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La più grande ricchezza rinnovabile del Nord America è il legname delle sue immense foreste.
Dopo la nascita dei motori termici si inventano i più svariati macchinari per velocizzare taglio e trasporto delle tavole di legno.
Lo spostamento del materiale tagliato all'interno delle segherie è facilitato dai "lumber carrier".
Mi sono imbattuto per caso, sul web, in un modello in scala 1/24 di Ken Hamilton che mi ha affascinato fin da subito, tra l'altro descrive dettagliatamente la sua autocostruzione con sequenze fotografiche; ho quindi pensato di riprodurre anch'io questo soggetto.
Sul web ho trovato anche le tre viste del prototipo della ditta Gerlinger leader di settore risalente agli anni '30.
Purtroppo, non ho trovato poi le foto dello stesso, anzi il materiale fotografico che si trova è pure di scarsa qualità quindi ho scelto il tipo di macchinario da riprodurre e mi sono aiutato con modelli simili.
Queste macchine poi subivano varianti sul posto in quanto sono delle piattaforme di semplice costruzione.
Nella scenetta ho inserito un ranger del National Park Service che sembra voler apostrofare l'operatore: "state tagliando troppi alberi"
COSTRUZIONE
Per prima cosa mi sono fatto stampare in 3D il motore della Ford model T che è stato in auge in America per molti anni.
La stampa prevedeva degli spessori molto sottili ed ho quindi ricostruito diverse parti fragili.
La piattaforma è composta da un foglio di plasticard con la trama dell'antisdrucciolo.
Nonostante sulla busta ci fosse scritto scala 1/24 secondo me è più vicina all'1/16… pazienza.
Il differenziale l'ho assemblato con pezzi di recupero.
Con l'aiuto dei disegni e delle foto ho fatto tutto il telaio strutturale,
Per i vari bulloni ho deciso di stamparli in 3D per averli tutti uguali, li ho inseriti poi nei fori fatti sul modello.
Con plasticard ricostruisco i bracci di tenuta delle ruote.
L'elemento più difficile da fare è stata la catena di trasmissione.
Per essa mi sono fatti i disegni in scala e l'ho riprodotta usando il Plotter taglierino Silhouette.
In pratica ho fatto due sagome speculari dello sviluppo della catena alla quale ho attaccato la sagoma delle singole maglie.
I due elementi li unisco poi con rod che simula tutti i perni delle maglie.
Mi sono autocostruito una "ghigliottina" per tagliare il ROD in modo che abbia un taglio perpendicolare.
Se lo tagliate appoggiato ad un ripiano verrà con la testa storta.
Ogni maglia riceverà un punto color argento a simulare il perno di collegamento.
Il differenziale l'ho assemblato con pezzi di recupero.
Le ruote dentate della catena le ho create col minitrapano e carta abrasiva (per i dischi spessi)
e con il plotter taglierino ho creato tutti i denti che poi ho incollato solo nella porzione di ruota libera dalla catena che rimane in vista.
Le ruote le ho disegnate e fatte stampare in 3D per avere cerchi perfetti e risparmiare tempo.
Purtroppo la stampa, amatoriale, economica, non era ben rifinita ed ho dovuto ripassare tutte le superfici con una lama a testa piatta.
In un secondo tempo ho anche aggiunto stucco Apoxie per sagomare la sezione delle gomme ed un ulteriore cerchio esterno. il battistrada (usurato) l'ho inciso con il seghetto.
Il radiatore l'ho assemblato con pezzi di recupero mentre il cofano l'ho creato con lamierino d'ottone piegato a caldo (per avere una curva più morbida).
Con filo di stagno ho creato le molle degli ammortizzatori.
L'impianto idraulico che solleva i rostri portalegna l'ho copiato dal modello di Hamilton.
Le cataste di legna sono fatte con listelli di legno da 3mm. (anche stecchini del gelato)
Sono vuote all'interno per alleggerire il modello.
Con APOXIE e perline ho fatto il sedile del conducente.
I FIGURINI
Entrambi i personaggi hanno lo stesso volto disegnato e stampato da me in 3D.
Il gatto è una stampa 3D, il meccanico è una referenza ICM a cui ho aggiunto un po' di pancetta.
Il ranger l'ho autocostruito assemblando pezzi di recupero, la divisa è quella del 1947 di cui ho trovato documentazione certa sul web.
Il cavallo è una referenza 3D gratuita trovata in internet.
Ho fatto la selleria e il figurino utilizzando lo stucco epossidico APOXIE.
Ho dato il primer Tamiya ad aerografo sul mezzo e sui figurini, con rosso e poi giallo Tamiya ho verniciato il mezzo a cui ho aggiunto effetti di usura con lavaggi, spugnette ecc.
Il manto del cavallo l'ho aerografato con acrilici Vallejo e con gli stessi ho rifinito i figurini.
Spero possa piacere questo mezzo inusuale che documenta un pezzo di storia industriale, tipicamente americana.
In un modellismo sempre più preda delle stampanti 3D vedere questi capolavori di manualità precisione ed ingegno è una gioia per occhi e cuore. Questa è un'opera di gioielleria!
Complimenti!
Saluti cari
Enrico
Grazie Enrico per il commento lusinghiero !!
Motore rivetti e ruote sono stampati in 3D e la catena è fatta col plotter taglierino.
Non sono contrario all'uso dei macchinari se possono abbreviare un pò i tempi o facilitare l'importante è mantenere le capacità manuali e la fantasia creativa!
Grande Pietro, cosa si può dire dei tuoi lavori... se non ennesimo capolavoro... poi vabbe un aiutino con la stampa 3D ormai è routine...
Al prossimo inaspettato capolavoro.
Ezio
Ciao Pietro... un'altro capolavoro, unico e realizzato in maniera davvero esemplare.... complimentissimi
Grazie Ezio,
Grazie Emanuele,
è stato un lavoro lungo ed impegnativo.
Grande Pietro, lavoro stupendo, come al solito documentato con accuratezza.
Gianni