Gli assi dell'aviazione

Mario Visintini
Mario Visintini
Pietro Ballarini


I precedenti...

Lydia Litvyak
Richard Bong
Marcel Albert
Saburo Sakai

  Editoriale

Perche' KitShow?

  Quick Articles...

T34 76 Versione ChTZ
T34/76 Versione ChTZ New
Paolo Tarantino

  Amarcord...

DAK Panzer NCO
DAK Panzer NCO
Andrea Negri

  Walkaround

FIAT "Mefistofele"
FIAT "Mefistofele"
Valter Vaudagna

  Un figurino passo passo

Enrico V


Enrico V

  Primi Passi ...

Sherman


Realizzare uno Sherman

12th Devonshire - Giuseppe Giovenco


Cenni storici e breve introduzione alle truppe su Aliante
Mi rendo conto che la storia del reggimento è complessa e articolata per tutta la sua lunga vita, iniziata nel 1685 e terminata nel 1958. Tuttavia per la didattica, esso nacque come un qualsiasi reggimento di linea, ai comandi di Henry Somerset, marchese di Worchester, successivamente nominato duca di Beaufort, il quale riunì gli uomini delle sue terre comprese tra le province del Dorset, del Devon e del Somerset, poste nel profondo sud - ovest dell’Inghilterra, a cavallo tra l’oceano Atlantico ed il canale della Manica.




Il regimento, a cui venne attribuito il n. 11 nel 1751, affrontò moltissime campagne ovunque l’impero portasse i suoi interessi. Nel 1958 venne fuso con un altro reggimento di fanteria, il Dorset, formando il reggimento Devonshire e Dorset, per essere definitivamente omogeneizzato nel 2007, dando vita ad un nuovo grande reggimento di fucilieri formato anche dai reggimenti Royal Gloucestershire, Berkshire, Wiltshire e dai Royal Green Jackets.
Lo stemma – quello riportato è della 2ª guerra mondiale, con la classica corona cuspidata del re; al centro vi è raffigurato il castello di Exeter (meglio noto come il castello di Rougemont, oggi ridotto a rudere), cittadina portuale capoluogo del Devon; nel circolo a contorno la denominazione : THE DEVONSHIRE REGIMENT, il tutto su sfondo di una stella ad otto punte.


12th Devonshire

Non è una novità che la 6ª brigata Airlanding su alianti HORSA (incorporata nella 6ª Airborne Division) partecipò all’invasione della Francia del nord il fatidico D-Day. Tale unità era composta da 3 battaglioni di fanteria normale, equipaggiata con le buffetterie e le armi delle unità paracadutiste, ad eccezione della divisa che per i paracadutisti era leggermente diversa (i pantaloni avevano due tasche posteriori, al posto di una sola e la tasca anteriore sulla coscia sinistra era più larga di quella della fanteria) a completamento di tale unità aliantista appartenevano anche il 1º battaglione del reggimento Royal Ulster Rifles ed il 2º battaglione del reggimento Oxfordshire e Buckinghamshire Light Infantry. Il tenente colonnello Dick Stevens assunse il comando del suo battaglione a partire dalla data del 7 giugno - di fatto l'eroe del ponte fu il maggiore John Howard, a lui il compito di condurre le operazioni anche del 12º nella zona compresa tra i ponti di Ranville e Bénouville, in terra di Normandia dalla sera del 5 giugno 1944, in poi; Stevens venne poi avvicendato nell’arco del secondo semestre dello stesso anno.
Per la cronaca, in quella notte il battaglione subì perdite contenute: tre morti e 16 feriti, a causa delle mine antiuomo rilasciate da un aereo tedesco che sorvolò la loro posizione.
Ogni unità di Sua Maestà era dotata sia di armamenti, sia di veicoli; questi ultimi portavano delle targhe con dei numeri bianchi sovraimpressi al colore del corpo di appartenenza. Nel caso dei reparti di fanteria, anche su aliante, il fondo era marron chiaro e, a seconda della posizione in seno alla brigata, variava il codice numerico – il quartier generale di brigata era contraddistinto con il numero 94, mentre la brigata senior aveva il numero 67, quella intermedia il numero 68 e la brigata junior recava il numero 69.
Nello specifico, il 12° battaglione del Devonshire aveva la targa con il numero 67.
Di seguito delle schermate illustrative tratte liberamente dal sito SOUCHMAN’S HOME.


















Il figurino
Anche se non è il tenente colonnello Stevens spiaccicato, i gradi sulle spalline non lasciano dubbi sul suo status di comandante di battaglione.
Modellisticamente è troppo semplice formare dei paracadutisti puri, basta applicare sul basco il comunissimo fregio con le due ali ed il paracadute centrale, sormontato dalla corona con il leone, ed è presto fatta. Invece ritengo giusto divulgare che, oltre ai validissimi Red Devils, vi erano fior di reparti di fanteria e di altri corpi a corollario della divisione aviotrasportata, che nulla hanno da invidiare ai primi (come ad esempio: genieri, artiglieri, corpo sanitario, meccanici/elettricisti, ecc.).




Non a caso il famoso ponte Pegasus fu conquistato e tenuto dagli uomini del battaglione Oxfordshire & Buckinghamshire e non dai reparti paracadutati. In totale, nella notte fra il 5 ed il 6 giugno, in preparazione dell’alba del D-Day, allo scopo di proteggere il fianco della spiaggia SWORD dalle difese e dai reparti tedeschi, 181 uomini dei reparti trasportasti su alianti, al comando del maggiore John Howard, più altri uomini del genio e del personale aliantista, si arroccarono sulla sponda dell’Orne, opponendo una strenua e tenace difesa che gli valse la conquista del ponte stesso.




La dotazione personale di questo ufficiale consiste, per quanto riguarda la divisa e l’armamento individuale: giaccone mimetizzato Denison Smock, guanti paracolpi, cartuccera a 7 comparti per i caricatori dello Sten, giberne multi uso (anche per contenere caricatori), tasca per le cartucce della pistola, foulard mimetico annodato al collo per camuffarsi velocemente, basco amaranto con il fregio del Devonshire, fodero con il classico revolver MARK IV, sten MK V, e l’inseparabile borraccia telata, oltreché il solito cinturone con la fibbia ad incastro.










A seguire un paio foto degli uomini del 12° battaglione Devonshire.







Giuseppe Giovenco

[Gallery]

Gruppo Herring Mantova

09.06.2017




Commento di Dino Dall'Asta [11/06/2017]:
Che dire...un gran bel lavoro, preciso e dettagliato ottimamente, come sempre del resto.
Sinceri complimenti.
Dino

Commento di ezio bottasini [12/06/2017]:
Grande Giuseppe, in tuttio i sensi per i tuoi "figuroni", per la ricerca e spiegazione storica, per la precisione dei particolari, ormai ci hai abituato a grandi realizzazioni.
Alla prossima Ezio

Commento di giampaolo bianchi [12/06/2017]:
grazie Giuseppe per questa monografia di altissimo livello storico e complimenti per il figurino che potra' servire come ispirazione per i futuri figurini britannici.
un abbraccio. giampaolo

Commento di Enrico Calanchini [12/06/2017]:
Caro Giuseppe, anche stavolta ci erudisci partendo dalle origini, su un'altro particolare tema storico documentale, uniformologico e di dotazioni d'armi delle truppe in guerra di Sua Maestà Britannica, a compendio di una splendida realizzazione figurinistica come questa. Sarebbe bello sapere e vedere come arrivi a tali risultati,.... solo per stupirsi ulteriormente.

Con ammirazione Enrico

Commento di Lauro Bonfà [12/06/2017]:
Sempre molto esaustivo il tuo Report, interessante e istruttivo. E ora passiamo a questo eccellente figurino (termine molto riduttivo) visto la cura e la precisione che metti nel realizzarli. Molto bello, Bravo Giuseppe.

Commento di Luca Navoni [13/06/2017]:
Ciao Giuseppe....!!!!

.....bello, bello, bello....!!! ...ho letto molto volentieri tutta la ricerca e spiegazione storica, per quanto riguarda il figurino davvero ben dettagliato in tutti i suoi particolari...

...un saluto e un abbraccio, Luca.

Commento di giovenco giuseppe [14/06/2017]:
grazie, carissimi!!!!!! più che il figurino ho cercato di divulgare qualche notizia sull'esercito di Sua Maestà, dal momento che è fatto di meandri e labirinti nel quale si districa - ad Enrico posso dire che quanto espongo è frutto di opuscoli specializzati raccolti in un certo numero di anni, affiancati da ricerche nel web che tracima di notizie, più una certa passione personale che non posso negare - ...... in fondo siamo qui per collaborare e migliorarci - Giuseppe

Commento di Vito [15/06/2017]:
Ciao Giuseppe
Come sempre e un immenso piacere leggere i tuoi articoli e vedere i tuoi splendidi lavori.
Complimenti a presto
Vito

Commento di maurizio ugo [25/06/2017]:
.....ciao Beppe, come sempre un ottimo ragguaglio storico e tecnico a completare l'articolo fotografico, che porta a farti i miei complimenti, e stimolarmi a provare prima o poi di fare un "pupo" pure io...un caloroso abbraccio
Maurizio



Puoi inserire un commento su questo articolo

    Nome

    E-mail

Visualizza la mia e-mail nel commento Si No


Avvertimi su eventuali aggiornamentiSi No