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Un po’ di storia
Era un aereo quadrimotore in forza alla Luftwaffe durante la seconda guerra mondiale, destinato a compiti di trasporto a lungo raggio, bombardamento e ricognizione marittima.
Lo Ju. 290 fu l’unico quadrimotore da carico pesante in uso presso l’aviazione tedesca nel corso di tutta la seconda guerra mondiale, ed usato dalla Wehrmacth, nell’inverno del 1942, per effettuare rifornimenti in gran quantità per le truppe impiegate sul fronte russo.
Fu contemporaneamente impiegato anche dalla Kriegsmarine, come ricognitore marittimo a lungo raggio, per l’individuazione dei convogli di rifornimento alleati.
La dotazione del radar FuG 200, l’autonomia di oltre 6.000 km, oppure 20 ore di volo, lo resero un’ottima macchina da affiancare, o con cui sostituire l’ormai superato F.w. 200 Condor.
La versione definitiva dello Ju 290, denominata A-5, fu dotata di una blindatura rinforzata della cabina e di serbatoi auto-sigillanti.
In totale furono costruiti 65 tra esemplari da trasporto, ricognizione e da bombardamento, ma non ne furono mai in servizio più di 20 contemporaneamente.
Nell’ottobre del 1944 la produzione fu definitivamente interrotta.
Il kit
Un altro kit della Revell in 1/72, riguardante sempre un grosso quadrimotore in forza alla Luftwaffe durante la seconda guerra mondiale: lo Junkers Ju 290.
Ultimamente sono “modellisticamente” attratto dai velivoli dalle grosse dimensioni e, chiaramente per motivi logistici, sono indirizzato sulla scala 1/72.
Anche questo modello è stato stampato in ottima plastica grigio chiaro, e sono sempre più convinto che i kit della Revell sono veramente ottimi, e non hanno nulla da invidiare a quelli Tamiya ed Hasegawa, a parte il prezzo, decisamente inferiore.
A differenza del precedente kit del Fw 200, questa volta, sinceramente, ho incontrato delle difficoltà nell’assemblaggio della fusoliera, a causa della strana scomposizione dei pezzi in cui essa è formata, ma soprattutto del suo incastro con le semi-ali, non perfetto.
Infatti ho dovuto abbondare con lo stucco e pertanto anche con la carta vetrata e, di conseguenza, ritoccare alcune pannellature (lavoro che veramente detesto).
Per semplificarmi la vita ho anche deciso di mettere in vista le armi laterali in fusoliera, allargando così due aperture finestrate, e mascherando le stesse per il successivo lavoro di verniciatura.
Tutto questo ha richiesto una particolare attenzione.
Il modello è stato sempre costruito da scatola.
Ho solo acquistato separatamente due articoli Eduard riguardanti lo Ju 290 (mask CX 054 ), ed un kit di cinture sicurezza per bombardieri della Luftwaffe, in quanto di quello precedente, usato per il Fw 200, non era rimasto più niente.
Il camouflage standard dello Ju 290 era: superfici inferiori e lati fusoliera in RLM 65, superfici superiori delle ali e della fusoliera in RLM 74 e 75 con contorni precisi ed angolati.
Per la colorazione di questo velivolo ho sempre usato gli spray Tamiya, in particolare l’AS 5 come RLM 65, gli AS3 e AS 4 come RLM 74 e 75.
Per quanto riguarda le “virgole” sui fianchi della fusoliera e dei timoni di coda, ho usato il colore acrilico Lifecolor UA132 FS34128 RLM 83, utilizzando dei microbrush fini.
Dopo il posizionamento delle decals ho voluto dare al modello un minimo di parvenza d’usura e di sporco, dovuti al fumo dei gas di scarico, alle perdite di olio ed alle manutenzioni varie, cercando altresì di mettere in evidenza le linee delle pannellature, per poi sigillare il tutto con spray opaco trasparente.
A lavoro finito bisogna ammettere che questo modello, nonostante la scala, è veramente imponente.
Solamente l’apertura delle ali è di ben 58 cm !!!
Figurini e mezzi
I figurini sono sempre Preiser art 72509 (quelli rimasti), la Kubelwagen e il side-car bmw sempre Hasegawa , mentre il Sd.Kfz “ Famo” è Revell (bellissimo).
Forse questo mezzo su una pista aerea non è molto pertinente, ma, visto le dimensioni ed il peso dello Ju 290, poteva benissimo essere usato come mezzo per spostare gli aerei all’intento del campo di volo.
E comunque avevo voglia di inserire un mezzo terrestre che non passava inosservato e certamente il Famo della Revell non è un modello anonimo.
Tutti e tre i mezzi sono stati colorati in Panzergrau, e poi schiariti con del bianco opaco e successive “sporcatore” leggere di marrone e nero opachi per accentuare l’usura degli stessi.
Per quanto riguarda la colorazione dei figurini Preiser, per i pantaloni e giacca dei piloti ho usato un blu Luftwaffe, mentre per i giacconi un marrone rossiccio; ho colorato invece la tuta dei meccanici nel classico grigio uniforme (feld grau).
Ambientazione
Per la base ho sempre utilizzato una semplice cornice cm. 30×40, senza la lastra di vetro.
Considerato che di spazio ne era rimasto ben poco, ho creato un angolo verde coperto con un miscuglio d’erbetta da modellismo e sabbia setacciata. Ho voluto separare la pista dalla macchia di verde con una rete fissata a pali di legno, che altro non è che un pezzettino di zanzariera avanzata e messa da parte. (non si sa mai !).
Con il bi-adesivo sono stati incollati dei fogli di carta abrasiva fine color grigio scuro per simulare una pista aerea in asfalto.
E’ stata leggermente scartavetrata, sfumata con un grigio chiaro opaco lungo le giunture e sporcata simulando macchie d’olio.
Sempre lungo le giunture è stata applicata un po’ d’erbetta.
Il modello, qui rappresentato, è uno Ju 290 versione A-5, appartenente al 1./FAGr. 5, dislocato a Roggentin-Rechlin, nel marzo 1945.
Lo Ju 290 in numeri: lunghezza m. 28,64 - apertura alare m. 42 - velocità max. 440 Km/h - autonomia 6.150 Km. - equipaggio 8/9 persone
In ultimo, vorrei ringraziare il sig. Angelo, proprietario del negozio di modellismo Francesco Baracca di Monza, ed il sig. Giorgio di MisterKit di Rozzano, i quali sono sempre pronti soddisfare ogni mia più svariata richiesta.
La mia prossima realizzazione sarà il Blohm & Voss BV 222 sempre Revell, un grosso idrovolante tedesco in forza alla Luftwaffe durante la seconda guerra mondiale (ma proprio grosso !).
Scrivetemi !!