f.aust@tiscalinet.it
[faustomutomodel-64]
15.12.2011



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