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FW 190 F8 - Valter Vaudagna

Kit Frog/Hasegawa, scala 1/32




Montato nel 1991 e ripreso (restilyng) nel 2013, dopo tanti anni di riposo nella vetrina e dopo aver resistito ad offerte di acquisto da parte di qualche collezionista, fa ancora la sua figura insieme a modelli più recenti nella mia vetrina di casa.
Quando lo misi insieme, fu per me il primo lavoro di una certa difficoltà; vista la scarsa esperienza riuscii anche a non rovinarlo e non ci riuscirono nemmeno i calcinacci piovuti dai finestroni (dopo una notte di vento impetuoso) di una ex caserma di Pinerolo dove lo portai ad una mostra espositiva.
Ricordo la mia prima ricostruzione dell'abitacolo, la prima rielaborazione del motore, gia di per se di buon livello, i primi pannelli tagliati (quelli dei vani dei serbatoi sotto la fusoliera) le prime autocostruzioni.




Fu anche il primo modello che verniciai coi colori acrilici Gunze, con il fido badger 350...




Dopo tanti anni di oblio e riposo assoluto (e anche patria di qualche, ragnetto) nel 2013 decisi di riprenderlo... semplicemente schiarendo e contrastando un po la mimetica, lisciando con carta bagnata fine tutto il modello in maniera da far risaltare tutta la rivettatura originale.
A dimostrazione del fatto che non è detto che per forza le incisioni debbano essere in negativo.
Penso che quest'anno gli faro prendere un po d'aria a questo anziano soggetto, se lo merita... per tutti gli anni in cui mi ha fatto compagnia.




Adesso un po di storia di questo soggetto.
Appartenente al l/Shg4, arrivavano dall'Africa dopo la ritirata dell'asse; basati prima ad ANZIO dopo lo sfondamento della linea Gustav, vennero ritirati sul campo di AIRASCA (Torino) nel numero di 15 macchine e sul campo di Levaldigi (CN) nel numero di 20 macchine.
Questa era la situazione al 12-14 giugno 1944. Insieme ad altri aerei facevano parte dei 165 velivoli cacca che ANR e Luftwaffe potevano mettere insieme per fronteggiare gli stormi di velivoli alleati che, scorrazzavano quasi indisturbati per tutto il Nord italia (questi sono i dati rilevati dalla ricognizione alleata ).




Dati presi dal libro di FERDINANDO PEDRIALI "Il campo d'Aviazione di Airasca" vicende e memorie storiche.
L'aereo portava la mimetica desertica in rlm 79 sandbrown, 80 olivegrun, 78 himmelblau, con le insegne di teatro (banda in fusoliera e estremita alari) in rlm 21 weiss.






All'aereo in questione per ridurne la visibilità sui campi furono cancellate con uso di vernice verde le insegne sopra le ali e la svastica in coda, inoltre fu parzialmente ricoperta la banda bianca in fusoliera.




Non sempre è facile arrivare a sapere la storia del modello che si vuole riprodurre, per svariati motivi, a volte però è la storia che mette le ali alle nostre mani di modellisti, più che la bellezza del modello.
Buona Ricerca.


Valter Vaudagna

[Gallery]

23.04.2018




Commento di Massimo "pitchup" [23/04/2018]:
Ciao Valter
Premetto che io non sono un restauratore...anzi, dico sempre che, dopo 5 o 6 anni, bisogna rifare un soggetto daccapo. Devo dire che però sembra davvero un nuovo kit e non un re-make up. Colori davvero intricanti.
Un classico è sempre un classico, quindi ha sempre qualcosa da dirci.
saluti
Massimo M. "pitchup"

Commento di Enrico Calanchini [23/04/2018]:
Beh, confesso di non aver mai visto un FW con siffatta mimetica e beata ignoranza (la mia) operante in A.S. Grazie per le info storiche, non si finisce mai di imparare.

Molto suggestiva la scena e complimenti per l’opera di restyling e restauro ben riusciti.
Ciao. Enrico

Commento di Paolo Cattaneo [24/04/2018]:
Bravo Valter, bel lavoro di restauro, portalo alla nostra mostra che voglio vederlo dal vivo

Commento di Dino Dall'Asta [24/04/2018]:
Molto bello, complimenti !!
Dino

Commento di Alby Starkiller [25/04/2018]:
...un'ottima realizzazione!!!
Un Salutone.
Alby.

Commento di giuseppe [25/04/2018]:
Ciao Valter, bellissimo modello, mi piace molto come hai reso "vissuta" la colorazione.complimenti, un saluto, giuseppe

Commento di Lauro Bonfà [25/04/2018]:
Ottimo lavoro Carissimo. bello e ottimamente riuscito il tuo non facile lavoro di ringiovanire e riaggiornare un modello. Molto interessante inoltre il tuo report e bella l'ambientazione, Complimenti.

Commento di Roberto Carena [26/04/2018]:
Ciao.

Eri già un maestro allora... figurati adesso... inarrivabile.
veramente complimenti, solo una domanda: e il “babacio”?

Roberto

Commento di giampaolo bianchi [27/04/2018]:
CARO VALTER LAVPRO SPLENDIDO E MENO MALE CHE ERI AGLI INIZI.
UN ABBRACCIO
GIAMPAOLO

Commento di ezio bottasini [29/04/2018]:
Ciao Valter, qualche immagine di 190 desertico ricordo di averla vista sui tanti libri e fascicoli in mio possesso. Il modello è tutta un'altra cosa, restauro o non restauro, è un gran modello; posso essere d'accordo su quanto detto da Massimo, però a volte restaurare un modello del passato, può servire a farlo rivivere....poi questo sembra fresco di fattura più che restaurato....
Mi piace molto, al prossimo Ezio

Commento di Valter vaudagna [02/05/2018]:
Il bello del modellismo è il divertimento è la soddisfazione che ci da, non è il primo modello che riprendo, dopo un po a guardarli si vedono cose che potevamo fare meglio, importante è partire, cioè averne il coraggio.
Tanti cari saluti a tutti quanti voi, al prossimo ....ciaooo

Commento di Gerry [03/05/2018]:
Ottimo lavoro, anzi... ri-lavoro! Secondo me al '190 questa camo sta benissimo, pensa che ne ho uno in "magazzino" preso apposta per farlo o così o con bande ondulate grandi ma sempre con gli stessi colori.

Commento di Gianni [14/05/2018]:
Complimenti Valter un lavoro del passato splendido e restaurato benissimo, io personalmente ho molta paura prendere in mano un lavoro gia realizzato bene perchè come capita spesso si potrebbe peggiorare il risultato, hai certamente ragione quando dici che su certi modelli realizzati nel passato il nostro occhio va dove abbiamo commesso un errore ho una imperfezione, io tempo fa ho migliorato la mia "Roma" ed oggi la ritoccherei ancora ma sai che paura...
Gianni


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