"Gioielli rubati"

Loading...
  Editoriale

Perche' KitShow?


Cavaliere Templare
Cavaliere Templare
Andrea Terzolo

  Quick Articles...

North American P-51D Mustang
North American P-51D Mustang
Paolo Tarantino

  Gli assi dell'aviazione

Loading...
  Walkaround

FIAT "Mefistofele"
FIAT "Mefistofele"
Valter Vaudagna

  Un figurino passo passo

Enrico V


Enrico V

  Primi Passi ...

Sherman


Realizzare uno Sherman

Blohm und Voss BV 222 "Wiking" - Marco Vergani




Un po’ di storia
Con i suoi 46 metri d’apertura alare ed i sei motori, il Blohm & Voss BV 222 fu il più grande idrovolante a scafo costruito durante la seconda guerra mondiale.
Aveva una velocità massima di 385 km/h a 4500 m d’altitudine, ed un raggio d’azione straordinario di 7.000 km.
Il velivolo fu costruito su ordine della Deutsche Lufthansa allo scopo di usarlo a servizio delle rotte commerciali che sorvolavano l’Atlantico. Con i suoi 45 tonnellate di peso, il velivolo poteva trasportare 24 passeggeri in conformazione “giorno”, oppure 16 passeggeri in cuccetta.
Purtroppo il suo volo inaugurale, il 7 settembre 1939, coincise con l’inizio della seconda guerra mondiale ed il velivolo fu subito usato per scopi militari.
Furono costruiti 12 apparecchi in differenti versioni.
La versione V2 entrò in servizio il 10 agosto 1942 con il LTS See 222 (Lufttransportstaffel 222) come trasporto truppe, ed impiegato durante la campagna in Africa settentrionale, per essere poi trasferito al 1./SAGr. 129 a Biscarrosse, Francia, come ricognitore marittimo a lungo raggio a supporto degli U-Boot tedeschi che operavano contro il naviglio alleato nell’oceano Atlantico.




Il kit
Un altro kit della Revell in 1/72, riguardante un grosso idrovolante a sei motori in forza alla Luftwaffe durante la seconda guerra mondiale: il Blohm und Voss Bv 222.
Anche questo modello è stato stampato in ottima plastica grigio chiaro e questa volta, rispetto al precedente kit dello Ju 290, non ho incontrato particolari difficoltà nell’assemblaggio, che ha solo richiesto un po’ più di attenzione considerate anche le notevoli dimensioni del kit.
Le quatto aperture finestrate in fusoliera sono state mascherate per il successivo lavoro di verniciatura, così come la porta di accesso al velivolo, lasciata volutamente aperta.




Il modello è stato sempre costruito da scatola.
Ho solo acquistato separatamente l’articolo della Eduard riguardante il BV 222 (mask XS 231), ed un nuovo kit di cinture di sicurezza per bombardieri della Luftwaffe.
Il camouflage standard del Bv 222 era: superfici inferiori in RLM 65, fusoliera e superfici superiori delle ali in RLM 72 e 73 (i classici colori usati dagli aerei con impiego marittimo) con contorni precisi ed angolati.
Per la colorazione di questo velivolo ho sempre usato gli spray Tamiya, in particolare l’AS 5 come RLM 65, gli AS24 e la sovrapposizione degli AS21/AS3 come RLM 72 e 73.
Il velivolo rappresentato aveva parti di superfici dipinte in bianco RLM 21, per le quali ho sempre usato uno spray Tamiya, per l’esattezza l’AS 20.




Dopo il posizionamento delle decals ho voluto dare al modello un’aria molto vissuta, soprattutto nella zona motori e nella parte delle ali dietro le cofanature dei motori stessi, dovuta al fumo dei gas di scarico, per poi sigillare il tutto con trasparente opaco.
Forse ho esagerato un pochino ma ho visto sul web le immagini di un BV 222 molto “vissuto” e pertanto ho deciso di fare di conseguenza.




Figurini e mezzi
I figurini sono Preiser art. 72509, la Schwimwagen è Academy , mentre la Skoda 952 Kubelwagen è dell’Attack.
Ho inserito la Schwimwagen, chè può trasformarsi in un mezzo anfibio in quanto, sempre in un sito web modellistico austriaco (www.rlm.at) ho visto le foto di un Arado 196 con a fianco la Schwimwagen; ho pertanto deciso di usare anch’io questo mezzo, affiancandolo però a due scialuppe in resina della CMK, in scala 1/72, serie Maritime Line art. 80283 (bellissime).
I figurini in bicicletta fanno sempre parte della linea Maritime della CMK (art. 80297), e fungono da operai francesi che lavorano per i “bosches” all’interno del cantiere navale.
Non conoscevo l’esistenza di questa linea di articoli della CMK dedicata soprattutto ai diorami navali, ma che può essere benissimo usata anche per un diorama a sfondo aeronautico.
I due mezzi motorizzati sono stati colorati in Panzergrau, e poi schiariti con del bianco opaco e successive “sporcatore” leggere di marrone e nero opachi per accentuare l’usura degli stessi.
Le scialuppe invece sono state colorate all’interno in marrone per simulare il legno, mentre l’esterno è stato dipinto in bianco l’una ed in azzurro l’altra.
Per quanto riguarda la colorazione dei figurini Preiser, per i pantaloni dei piloti ho usato un blu Luftwaffe, mentre per i giacconi del marrone e del nero; ho colorato invece la tuta dei due inservienti nel classico grigio uniforme (feld grau).
Per quanto riguarda gli operai, essendo vestiti in abiti civili, ho usato la mia fantasia.




Ambientazione
La base ha una storia tutta sua che cercherò qui di riassumere.
Prima di tutto ho usato una semplice cornice cm. 40×50, senza la lastra di vetro, commettendo un grosso errore.
Ho fatto tagliare su misura da un amico falegname un triangolo di legno al fine di creare un angolo di molo, colorandolo poi in un grigio cemento.
Ho fatto fare da un vetraio quattro strisce di vetro su misura, levigato, altezza 4 cm. (le volevo di 3 cm. ma il vetraio mi ha detto che sarebbero state troppo delicate; in effetti una è lunga quasi mezzo metro) per chiudere il perimetro della base creando uno spazio vuoto, il mare, che è stato riempito con due colate successive di vinavil colorato di blu da un chilogrammo ciascuna.
Lo sbaglio è stato quello che il vinavil ha deformato il fondo della base fatta di cartone pressato, per fortuna non danneggiandola più di tanto.
Avrei dovuto usare una base di truciolato almeno di un centimetro di spessore, oppure lasciare la lastra di vetro che avrebbe fatto da isolante, non permettendo al vinavil di deformare la base di cartone pressato.
Con il tempo la base si è asciugata anche se il piano sotto è rimasto leggermente ondulato.
Una volta che il vinavil si è ben asciugato ho spruzzato sulla sua superficie, mascherando prima vetro e molo, uno spray color blu mare, colando poi un prodotto della Prochima (E-30 effetto acqua) per una quantità di 800 grammi.
Il modello poi finito è stato adagiato sulla superficie, in un piccolo incavo precedentemente creato prima dell’indurimento del primo stato di resina.
Infine gli spazi un po’ vuoti createsi intorno al modello sono stati riempiti con lo stesso prodotto (confezione da 320 gr.) al fine di livellare l’acqua intorno al modello stesso.
In questo modo la resina asciugando ha servito anche ad “ancorare” il modello alla base.
Per finire, con del bianco dato a pennello, ho voluto creare la schiuma prodotto dalle onde intorno alla fusoliera del velivolo, al mezzo anfibio e alle barche.
E’ la prima volta che costruisco un idrovolante ambientandolo nel suo elemento, l’acqua, e pertanto non sono sicuro di essere riuscito a ricreare la giusta ambientazione (scusate la ripetizione).




Il modello, qui rappresentato, è un Bv 222 V-2, codice identificativo X4+BH, appartenente al 1./SAGr 129 dislocato a Biscarrosse (Francia), nel 1944.

Il Bv 222 in numeri: lunghezza m. 37 - apertura alare m. 46 - velocità max. 385 Km/h a 4500 m. d’altezza - autonomia 7.000 Km. - equipaggio da 11 a 14 persone.

Chiunque avesse dei suggerimenti da darmi, sarà il benvenuto.

Marco Vergani

[Gallery]

21.10.2007

… il prossimo lavoro riguarderà il kit Revell in 1/72 del BV 138, un idrovolante della Luftwaffe…




Condividi questo articolo su WhatsApp







Puoi inserire un commento su questo articolo

    Nome

    E-mail

Visualizza la mia e-mail nel commento Si No


Avvertimi su eventuali aggiornamentiSi No