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Trombettiere Confederato 1862 - Paolo Solvi

Almeno una volta, visitando qualche mostra o sfogliando riviste del settore, siamo rimasti affascinati dallo sguardo di un busto in scala, pensando: "quasi quasi, provo anche io a pitturarne uno".
La paura dell’impresa il più delle volte ha il sopravvento sulla volontà di realizzarla.
Mi ero gia’ cimentato con altri busti, uno lo si puo’ vedere in un mio precedente intervento: Wallace per l’esattezza, ma altri lo avevano preceduto con risultati a mio avviso non buoni.
Partendo dal principio che l’importante è provarci, un bel giorno mi si presenta l’occasione di dipingere questo bel busto in resina scala 1/9 della Mig production, una marca poco conosciuta nel mondo dei modellisti di figurini, ma che ben presto non tarderà a farsi spazio.
Torniamo al nostro busto, ripeto, in resina, materiale che molti modellisti disdegnano, a mio avviso ingiustamente, benché abbia un’ottima definizione con costi relativamente bassi.




La resina come si può notare dalla foto del pezzo grezzo, presenta una particolare difficoltà: la pulizia dei pezzi, spesso a causa dalle grosse materozze dovute alla colata del materiale stesso.
Durante le operazioni di pulizia bisogna prestare molta attenzione a non esagerare nell’eliminazione del materiale, altrimenti poi gli incastri delle parti stesse non saranno perfetti e l’operazione di stuccatura risulterà maggiore e più difficoltosa.
Questo kit si presenta pero’ ben pulito e le operazioni di pulizia risultano comunque agevoli.
Analogamente a quanto si fa per tutti i modelli, una volta pulito i pezzi, si passa al montaggio, provando a secco i vari pezzi e giudicando quali incollare prima e quali dopo.
Nel mio caso, ho deciso di montare il tutto ad eccezione della tromba, fra l’altro scomposta in due pezzi, che e’ stata fissata, con molta precauzione, al termine della pittura del modello.
A lavoro ultimato, devo dire che sarebbe stato meglio inserire anche la mano in un secondo momento, visto che mi ha creato delle difficoltà nella pittura, ma, durante il montaggio, ho pensato che non avrei poi trovato la giusta posizione tra la tromba e le labbra.




Facciamo pero’ un passo indietro predisponendoci per la pittura.
Il pezzo va lavato accuratamente con acqua e sapone per passare poi all’immancabile mano di fondo, io uso un primer della Tamiya spray.
Siamo ora pronti al divertimento: la pittura vera e propria.
Per quanto riguarda la pittura non vorrei dilungarmi; troppe riviste e molte persone ben più brave di me ne hanno parlato e tuttora ne parlano, vi basti sapere che io uso colori acrilici Vallejo, Andrea, e Life color nuova generazione.
Per i colori metallici ho usato la linea Vallejo; per la tromba sono partito da una base mista bronzo e metallo sporco, con una piccola aggiunta di nero e bronzo Andrea, per schiarire poi, con oro puro anch’esso Vallejo.
Ho poi passato sulla stessa un trasparente brillante per rendere il metallo ancora più lucido.
La stringa della tromba è un semplice filo per modellismo navale tinto con acrilici blu.
Un consiglio che voglio dare è quello di fare molta attenzione all’espressività del volto in special modo degli occhi: li dobbiamo rendere vivi, il tocco della barba poi renderà il viso più accattivante ed espressivo.
Ultimo appunto sulla pittura: per le sporcature e gli aloni sulla divisa, ho utilizzato colori ad olio nelle tonalità di nero terra d’ombra e terra di siena scuro ben diluiti, e devo dire che il risultato è molto buono, lo avevo già costatato per altri modelli da me realizzati.




A questo punto non mi resta che consigliarvi di affrontare una sfida del genere: i risultati vi appagheranno ne sono sicuro, a volte, con il mio trombettiere ci parlo anche!!!

Paolo Solvi
[Gallery]
[Non solo figurini militari]
Gruppo Modellistico GPF Firenze
13.05.2003

Nota: questo articolo è stato originariamente pubblicato nel sito superEva dove non sono più visibili le immagini



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