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"L'attesa", Berlino 1945

Mario Bentivoglio

Questo piccolo diorama rappresenta un momento della battaglia che si combattè durante le fasi finali del II° conflitto mondiale nelle strade della capitale del defunto Reich.
Manipoli di soldati provenienti da diverse compagnie si opposero disperatamente all’invasione delle soverchianti truppe sovietiche, aiutati anche da volontari di diversi stati esteri che prestarono servizio in particolari gruppi delle SS (esempio di Italiani, Francesi, Lituani, etc. che combatterono a fianco delle milizie quali le Volkssturm, qui rappresentate nel diorama).
Ho cercato di rappresentare un momento di apparente calma, rotto dal rumore dei cingoli di un carro sovietico (non presente nel diorama, ma incombente, come si può evincere dall’espressione degli uomini e dalle posizioni che assumono nel contesto) che si avvicina al gruppo di tre soldati delle Volksturm che si accingono ad attendere l’arrivo della minaccia al riparo del trattore colpito e abbandonato.




I mezzi usati

Steyr RSO con Pak 40
Si tratta del kit dell’Italeri.
In generale è un buon prodotto, con una più che discreta precisione di particolari.
La versione usata in questo mio lavoro è quella con la configurazione controcarro, con un cannone, per l’appunto il Pak 40, montato sul cassone posteriore del mezzo.
Questa particolare configurazione venne scelta per le ormai croniche difficoltà a sfornare mezzi adatti a contrastare i mezzi cingolati nemici.
Pur assolvendo il compito per il quale vennero costruiti, non erano molto amati dagli equipaggi causa la loro vulnerabilità; tornando al modello, i vari pezzi si assemblano senza particolari problemi, gli incastri sono discreti ed una lastra di fotoincisioni della Eduard è servita per dettagliare e sostituire le parti in plastica che per motivi ovvi di stampaggio sono leggermente sovradimensionate o poco particolareggiate.




La scudatura del cannone è sta completamente sostituita e arricchita con le parti in metallo sopracitate; le maniglie delle sponde laterali del cassone sostituite (sempre con i pezzi della Eduard) così come alcuni particolari del cannone.




I cingoli del kit originario sono stati sostituiti con quelli più verosimili e dettagliati della Friulmodel, un po’ costosi ma la resa finale sicuramente giustifica il piccolo sacrificio economico.

Moto BMW r75
L'attesa - M. Bentivoglio Si tratta del vecchio kit Italeri, datato negli anni ma ottimo come finitura e particolari, uno dei migliori prodotti a mio avviso della casa emiliana.
Montato praticamente da scatola, ho sostituito solo le molle del sedile del motociclista, le maniglie della borsa posizionata posteriormente rifatte con del sottile filo di rame e ho aggiunto i fili dei freni.

Figurini
Per la scena che volevo rappresentare ho usato la scatola della Dragon contenente quattro figurini delle milizie della Volksturm: per le mie esigenze "sceniche" ne ho usati solo tre ai quali ho sostituito le teste con altrettante della Verliden, molto più espressive di quelle fornite dalla casa cinese.
Tutti sono stati dipinti con acrilici Lifecolor e rifiniti con colori ad olio.




Ambientazione
Per la casa ho usato il kit dell’Italeri (casa d’angolo diroccata) estesamente arricchita di particolari per farla apparire in uno stato di abbandono e distruzione.
Ho inserito il lampione della Verlinden e piccoli pezzi di acetato trasparente per i vetri, per tutte le parti distrutte quali travi, piastrelle e strutture della casa ho usato listelli di balsa, sabbia per le macerie mista a pezzi di mattone e bastoncini dei gelati per ricreare il pavimento al piano inferiore, completamente costruita in plasticard la porta.
Per il marciapiede ho usato lo splendido kit della Royal Model, oltre a kit vari (Italeri, Tamiya ) per altre parti usate nel diorama, quali bidoni, taniche, etc.




Colorazione
Per la colorazione mi sono basato sullo schema mimetico rappresentato dal bravissimo Ugo Giberti (presente in questo sito con parecchi suoi splendidi lavori, e non lo sto adulando, potete rendervene conto guardano i suoi diorami) in un suo lavoro intitolato ‘Accerchiati’ nel quale ha usato un mezzo analogo, per l’appunto uno Steyr RSOPak 40.
Non avendo trovato particolare documentazione ho dovuto prendere spunto dal lavoro di Ugo al quale ho chiesto la sua "autorizzazione" per non incorrere nel reato di... plagio.
A parte le battute, lo ringrazio pubblicamente per la sua cortesia e i consigli che mi ha dato per i miei lavori.

Le foto sono state scattate dall´amico Mauro Carnevali, socio dello stesso club al quale appartengo.


Mario Bentivoglio
[Gallery]
A. M. B. Brescia
21.07.2004

Nota: questo articolo è stato originariamente pubblicato nel sito superEva


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