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Non voglio dilungarmi sulla vita operativa dello Starfighter e pertanto passerei subito a descrivere il lavoro modellistico.
Il modello
Trattasi del nuovo kit Kinetic, acquistato insieme all’amico Ezio.
Nella scatola, con un coperchio molto accattivante, sono pertanto inclusi:
3 stampi in plastica grigio chiaro per un totale di 191 pezzi;
1 stampa di trasparenti per un totale di 20 parti;
Lastrina foto-incisa per cinture di sicurezza per i due seggiolini;
1 foglio decals per marking (ben 7 profili) e stencil;
1 bellissimo libretto istruzioni con le 7 tavole a colori per profili e 1 tavola per gli stencil.
Gli unici after-market acquistati sono stati i seguenti:
F-104G late EDU 644037;
Scaletta di accesso Plus Model art. PLUSAL4061.
Due parole riguardo al kit.
Lo stampo ha incisioni molto realistiche, fini e sottili, mentre le ali sono prive dei rivetti proposti da Hasegawa. Abbiamo un cockpit allo stato dell’arte, con tubi di defog intorno al canopy, abbastanza facili da montare. I seggiolini (tipo C-2 e CQ-7), sono entrambi forniti delle loro cinture di sicurezza in fotoincisione. Fotoincisi sono anche i dettagli del bordo dell’apertura del canopy, e la presenza delle cartucce di espulsione sempre dello stesso. In fotoincisione anche le antenne del sistema che indica l’angolo di attacco.
Abbiamo anche un miglior dettaglio dei pozzetti carrelli e la presenza dei serbatoi sub-alari con i relativi piloni BL 104.
Montaggio
Ho iniziato la costruzione, come al solito, dalla cabina di pilotaggio.
Per quanto riguarda il cruscotto ho usato l’articolo di Eduard sopra citato, molto bello (completo delle cinture di sicurezza pre-colorate), mentre le consolle laterali sono state dipinte in nero opaco, dipingendo poi i vari pulsantini in bianco e rosso.
I colori usati per la zona abitacolo sono stati i seguenti:
H140 per l’interno dell’abitacolo, compresa la struttura metallica del seggiolino;
H155 per palpebra cruscotto e imbottitura seggiolino, a cui sono state date delle pennellate a dry brush con 155 schiarito per simulare l’usura;
H33 per impugnatura della barra di comando e pannelli sulle consolle laterali, su cui sono stati poi incollate le fotoincisioni Eduard.
Per quanto riguarda il seggiolino tipo CQ-7, la struttura è stata colorata in nero opaco, sfumandolo poi con del grigio chiaro, in verde oliva l’imbottitura del sedile ed infine incollate tutte le varie cinture della lastrina Eduard EDU 644037 acquistata come after-market.
Gli interni dei pozzetti del carrello principale e anteriore sono stati dipinti in alluminio opaco usando il Gunze n. H218.
Ho poi seguito dei "lavaggi" all’intero abitacolo e alle nervature dei pozzetti del carrello principale con del marrone opaco molto diluito, al fine di dare aspetto al velivolo un aspetto vissuto.
Per quanto riguarda invece la zona scarico dello J79 è stata prima colorata in steel (H18), per poi passare a delle velature leggere in burnt iron (H 76). Infine i bordi dono stati sfumati appena appena in nero opaco.
Colorazione, camouflage e marking
Il modello rappresenta il velivolo del 18º Gruppo, 3º Stormo con base a Villafranca (VR) nel 1970.
Il libretto di istruzioni riportava solamente i colori di Ammo by MIG ma, sono riuscito a trovare sul web, una tabella di comparazione fra i colori della MIG e i colori Gunze.
Pertanto i colori utilizzati sono strati i seguenti:
per la mimetica superiore verde oliva FS34079 e grigio scuro FS 36152mare ho utilizzato i Gunze, rispettivamente l’H-309 e l’H-83;
per la superficie inferiore in alluminio opaco il Gunze H-218.
I pannelli sono stati infine "pesantemente" desaturati utilizzando lo stesso colore leggermente schiarito con il bianco opaco con l’ugello dell’aerografo chiuso al 60%, a bassa pressione e a colore diluito al 70-80%.
I due colori sono stati stesi a "mano libera" senza l’ausilio del Patafix.
Ho voluto provare considerato anche che la mimetica era abbastanza semplice e riguardava solamente due toni di colore.
Tutti i colori sono stati dati con il mio nuovo aerografo a doppia azione Harder & Steenbeck Infinity CR Plus, con duse da 0,2 mm, alimentato dal solito compressore Fengda 186-S.
Dopo un paio di mano molto leggere di trasparente lucido ho iniziato la posa delle decal di nazionalità e di tutti gli stencil e una mano finale sempre di trasparente lucido.
Sono poi iniziati i lavaggi per evidenziare i pannelli e delle leggere striature sul modello per accentuare sporco e colate di carburante.
Il tutto è stato poi sigillato con del trasparente opaco per le superfici superiori e del trasparente semilucido per le superfici inferiori.
Finita la fase di verniciatura ho provveduto al posizionamento delle luci poste sulla parte destra e sinistra della fusoliera, nonché quelle poste sui serbatoi delle estremità alar in colore rosso o verde clear Gunze H-90 e H-94.
Un discorso particolare merita la zona del vano dell’avionica lasciato appositamente aperto. Infatti il modello lasciava la libertà di poterlo lasciare in vista, facendo alcuni piccoli dettagli come cavi di alimentazione e supporti di fissaggio del vano alla fusoliera.
Figurino
Per quanto riguarda l figurino in resina usato in questo diorama si tratta di quello della Plus Model art. 4011 pilota USA per F-16, recuperato dalla scatola degli avanzi.
Il figurino è stato dipinto tenendo conto delle uniformi dei piloti dell’AMI e schiarito ed ombreggiato con successive passate di colori chiari e scuri con tonalità simili al colore di base, al fine di dargli profondità.
È stato anche dipinto sulla manica di sinistra il triangolino tricolore.
Ambientazione del modello
Per la basetta ho utilizzato la solita cornice in legno, delle dimensioni di 38 x 28 cm senza lastra di vetro.
Ho fatto tagliare al reparto falegnameria del Leroy Merlin di Caponago un rettangolo di legno di altezza 1 cm di dimensioni adeguate, al fine di eliminare l’effetto "vasca"; è stato coperto con il biadesivo su cui sono stati incollati dei rettangoli di cartone, per imitare la pavimentazione in cemento.
È stato poi ricoperto con il pigmento della Tamiya 87115 "pavement effect light gray", leggermente carteggiato con carta abrasiva finissima.
È stato fatto un pre shading in nero opaco alle giunzioni dei rettangoli della pista ed infine verniciato ad aerografo con diversi toni di grigio.
La segnaletica orizzontale bianca e gialla che delimita la pista è stata eseguita a spruzzo previa mascheratura della zona interessata.
Ho voluto creare una piccola zona "a verde" con sassi e ciuffi d’erba sintetica, per dare un po’ di colore alla basetta stessa.
È stato opacizzato usando un normale trasparente spray opaco comprato in ferramenta e infine incollato al fondo della basetta con del mastice universale.
Marking dell’F-104G
Conclusioni
Questo nuovo modello contiene molti particolari che finora erano reperibili solo in after-market (DACO e CMK in primis), ed in particolare il cono del radar apribile con dettaglio del radar, vano avionica apribile, tappo per volata cannone finalmente facile da montare, sistema di eiezione dei bossoli in fotoincisione, come pure i terminali alari per i modelli in configurazione "pulita".
La fusoliera anteriore, al suo interno, presenta degli scassi sagomati molto utili per chi volesse aprire i due vani laterali per il cannone Vulcan a sinistra, oppure per il vano, ossigeno a destra.
Un’altra cosa che ho notato è la facilità del suo montaggio, secondo me superiore al kit Hasegawa!
Buon modellismo a tutti!!
Molto ben realizzato, pulito e soprattutto belllo l'effetto invecchiato. Ottimo modellista
Soggetto noto ma sempre spettacolare.
Bella realizzazione.
Saluti cari
enrico
Ciao Caro Marco, sai che lo "Spillone" mi fa impazzire....questo me l'hai regalato quando è nato il mio nipotino l'anno scorso...
La tua realizzazione è veramente ottima, l'invecchiamento è stato portato al giusto effetto, forse andava accentuato un po' sul grigio, che tendeva a sbiadire maggiormente del verde; comunque è veramente bello; la baia dell'avionica aperta e dettagliata, non rompe più di tanto la lenea del velivolo.
Mi piace
Al prossimo
Ezio
Ciao Marco, hai realizzato un bel lavoro con una convincente mimetica, ma devo farti un piccolo appunto: se decidiamo di mantenere in posizione abbassata i flaps del bordo di uscita alare lo stesso discorso vale per gli Slats sul bordo di attacco alare dato che sul vero F-104 venivano estratti con un posizionamento da 0 gradi a 45 (Take off and Landing).
Al prossimo capolavoro.
Saluti Angelo
Ciao Marco,
complimenti per la relizzazione di questo bello Spillone.
Purtroppo non mi convince la colorazione.
avendoli fotografati per anni dal vero e guardando in rete ho avuto conferma dei miei dubbi.
Le due mimetiche avevano una demarcazione quasi senza sfumatura ed i colori sono un verdone oliva più scuro e meno soggetto alla desaturazione, mentre il grigio è più bluastro e si trova scolorito sovente nei reparti al sud più soggetti al sole.
poi nel 1970 erano ancora 'nuovi'.
Un buon esempio è il 104 del 6 stormo di Ezio Bottasini.
Scusami per le precisazioni ma a volte ci facciamo prendere la mano dalla nostra vena artistica senza soffermarci a verificare la realtà.
Pietro
se penso che i quattro gatti ce li ho a 25 km in linea d'aria, questo pezzo lo trovo ancora più esaltante - grazie per al condivisione - Giuseppe
caro marco, per me e' un lavoro eccellente.. non ho le conoscenze aereonautiche e tecniche degli amici di kitshow, ma se solo riuscissi a fare un modello del genere mi ubriacherei.
complimenti
giampaolo
Grazie a tutti per i commenti positivi e grazie anche per le precisazioni. Trovo giusto che ognuno esprima le proprie perplessità e i propri suggerimenti riguardo ai lavori pubblicati. Anche questo è un modo per migliorare in questo bellissimo nostro hobby.
Buon anno a tutti i lettori di Kit show