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Cari amici, ecco arrivati dopo due anni dall'inizio di questo progetto, all'ultima parte dedicata ai teutonici F-104.
Questa parte, come già anticipato, è dedicata a quelle macchine che, verso la fine degli anni '80, del XX secolo, hanno vestito una livrea che cominciava ad essere a bassa visibilità (low vis), anche se non con quel mono grigio che si vede ai giorni nostri.
Immaginate questi aerei sorvolare a bassa quota le zone boschive della Foresta Nera, piuttosto che altre regioni dell'Europa Centrale, dall'alto sono praticamente invisibili, se si associa poi la riduzione delle insegne di nazionalità e delle dimensioni dei numeri individuali, l'insieme è completo.
Anche velivoli USA dello stesso periodo, di stanza in Europa, furono verniciati in modo simile, riducendo l'insegna di nazionalità al puro profilo nero (vedi Fairchild A-10 Thoderboldt II).

La Norm 83, detta anche schema Lizard (lucertola) è una mimetica "wrap-around", avvolgente, nel senso che i tre colori che la compongono partendo dal muso del velivolo, lo avvolgono fino a giungere alla coda.
È composta dai seguenti colori:

Tra il 1983 e il 1986 trenta F-104 furono riverniciati con questo schema mimetico:

Tutti questi esemplari hanno volato con il JaBoG 34 (i numeri con l'* hanno volato prima con il JaBoG 33) ed infine furono trasferiti all'LVR1 o al WTD61 (German Forces Flight Test Centre) nel 1987-88 con il quale volarono per altri tre anni e più, permettendo di sviluppare diversi sistemi avionici.
L'ultimo volo di uno Starfighter tedesco (26+40) atterrando a Manching, avvenne il 22 maggio 1991.

I modelli impiegati per la realizzazione di questi due esemplari, sono i consueti Hasegawa, il monoposto è il Limited Edition reiscatolato dalla Eduard "NATO fighter" n°1196 contenente fotoincisioni, mask e seggiolini in resina della Brassin, mentre il biposto è il PT40 Hasegawa.

Gli aftermarket utilizzati sono stati:

Il montaggio è proceduto come per tutti gli altri miei Spilloni; per la verniciatura ho usato i colori Humbrol che seguono (ovviamente desaturati con bianco e giallo), utilizzando rotolini di patafix per delimitare le porzioni ed ottenere una lieve sfumatura:
Il monoposto n° 26+51 è stato rappresentato con le insegne dello JaBoG 33 (combied group) operante a Buchel nel 1984, mentre il biposto n° 27+72 con le insegne dello JaBoG 34 di Memmingen nel 1986.

Un grazie va a mia figlia per le foto, e a voi che avete la costanza di seguire l'avventura (non ancora finita), dei miei Spilloni.
Per il momento ne ho ancora tre che aspettano, un C che farò con le insegne USA con mimetica SEA; due italiani, uno che farò con schema ad alta visibilità di uno stormo poco noto (almeno per il 104) e l'altro mono grigio per buona parte "aperto" in versione S-ASA-M... sarà poi finita????? Ho una mezza idea di cercare un altro TF per rifare quello italiano che comparve anni fa nel mio articolo di esordio su questo sito, ma queste sono altre storie.
