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Jeep Willys MB - Luca Navoni

Dopo il moderno mi sono voluto rituffare nel passato tornando su un esemplare a tutti noi noto: la mitica Jeep Willy per la quale ho deciso per una versione leggermente diversa dal solito, precisamente la versione blindata.




Un po' di storia... tratta da Wikipedia
Il veicolo da trasporto Utility truck 1/4 t 4x4 jeep fu il veicolo costruito nel maggior numero di esemplari nel corso della Seconda guerra mondiale.
Fu usato dalle forze armate degli Stati Uniti su tutti i teatri di guerra e fu ceduto in quantità notevoli a tutti gli alleati, diventando quindi il principale veicolo di collegamento anche per gli eserciti britannico, sovietico e francese.
Fu utilizzato anche dalle forze dell'Asse, quando ebbero occasione di catturare veicoli ancora funzionanti.


Jeep Willys

Il nome "jeep" è dato dalla pronuncia dell'acronimo GP che sta per General Purpose (usi generali).
Successivamente alla Seconda guerra mondiale il termine jeep indicò genericamente qualsiasi veicolo militare leggero non blindato con un aspetto simile alla jeep originale.
La necessità di veicoli militari leggeri con quattro ruote motrici fu riconosciuta nell'ambito dell'US Army fin dal 1935, quando Arthur W. Herrington, realizzò un veicolo con carico utile di mezza tonnellata, chiamato "Darling" per l'artiglieria, dove fu utilizzato in numero limitato di esemplari come "contact team vehicle".
Le necessità della fanteria tuttavia erano orientate verso veicoli di dimensioni minori, dato che un veicolo come il Darling pesava circa 1800 kg (4000 lb) , mentre erano richiesti veicoli del peso di circa 700 kg (1500 lb) per poter essere spinti a mano in caso di guasto.
In base a queste considerazioni nel giugno del 1940 il Quartermaster Corps emise le specifiche per un veicolo da ricognizione 4x4 del peso di 585 kg, richiedendo ai fabbricanti di autoveicoli di predisporre un prototipo per la fine di luglio.
L'unica compagnia che fu in grado di soddisfare le richieste dell'esercito fu la American-Bantam che produsse un veicolo che, tuttavia, non rientrava nei limiti di peso, non realistici per la tecnologia dell'epoca, previsti.
L'esercito statunitense aveva fornito i disegni costruttivi del veicolo anche alla Willys ed alla Ford, senza l'autorizzazione della Bantam, quindi, nel novembre dello stesso anno, la Willys e la Ford presentarono i loro prototipi (chiamati rispettivamente Quad e Pygmy), molto simili a quello della Bantam.
Quando finalmente l'esercito emise gli ordini definitivi per i primi 8000 veicoli, i veicoli di serie avevano modificato il loro aspetto ed il loro nome: la Jeep Bantam era il 40 BRC, il veicolo Willys era il modello MA ed il veicolo Ford il GPW.
Tuttavia nel luglio 1941 l'esercito si orientò definitivamente sul progetto Willys ed emanò contratti per questa ditta e per la Ford, eliminando totalmente la Bantam dalla produzione del veicolo, dandole solo un contratto per la produzione dei rimorchi.

Bantam Model 60 e BRC 40


Jeep Willys

Il primo modello di jeep fu il Bantam Mk II o Bantam Model 60, con un aspetto abbastanza differente da quello finale della jeep, avendo i parafanghi anteriori piegati ad angolo retto ed il radiatore bombato realizzato con tondini saldati.
I fanali, invece di essere integrati nel cofano, erano montati sui parafanghi ed erano protetti da griglie.
Il parabrezza era con un vetro unico invece che con i vetri sdoppiati.
Questo modello fu costruito in 70 esemplari nel 1940, utilizzava un motore Continental da 45 HP.
Otto di questi veicoli potevano sterzare con tutte e quattro le ruote.
Le dimensioni erano di 335 cm di lunghezza e91 cm di altezza, con un peso di 907 kg.

Willys MA
Il prototipo prodotto dalla Willys (novembre 1940) era il Willys Quad, con un aspetto abbastanza diverso (e più massiccio) di quello che avrebbe avuto la jeep.
Il Quad aveva il parabrezza su un solo vetro, il cofano anteriore bombato, due supporti a triangolo per i paraurti anteriore ed i parafanghi anteriori con una protezione laterale.
Da quanto risulta dalle prove, il motore del Quad non aveva sufficiente affidabilità ed un peso superiore a quello richiesto dall'esercito (1097 kg contro i 978 richiesti).
Il Quad fu costruito in due esemplari.
Successivamente, con la progettazione e produzione del motore Willys Model 442, fu riprogettato tutto il veicolo, che assunse un aspetto molto simile a quello finale.
Il veicolo, noto come Willys MA, aveva già l'aspetto finale della jeep, ma è riconoscibile per i fari sui parafanghi, protetti da una griglia.
Ne furono costruite 1500, in gran parte cedute all'URSS.

Ford GP
In seguito alle prove sui prototipi Pygmy la Ford progettò la Ford GP, sempre utilizzando il motore agricolo Ford NNA da 42 CV. In questo nuovo veicolo il radiatore era sempre protetto da una griglia saldata ed i fari erano incorporati nel cofano.
La Ford GP fu costruita in 3700 esemplari, tutti per l'Esercito statunitense.
La jeep fu utilizzata su tutti i fronti della seconda guerra mondiale.
Il suo impiego codificato era come veicolo di collegamento sul campo di battaglia, ma le missioni che venivano effettuate dalla jeep variavano dal trasporto tattico, alla ricognizione, al traino di artiglierie leggere fino all'evacuazione dei feriti.
Uno degli impieghi più noti e su cui si hanno più immagini è l'impiego da parte della NZA (esercito neozelandese) nei Long Range Desert Group (LRDG), in operazioni dietro le linee dell'Asse nel corso della campagna dell'Africa Settentrionale.
Questo impiego, in ambiente notevolmente ostile come quelle del deserto occidentale, mostrò la capacità di adattamento del mezzo alle varie condizioni climatiche, anche se fu necessario modificare il radiatore per permettere di avere un volume d'acqua sufficiente per il raffreddamento.

Le jeep armate






Le jeep, in considerazione del loro largo impiego, furono l'oggetto di diversi studi per poter usare un armamento leggero direttamente dal veicolo ed un numero ancora maggiore di conversioni sul campo.
I primi studi, risalenti al 1942, prevedevano l'armamento con una Browning M2 12.7 mm montata su un affusto a candeliere modello T47.
Tuttavia le modifiche fatte "sul campo" furono molte di più, passando dall'impiego di due mitragliatori aeronautici Vickers GO accoppiati sul cofano (SAS e LRDG) fino al montaggio sulla jeep di lanciarazzi che lanciava una salva di 12 razzi M8 da 114 mm per l'appoggio alla fanteria.
La Jeep era eventualmente armata con la M2 Browning di 12,7 mm di calibro, per quanto riguarda la 508 M, su alcune di esse vennero montata ben 2 mitragliatrici Breda Mod.37 cal. 8 x 59mm RB Breda accoppiate, alle quali poteva competere solo la jeep in dotazione allo Special Air Service, con 3 mitragliatrici aeronautiche Vickers K, cal. .303 British (7,7 mm).

Passiamo ora al modello...
Per realizzare questo modello ho “riesumato” un vecchio kit Italeri che tenevo da parte; per quanto riguarda la blindatura ho utilizzato un kit della Legend dove, insieme alle fotoincisioni, si trovava anche la mitragliatrice e una serie di accessori di buffetteria varia in resina.






Una volta assemblato tutta la scocca con le varie protezioni, mi sono concentrato sugli interni del veicolo dove ho ricostruito i seggiolini e le pedaliere utilizzando del plasticard e del tondino di alluminio molto malleabile.












Per la colorazione, prima ho steso una mano di primer Tamiya grigio, poi ho scelto di utilizzare i colori della Fosco come colore base, poi sono intervenuto con sfumature Tamiya XF- 62 e successivamente sono passato a “lavaggi” provando per la prima volta i prodotti Mig, e devo ammettere che danno un'effetto molto particolare... ottimo direi!










Per quanto riguarda il figurino, ho utilizzato un personaggio di un set della Bronco, molto realistici e ben dettagliati.
Come colorazione, ho deciso per un classico; pantalone brown, casacca verde/beige in versione Military Police con tanto di gradi e fascia al braccio.








Passiamo ora alla scenetta: partendo da una base di legno 20 x 15 ho realizzato con della balsa i fianchi laterali, decidendo di mettere il veicolo più in alto rispetto al piano in modo che l'occhio cade subito sul mezzo; l'interno della basetta di legno l'ho riempito con della spugna per composizioni floreali (leggera e compatta, perfetta per questi riempimenti).






Per quanto riguarda il terreno ho utilizzato del ghiaino per modellismo ferroviario mescolato con colla vinilica e una piccola percentuale di gesso per renderlo più compatto dopo l'asciugatura.
Per la vegetazione presente ai margini ho utilizzato un panetto già composto della Scene Master; sono confezioni gia predisposte su un panetto sottile di spugna con diverse tipologie di terreni, facili da modificare e addattare; poi dopo l'asciugatura completa sono intervenuto con qualche sfumatura a mano per rendere il tutto un po' più tridimensionale utilizzando sempre i prodotti della Mig.






Conclusioni...
Arrivati a questo punto, inserisco alcune foto dell'intera scenetta per dare un quadro generale di tutto l'insieme;












Dal mio lato posso dire di ritenermi soddisfatto di cio' che sono riuscito ad ottenere provando anche alcuni materiali nuovi e, come al solito, lascio a tutti voi i commenti e consigli per potermi migliorare nelle prossime realizzazioni.
Un saluto a tutti voi e al prossimo episodio...


Luca Navoni

[Gallery]

Gruppo Modellisti Ravenna

30.09.2015




Commento di maurizio ugo [03/10/2015]:
....ciao Luca, ecco finalmente un altro bel lavoretto, modello, elaborazione, basetta e nutrita spiegazione, ottima realizzazione, come sempre nei tuoi lavori, complimentoni!!!!
...ciao ciao ....maurizio

Commento di Giampaolo Bianchi [03/10/2015]:
Complimenti Luca sia per la realizzazione che per l'originalità del soggetto. Ottima anche la realizzazione della base del piccolo diorama.
Un caro saluto.
Giampaolo.

Commento di lauro [04/10/2015]:
Ciao Luca e complimenti, diorama e modello molto realistici, interessante e azzeccata la ricerca storica modellistica. Queste piccole trasformazioni sono un modo diverso di avere in collezione vari esemplari partendo dallo stesso kit, e la jeep si presta in modo particolare e divertente a tutto questo.
Lauro

Commento di Enrico Calanchini [04/10/2015]:
Bravo Luca, un condensato di soli tre elementi ben realizzati,la Jeep , l'MP ,la basetta.... e per il realismo si torna indietro nel tempo, alle immagini in Technicolor girate da John Ford allora.
Complimentoni!

Ciao Enrico

Commento di Dino Dall'Asta [04/10/2015]:
Anche questa è una realizzazione ben fatta, sia storica che modellistica.
Complimenti.
Dino

Commento di giuseppe giovenco [04/10/2015]:
LUCA!!! LUCA!!! LUCA!!!! ottimo soggetto insolito che riconferma l'immortalità della jeep!!! - la base è meravigliosa!!!! la foto in bianco e nero sfocata sembra quasi un'istantanea di allora e la jeeppina è veramente rielaborata bene!!!
LUCA!!!! LUCA!!!! LUCA!!!! - giuseppe

Commento di Mario Bentivoglio [04/10/2015]:
Gran lavoro Luca , bellissima questa particolare configurazione della Willys Jeep!!!
Complimenti.
un salutone mario :-)

Commento di Vito [04/10/2015]:
Ciao Luca
Complimenti per questa tua ennesima realizzazione davvero un bellissimo lavoro alla prossima !
Vito

Commento di Riccardo casati [04/10/2015]:
Ciao grande Luca ...bellissimo lavoro come sempre ...bella la jeep blindata ..ne ho vista una in normandia ...mi sembra molto buona la colorazione del figurino e molto buona e dettagliata la spiegazione storica ...... secondo me un ottimo lavoro
Un abbraccio ...Riccardo

Commento di Luca Navoni [05/10/2015]:
Ciao ragazzi......!!!!

Mi fa piacere che vi sia piaciuta questa mia ultima realizzazione e non posso fare altro che ringraziarvi tutti per i vostri commenti e apprezzamenti......!!!
grazie davvero e un grazie infinito a tutta la grande famiglia.....!!! ;-)

Un saluto e un abbraccio a tutti voi, Luca

Commento di Francesco Sasso [05/10/2015]:
Ciao Luca, attendevo questa tua realizzazione!! E devo dire che l'attesa è stata ripagata..gran bel mezzo, ricerca dei particolari precisa e tutta la scenetta è stata ottimamente realizzata..davvero tantissimi complimenti!!
Un caro saluto
Francesco

Commento di ezio bottasini [05/10/2015]:
Ciao Luca, mi associo a chi mi ha preceduto, ottimo lavoro, la prima foto ho fatto "fatica" a non confonderla con una foto d'epoca. Complimenti veramante realistico in tutti i suoi conponenti.
Al prossimo Ezio

Commento di Luca Navoni [06/10/2015]:
Ciao Francesco e ciao Ezio,

un grazie davvero sentito anche a voi per i vostri complimenti e apprezzamenti.....

Un saluto, Luca



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