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Battaglia di Grandson - Stefano Lana




Cenni storici
Nel XV secolo l’esercito Borgognone si scontrò ripetute volte contro quello Svizzero da cui subì sonore sconfitte.
La prima di esse è da collegare alla Battaglia di Grandson.
Il duca Carlo I di Borgogna nel 1476 invase la Svizzera e pose l'assedio alla fortezza di Grandson, sul Lago di Neuchâtel.
Dopo efficaci bombardamenti, gli assediati, giudicando di essere vicini alla capitolazione, decisero di arrendersi pensando che il resto degli stati confederati non sarebbero arrivati in tempo ad aiutarli.
La guarnigione però non fu risparmiata da Carlo I: vennero tutti impiccati.
Gli svizzeri nel frattempo si stavano organizzando per rompere l'assedio non sapendo delle sorti della fortezza; il loro esercito contava poco più di 20.000 uomini, pochi più di quello borgognone.
Il 2 marzo 1476 l'avanguardia dell'esercito svizzero in avvicinamento a Grandson incontrò i borgognoni.
Scarse ricognizioni lasciarono Carlo disinformato circa l'entità e lo schieramento degli svizzeri, così il duca credette che l'avanguardia fosse in realtà il nemico al completo.



Gli svizzeri, avendo capito che presto sarebbero scesi in battaglia, si inginocchiarono a pregare; i borgognoni, da quel che si dice, fraintesero tale condotta, interpretandola come un segno di sottomissione.
Nella frenesia, si precipitarono contro gli svizzeri insieme ai cavalieri borgognoni e circondarono l'avanguardia svizzera; dopo una breve schermaglia, la cavalleria ricevette l'ordine di ritirarsi in modo da permettere all'artiglieria di decimare le forze nemiche prima di nuovi attacchi.
Nel frattempo, il grosso dell'esercito svizzero emerse dalla foresta attaccando l'esercito borgognone in ripiegamento che si disorientò a tal punto da rompere i ranghi e fuggire.
Con poche perdite gli svizzeri riuscirono ad umiliare uno dei più grandi sovrani europei e catturare un imponente tesoro.





Il diorama
Il mio diorama rappresenta una parte dell’artiglieria utilizzata dai borgognoni in quella battaglia.
Forse lo spazio è limitato ma ho cercato di inserire i protagonisti per dar il senso di enfasi e di confusione che una battaglia in quel periodo poteva avere.
Il set di artiglieria della Zvezda (N.8027) usato per il diorama, è fatto piuttosto bene, i cannoni sono perfetti, i personaggi hanno qualche dettaglio discutibile su cui si può sorvolare essendo gente di secondo rango che poteva ben indossare anche roba obsoleta.
Pezzi e dotazioni sono comunque databili alla seconda metà del '400 e di stile germanico o centro europeo, ma anche in Italia la maggioranza di artiglieri e schioppettieri erano tedeschi.
Quindi avrei potuto sceglierli anche per ambientare una scenetta sulla la Guerra delle rose o come Truppe imperiali o svariate scaramucce nostrane attorno agli anni '70 del '400.



Ho colorato ogni figurino con acrilici cercando di seguire le istruzioni della scatola (anche se avrei potuto scegliere di pura fantasia).
Lavature con colori ad olio e passaggi per lumeggiare con le tinte base schiarite sono il tocco finale della mia pittura.



Il diorama è posizionato su diversi livelli per dar movimento alla scena, su base in sughero e das.
Dopo aver inserito sabbia sassi ed erba finta, ho posizionato gli attori e la scena è iniziata!



Stefano Lana
[Gallery]
23.06.2011



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