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Dalla chiusura del mio negozio, avevo tenuto il kit Sukhoi Su-27 D Flanker della Italeri in scala 1/72; lo avevo messo da parte perché ero rimasto affascinato ingannevolmente dall’immagine della scatola; una volta scoperto che il kit era stampato in positivo e che gli interni del cockpit erano decisamente scarsi, mi sono rattristato un pochetto ma non mi sono perso d’animo ed ho provveduto ad acquistare il cockpit in resina della Pavla ed il set di fotoincisioni per il cockpit Airwaves 72032.
Sin dall’inizio ero indeciso se rappresentare il caccia in volo oppure a terra e posto su una basetta; tutte le foto trovate in internet rappresentavano il modello su basetta con carrelli in vista, ma la foto del SU27 in volo che vi lascio era per me decisamente accattivante.
Rappresentare il caccia in volo senza pilota mi lasciava perplesso, tra l’altro dettagliando il cockpit sarebbe stato illogico non aprire il tettuccio per mostrare i comandi e sedile in resina, per cui mi ero convinto di rappresentarlo su una basetta che non fosse quella di una portaerei perchè avevo deciso di non utilizzare le alette canard che ho trovato pessime e per nulla realistiche; unico neo era quello di utilizzare il carrello anteriore del Flanker D imbarcato nelle portaerei russe compreso nel kit, che differiva notevolmente dal caratteristico carrello anteriore del Su-27.
Riassumendo avrei rappresentato l’aereo a terra senza alette Canard con le decal ed il carrello della versione imbarcata tettuccio aperto e cockpit in vista.
Da subito mi sono dedicato ad adattare il cockpit della Pavla eliminando tutto il materiale eccedente e facendo numerosissime prove a secco: non è stata impresa facile essendo per me la prima volta ad avere a che fare con elementi in resina.
Successivamente ho provveduto a dare il primer Tamiya a bomboletta e, dato il colore di base su tutto il cockpit utilizzando aerografo ed il colore opaco Tamiya XF55, successivamente ho dipinto i pulsanti con del nero, rosso, e grigio utilizzando i Lifecolor opachi; dopo aver passato lo spray lucido Vallejo ho fatto i soliti lavaggi con colore ad olio grigio scuro.
Una volta terminato il lavoro di verniciatura ho incollato il tutto alle due semi fusoliere che avevo già precedentemente inciso.
Per le reincisioni mi sono affidato al set incisori Amati facendo uso del nastro Dymo ed in taluni casi ad una asta millimetrata, ho provato anche per la reincisione delle lamette wilkinson ma alla fine dopo numerosi tentativi ho utilizzato il manico Amati con una punta affilata recuperata in un set di lame cutter; per le rivettature ho utilizzato il kit Amati.
Il lavoro di reincisione e stato lungo e faticoso, non ho utilizzato dime, questo e andato a scapito della qualità del lavoro, in effetti questo è visibile nei profili circolari realizzati a mano, spesso scappava via l’incisore incidendo parti che non lo dovevano essere... un po’ di colla ciano acrilica e via nuovamente con tela molto fine.
Per le rivettature non ho avuto alcun problema a parte la qualità della plastica morbida per cui bisognava prestare attenzione a non calcar la mano soprattutto su elementi sottili.
Avendo diversi colori in casa ma non quelli consigliati nei fari forum per il Su-27, mi sono arrangiato utilizzando gli acrilici opachi Lifecolor LC010, LC01, UA133 che opportunamente mescolati sono serviti per realizzare il grigio, l’azzurro ed il blu, mentre per lo schema mimetico mi sono basato su una foto trovata nel web:
Ecco alcune immagini che mostrano le fasi di verniciatura:
Per la mimetica ho utilizzato in alcuni casi il Patafix e talvolta la classica mascheratura con nastro Tamiya.
I colori metallizzati sono quelli Tamiya; per gli scarichi ho usato una base di Metallic Grey (XF56), e delle velature di titanium Silver (X32) e Coper (XF6), per l’alluminio ho usato sempre l’acrilico ma della Revell Alluminio (RE36199); per il terminale degli scarichi sempre il colori metallizzati Tamiya Metallic Grey (XF56) e titanium Silver (X32) con il set di polveri Tamiya ho passato con la spugnetta solo in alcuni punti il burnt blu, per la piastra metallica sempre un fondo scuro Metallic Grey (XF56)con una leggera schiarita di titanium Silver (X32) mentre attorno alla piastra del cannoncino l’alluminio Revell per il cannoncino, il Gun Metal Tamiya.
In Internet ho avuto modo di apprezzare moltissime foto di lavori eseguiti da esperti modellisti, le ho recuperate ed archiviate, questo per potermi aiutare e prender spunto per il mio lavoro; vi mostro alcune che trovo fantastiche (non sono kit Italeri):
Ormai convinto di rappresentare il caccia su una basetta con il carrello del SU 33 senza alette canard e cockpit in vista, ecco l’imprevisto... non ho più trovato il carrello posteriore sinistro... dopo una lunga ricerca ed una leggera incavolatura ho ripiegato sul l’ipotesi del caccia in volo; ho dovuto chiudere i portelli con qualche difficoltà, riprendere alcune incisioni tutto a modello quasi interamente verniciato.
Dopo aver dettagliato con le fotoincisioni il sedile, fatto i lavaggi e drybrush lo incollato all’interno del cockpit e per ultimo incollato il trasparente con la vinilica diluita con acqua; ma solo a lavoro ultimato mi sono accorto di brutti aloni decisamente troppo evidenti proprio sul trasparente; per questa distrazione ho scollato il tettuccio, sudando un pochetto, ho poi eliminato gli specchietti che comunque coprivano parte della strumentazione, ripulito bene con il compound Tamiya e rincollato il tutto.
Per preparare ai lavaggi e l’applicazione delle decal ho voluto provare a dare il trasparente lucido utilizzando l’aerografo ed il prodotto Toffano, ma più per mia inesperienza nella diluzione che per la qualità del prodotto, ho esagerato in alcuni punti ed in altri no ed ho notato alcune leggere colature.
Quando ho applicato le decal facendo uso del decal fix della Umbrol non ho avuto particolari difficoltà solo dopo mi sono accorto che alcune presentavano l’effetto di silvering; nessun problema per i lavaggi che sono stati esclusivamente selettivi nelle fessure dei pannelli reincisi e nelle griglie.
Nessuna decal prevista per i carichi; sono stati verniciati di bianco dopo aver incollato le alette e dato il primer, qualche dettaglio rosso e nero, successivamente incollati alle ali ed alla fusoliera.
Ultimi elementi incollati sono quelli più delicati come le antenne dopo averle precedentemente verniciate quando erano ancora nella griglia.
Il supporto è lo stesso utilizzato per il mio precedente lavoro sull’update del F14 A ho solamente realizzato il maschio da incollare sul mio Flanker e il gioco e fatto, ho poi creato il cartiglio descrittivo sul supporto.
In casa per questioni di spazio ho deciso di esporre un solo modello, cosi ripongo dentro una scatola a turno i miei modelli lasciandone solo uno visibile... purtroppo credo sia un problema di molti modellisti ma trovo complicato disporre i miei modelli già realizzati e quelli che in futuro realizzerò nel mio modesto appartamento.
In conclusione considerando la qualità del kit, che a detta di molti sembra essere scarsa, con errori nelle forme e dimensioni con le pannellature in positivo posso ritenermi sodisfatto, il lavoro di reincisione anche se un po’ deciso e le rivettature che ho realizzato hanno migliorato molto il kit, non ho trovato difficoltà nel montaggio e le mie disavventure non hanno pregiudicato il tutto; penso che avrei dovuto fare più attenzione all’applicazione dei lavaggi sugli scarichi, diciamo che non ho descritto alcuni tentativi mal riusciti nella verniciatura degli scarichi.
Alla fine rimane un po’ il rammarico per non averlo potuto rappresentare a terra.
Eccoci alcune foto del mio lavoro alcune con uno sfondo appropriato:
Come spesso faccio, ho realizzato un piccolo video di questo mio lavoro su You Tube.