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F-14A U.S. Navy
F-14A iraniano
Il Grumman F-14 Tomcat è un aereo da combattimento supersonico bimotore a getto, biposto e con ala a geometria variabile. Sviluppato negli Stati Uniti d'America alla fine degli anni sessanta, l'aereo nacque in risposta al programma della United States Navy Naval Fighter Experimental (VFX) che seguì al collasso del progetto General Dynamics/Grumman F-111B.
L'F-14 (il cui nome "Tomcat", in inglese gatto maschio, è l'ultimo rappresentante dell'illustre onomastica "felina" degli aeroplani militari della Grumman) volò per la prima volta nel dicembre 1970 e divenne operativo nel 1974 con la U.S. Navy, a bordo della USS Enterprise (CVN-65), rimpiazzando l'F-4 Phantom II.
Imbarcato su portaerei l'F-14 operò con la marina statunitense come principale caccia da superiorità aerea, caccia intercettore per la difesa della flotta navale e come piattaforma per la ricognizione tattica.
Negli anni novanta gli venne aggiunta la possibilità di imbarcare il pod Low Altitude Navigation and Targeting Infrared for Night (LANTIRN) e iniziò ad operare anche come aereo da attacco al suolo.
Le livree US Navy
La colorazione dei Tomcat dell'US Navy era inizialmente quella usata per tutti gli aerei imbarcati con grigio chiaro opaco FS36440 su tutte le superfici superiori e laterali e bianco lucido FS17875 per tutte le superfici inferiori e le superfici mobili di controllo.
Nel 1978 gli aerei vennero ridipinti interamente in grigio chiaro opaco FS36440.
Nei primi anni ottanta venne introdotta per tutti gli aerei della US Navy una nuova colorazione basata su diverse tonalità di grigio, usati anche per le insegne al posto dei colori vistosi.
Per il Tomcat ed il Phantom la livrea era grigio bluastro FS35237 sulle superfici superiori e l'interno delle derive, grigio medio FS36320 sulle superfici laterali della fusoliera ed esterne delle derive e grigio chiaro FS36375 sulle superfici inferiori.
L'F-14 è stato ritirato dal servizio attivo dagli USA il 22 settembre 2006 ed è stato sostituito dall'F/A-18E/F Super Hornet.
Gli F-14 iraniani
La Niru-ye Havayi-ye Artesh-e Jomhuri-ye Eslami-e Iran, tradotto Forza Aerea della Repubblica Islamica dell'Iran, conosciuta internazionalmente con la designazione in inglese Islamic Republic of Iran Air Force ed abbreviata in IRIAF, è l'attuale aeronautica militare dell'Iran ed è parte integrante, con esercito e marina militare, delle forze armate iraniane.
L'attuale simbolismo di riconoscimento applicato alla flotta aerea iraniana è basato sulle coccarde posizionate sulle superfici superiore ed inferiore delle ali e da un distintivo di coda posizionato sul timone.
Attualmente l'F-14 risulta operativo solo con la Niru-ye Havayi-ye Artesh-e Jomhuri-ye Eslami-e Iran, l'aeronautica militare dell'Iran, dove fu esportato nel 1976 quando quel paese manteneva ancora buone relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti.
Degli originari 79 esemplari consegnati nel 1976, ne restano in servizio 20-25 esemplari tutti aggiornati alla versione F-14M.
Dotato di radar (con maggior vocazione per l'attacco) ed armamenti di derivazione russa, gli iraniani intendono mantenerlo in servizio fino al 2030.
La colorazione dei Tomcat iraniani è la tipica livrea desertica a tre toni di marrone scuro FS30140, marrone chiaro FS20400 e verde scuro FS34079 sulle superfici superiori e laterali, grigio chiaro FS36622 per tutte le superfici inferiori.
Caratteristiche tecniche:
Caratteristiche del kit Tamiya:
- Modello in scala 1:48, completamente nuovo.
- Lunghezza della fusoliera: 398 mm.; Apertura alare: 212 - 408 mm. (a seconda della posizione dell'ala orientabile).
- La forma aerodinamica del velivolo è accuratamente riprodotta, compreso il movimento dell'ala orientabile (può essere posizionata con angolazione da 20 a 75 gradi).
- Il modello è realizzato nella posizione con il carrello di atterraggio abbassato.
- Incluse parti per raffigurare i diversi airbag e piastre per l'ala orientabile. Possono essere rimossi dopo il completamento del modello.
- Polycaps sono inseriti negli stabilizzatori orizzontali per consentirne il movimento.
- L'apertura del cupolino consente di vedere l'interno della cabina a 2 posti.
- La scaletta e i due gradini di accesso all’abitacolo possono essere assemblati in posizione abbassata o retratta.
- Nel kit sono comprese 3 opzioni di marcatura: 2 per la versione F-14As dalla VF-84 (Jolly Rogers) e VF-2 (Bounty Hunters) U.S. Navy Fighter Squadrons, più una versione Islamic Republic of Iran Air Force (IRIAF).
- Incluse parti extra per riprodurre la sonda carburante e relativo alloggio, scoperto per la versione IRIAF F-14s.
- Le 2 figure del pilota e dell'ufficiale radar (Radar Intercept Officer) sono altamente realistiche.
- Sonda carburante in posizione chiusa oppure aperta con relativo alloggio.
Inoltre sono incluse le parti per ricreare i missili U.S. Navy aria-aria, per aggiungere un ulteriore livello di realismo al modello:
- Missili aria-aria: AIM-9 Sidewinders (4 pz.), AIM-7 Sparrow (4 pz.) e AIM-54 Phoenix (4 pz.).
- Incluse anche parti per ricreare due serbatoi da 267 galloni.
- Le parti sono progettate per essere montate sulle stazioni di armamento ed ai relativi tralicci.
Stampato in plastica color grigio chiaro, il kit è composto di 373 parti complessive, di cui 257 per la cellula e 116 per i carichi esterni, mentre sei sono per le parti trasparenti.
Nel kit sono anche presenti viti, rondelle, tappi in polietilene, un foglietto mask da ritagliare e due grandi fogli decal per profili e carichi esterni.
Queste le caratteristiche e le opzioni del kit:
Le istruzioni per il montaggio sono prodotte in un opuscolo formato A4 di 24 pagine. La sequenza di costruzione formata da 45 passaggi è chiaramente illustrata e le istruzioni per la posa dei numerosi stencil di cui il velivolo reale è coperto.
Le decalcomanie sono molto belle e con finitura opaca.
Un foglio formato A4 a colori riproduce i profili dei tre velivoli che si possono riprodurre.
Come già sopra citato sono presenti due grandi fogli decal, riguardanti marcature e stencil, per due velivoli US Navy e uno con i colori dell’aviazione iraniana:
La qualità dello stampo è perfetta. I particolari della superficie sono molto belli, con rivetti e linee delle pannellature in dettaglio.
Il disegno complesso del F-14A è costruito intorno ad un paio di robusti ingranaggi dentati per le ali, tenute saldamente in posizione con viti.
Questo assicura che l’azione di movimento di entrambe le ali sia sincronizzato.
La fusoliera è suddivisa in due metà, mentre il pozzetto dell’abitacolo si incastra perfettamente tra queste metà.
Il pozzetto dell’abitacolo dispone di una vasca con pannelli separati per le console laterali, mentre il cruscotto posteriore che ingloba il radar è formato da un dettaglio trasparente nonché decals per gli schemi CRT.
I sedili sono ben dettagliati, essendo costituito da sette parti ciascuno, peccato che abbiamo ancora le cinture di sicurezza formato decal … proprio in questo Tamiya non vuole fare un passo avanti!
Le due prese d’aria e gli scarichi sono molto ben riprodotti, anche se non sono in resina, mentre per la posa dei due coni di scarico Tamiya consiglia il posizionamento di uno scarico con gli ugelli chiusi e l’altro con gli ugelli aperti.
Un particolare invece non molto gradito è l’assenza di parti trasparenti per le luci di navigazione sulle ali e sull’impennaggio verticale.
Infatti questi particolari Tamiya li ha riprodotti in plastica piena (?)... a discapito del realismo!!
Montaggio
Per questo kit ho voluto acquistare un solo after market e precisamente un set della MK1 Design, marchio KA Models, (forse non all’altezza della lastrina Eduard) ma, oltre alla lastrina con fotoincisioni colorate per la strumentazione dell’abitacolo e per la chiusura del cupolino, conteneva anche le ruote in resina per i carrelli principali e quello anteriore, tubo di Pitot, angle of attack probe e terminale sonda rifornimento in volo in metallo... dimenticavo che conteneva anche un foglietto decals per le luci alari e per quelle di formazione.
Prima di tutto ho reinciso tutte le pannellature e i rivetti, al fine di renderli più marcati, usando un incisore della Trumpeter.
Ho iniziato la costruzione dal grande abitacolo per il pilota e il navigatore detto anche RIO.
Dopo una colorazione eseguita con un colore grigio scuro, invecchiata tanto basta, ho incollato le foto incisioni che riguardano le consolle laterali verticali che orizzontali e dry brush con un panno "sporco" di alluminio al fine di mettere in rilievo tutti gli spigoli creando delle sfumature di luce!
I due cruscotti, che comprendono il pannello della strumentazione, sono stati incollati dopo averli dipinti in nero opaco, incollate le relative foto incisioni e sempre "drybrushato" con dell’alluminio sugli spigoli per meglio evidenziarlo.
La vasca, una volta completata, è stata incollata sopra il pozzetto del carrello anteriore ed inserita nella carlinga nella zona dell'abitacolo senza problemi.
I due seggiolini sono starti assemblati e dipinti anch’essi in nero opaco, il sedile e lo schienale in brown, incollate le onnipresenti cinture in foto incisione e inserito nel vano abitacolo solo a costruzione finita.
I relativi condotti dell’aria sono stati colorati internamente in bianco lucido, assemblati e inseriti nella "pancia" della fusoliera.
La parte interna degli scarichi dei due motori è stata colorata in bianco e lumeggiata in smoke trasparente Gunze.
La parte finale esterna dei condotti di scarico dei motori è stata colorata in alluminio H218 e lumeggiata in steel H18 per dare quel tocco di metallo cotto dal calore.
Gli interni dei pozzetti del carrello principale e anteriore, gli interni dei portelli stessi e le gambe di forza dei carrelli sono stati dipinti sempre in bianco lucido.
Infine i profili degli sportelli dei tre carrelli sono stati dipinti in rosso e poi il tutto è stato spruzzato in trasparente lucido.
Ho poi seguito dei "lavaggi" leggeri all’intero dei pozzetti dei carrelli e delle gambe di forza degli stessi con panel line nero opaco Tamiya diluito, al fine di dare al velivolo un aspetto vissuto.
I martinetti pneumatici dei carrelli e quelli di chiusura dei portelli sono invece stati dipinti in alluminio lucido, mentre il corpo in bianco.
Colorazione, camouflage e marking
Il modello rappresenta un F-14A numero 3-6079 dell'aeronautica iraniana.
Il velivolo è dipinto sulle superfici superiori nel tipico schema desertico a tre toni in uso nell’aviazione iraniana : sabbia FS20400, marrone scuro FS 30140 e dark green FS34079, mentre le superfici inferiori in light gray FS 36622.
Pertanto i colori acrilici usati sono stati i seguenti:
Prima ho spruzzato su tutto il modello una mano di primer grigio Fine Tamiya e poi ho evidenziato tutte le pannellature eseguendo un preshading, usando il panel line della Tamiya.
Ho steso per primo il grigio chiaro su tutta la parte inferiore del modello e, una volta ben asciutto, è stata mascherata e colorata tutta la parte superiore con il sabbia.
I pannelli sono stati desaturati utilizzando lo stesso colore leggermente schiarito con il bianco opaco Lifecolor LC01 con l’ugello dell’aerografo chiuso al 60% e a bassa pressione.
Una volta finito ho cominciato a mascherare per il marrone scuro utilizzando rotolini di Patafix e nastro adesivo di carta.
I pannelli interessati sono sempre stati desaturati utilizzandolo stesso colore schiarito sempre con del bianco opaco per poi passare all’ultimo tono di colore, il verde scuro, preventivamente mascherato sempre con Patafix e nastro adesivo di carta.
Anche il verde scuro è stato desaturato utilizzando sempre lo stesso colore schiarito questa volta con del giallo opaco Lifecolr LC03.
Tutti i colori, naturalmente, sono stati dati con il mio nuovo aerografo a doppia azione Fengda da 0,30 mm alimentato da un compressore sempre Fengda 186-S, recentemente acquistati.
Gli F-14 iraniano non operavano dai ponti di volo delle portaerei ma sicuramente i loro camouflage superiori risentivano del sole del deserto.
Pertanto ho deciso di effettuare una desaturazione dei colori anche se forse non risulta sul modello abbastanza marcata... devo ancora "prenderci la mano" con l’aerografo!
Ho voluto rendere i serbatoi esterni abbastanza usurati e sporchii usando a tecnica del sale.
Al fine di rendere il modello tridimensionale ho insistito sulle pannellature, cercando anche di ricreare quelle zone abbastanza usurate e sporche del velivolo come la parte finale dei motori dove insistono i fumi di scarico.
Dopo due "mani sottilissime" di cera, la posa delle decal, i lavaggi per evidenziare i pannelli e mano finale di cera, il tutto è stato sigillato con del trasparente opaco Gunze H20 steso ad aerografo.
Alla fine non ho poi desaturato i pannelli in modo "pesante": primo perché usando da poco l’aerografo avevo paura di esagerare e poi dalle foto sul web gli aerei iraniani risultavano tenuti abbastanza bene.
Figurini
Per quanto riguarda i piloti ho usato due figurini recuperati dalla "banca pezzi".
Le tute di volo sono state didipinte in verde scuro ed poi ombreggiate in un verde più chiaro.
Per dare luce e profondità agli stessi sono stati leggermente di nuovo ombreggiati con del bianco opaco con la tecnica del "dry bush".
I volti sono stati leggermente scuriti per riprodurre la colorazione "ambrata" di un volto medio orientale.
Ambientazione del modello
Per la basetta ho utilizzato la solita cornice in legno, delle dimensioni di 25 x 30 cm senza lastra di vetro.
Ho fatto tagliare al reparto falegnameria del Leroy Merlin di Caponago un rettangolo di legno, altezza 1 cm di dimensioni adeguate, al fine di eliminare l’effetto "vasca".
E’ stato coperto con il biadesivo su cui sono stati incollati dei rettangoli di cartone di spessore 3/4 mm, al fine di riprodurre la pavimentazione in cemento, leggermente carteggiato con carta abrasiva finissima ed evidenziate le linee di unione tra un rettangolo e l’altro con del nero opaco diluitissimo e polvere di bastoncini di carboncino.
Dopo la formazione della segnaletica orizzontale bianca che delimita la pista eseguita a spruzzo, previa mascheratura della zona interessata, la superficie è stata leggermente "invecchiata" e sporcata.
Lo spazio rimasto è stato riempito di vinavil e cosparso di sabbia fine.
Una volta tolto il surplus è stato spruzzato con vari tonalità di sabbia, sia chiaro che più scura.
Per finire sono stati incollati piccolissimi cespugli abbastanza "rinsecchiti" e ciuffi d’erba secca al fine di imitare il paesaggio desertico iraniano.
Infine è stato incollato al fondo della basetta con del mastice universale.
L’opacizzazione è stata fatta usando un normale trasparente spray opaco comprato in ferramenta.
Profilo dell’F-14A "Tomcat" dell’aviazione iraniana matr. 3-6079
Conclusioni
è vero che ci sono in commercio molti kit in scala 1/48 del Tomcat (vedi Hobby Boss, Hasegawa, Academy), ma questo è il primo "Tomcat" Tamiya in questa scala.
E’ un kit ben dettagliato e preciso, sapientemente ingegnerizzato e di una facilità costruttiva che solo Tamiya poteva fare!!
Sicuramente la perfezione di questo kit marca Tamiya è sicuramente superiore rispetto a kit analoghi di altre marche, purtroppo però manca ancora la qualità nei dettagli aggiuntivi come piccole lastrine foto incise oppure piccoli particolari in resina che, a volte, troviamo nei kit di altre marche.
Insomma nell’anno 2017 una Tamiya non può più permettersi di inserire nelle decal i particolari delle cinture di sicurezza... una lastrina dedicata, anche piccola, sarebbe stata molto gradita!!
Un ultimo accenno riguarda invece il prezzo, certo non è dei più popolari ma, a volte, è meglio prediligere la qualità che la quantità!!
Il kit Eduard
Caratteristiche del kit Eduard:
Il modello è stampato Hobby Boss, ma inscatolato dalla Eduard ed "impreziosito" con dettagli in resina e lastrine foto incise.
Il coperchio della scatola del kit è dotato di una bella box art, raffigurante un Tomcat US Navy "Jolly Rogers" in volo.
Si compone di ben 15 canali di colata di un grigio chiaro, uno di trasparenti, un foglio decal e stencil per 5 marking, due lastrine foto incise per l’abitacolo e scarichi motore, un foglio mask e dettagli in resina riguardanti il gruppo degli scarichi dei motori, i due seggiolini e le ruote dei tre carrelli.
Lo stampaggio è eccellente, poi chiaramente tutti gli after market inseriti aiutano ad aumentare il realismo del modello.
I carichi esterni, comprese le stazioni di armamento e i tralicci, sono diversi:
Le decalcomanie permettono di rappresentare ben 5 marking diversi, tutti rigorosamente U.S. Navy.
Ho deciso di riprodurre quello del VF-84 Jolly Rogers, imbarcato sulla USS Theodore Roosevelt nel 1989, interamente in livrea light gull gray, perché fra tutti è quello più intrigante!
Come già detto, in questa scatola di montaggio c’era di tutto di più … fotoincisioni colorate per l’intera strumentazione dei cruscotti che delle consolle laterali e per i seggiolini, fotoincisioni non colorate di dettaglio per gli scarichi motore, cupolino e interni abitacolo, dettagli in resina degli scarichi motori interni/esterni, ruote, seggiolini e foglio mask.
Una sola cosa mi mancava ed era il tubo di Pitot con l’angolo of attack probe e dei figurini; pertanto ho acquistato questi due articoli, e precisamente:
Stampato in plastica color grigio chiaro, il kit è presentato su 24 stampi più uno per i trasparenti.
Queste le opzioni del kit:
Le istruzioni per il montaggio sono prodotte in un opuscolo formato A4 a colori di 24 pagine.
La sequenza di costruzione è chiaramente illustrata; alla fine dell’opuscolo troviamo le tavole dei 5 profili che si possono riprodurre nonché le tavole per gli stencil.
La tabella dei colori da utilizzare fa riferimento alle vernici marca Gunze Sanyo (Acqueous e Mr. Color).
Come sopra già citato sono presenti due grandi fogli decal, riguardanti marcature e stencil, per ben cinque velivoli US Navy:
Montaggio
Prima di tutto ho reinciso tutte le pannellature e i rivetti, al fine di renderli più marcati, usando un incisore della Trumpeter.
Ho iniziato la costruzione dal grande abitacolo per il pilota e il navigatore detto anche RIO.
Dopo una colorazione eseguita con un colore grigio scuro, invecchiata tanto basta, ho incollato le foto incisioni che riguardano le consolle laterali verticali che orizzontali e dry brush con un panno "sporco" di alluminio al fine di mettere in rilievo tutti gli spigoli creando delle sfumature di luce!
I due cruscotti, che comprendono il pannello della strumentazione, sono stati incollati dopo averli dipinti in nero opaco, incollate le relative foto incisioni e sempre "drybrushato" con dell’alluminio sugli spigoli per meglio evidenziarlo.
La vasca, una volta completata, è stata incollata sopra il pozzetto del carrello anteriore ed inserita nella carlinga nella zona dell'abitacolo senza problemi.
I due seggiolini in resina sono starti assemblati e dipinti anch’essi in nero opaco, il sedile e lo schienale in brown, incollate tutte le cinture in foto incisione e inserito nel vano abitacolo solo a costruzione finita.
I relativi condotti dell’aria sono stati colorati internamente in bianco lucido, assemblati e inseriti nella "pancia" della fusoliera.
La parte interna degli scarichi dei due motori è stata colorata in bianco e lumeggiata in smoke trasparente Gunze.
La parte finale esterna dei condotti di scarico dei motori è stata colorata in alluminio H218 e lumeggiata in steel H18 per dare quel tocco di metallo cotto dal calore.
Gli interni dei pozzetti del carrello principale e anteriore, gli interni dei portelli stessi e le gambe di forza dei carrelli sono stati dipinti sempre in bianco lucido.
Infine i profili degli sportelli dei tre carrelli sono stati dipinti in rosso e poi il tutto è stato spruzzato in trasparente lucido.
Ho poi seguito dei "lavaggi" leggeri all’intero dei pozzetti dei carrelli e delle gambe di forza degli stessi con panel line nero opaco Tamiya diluito, al fine di dare al velivolo un aspetto vissuto.
I martinetti pneumatici dei carrelli e quelli di chiusura dei portelli sono invece stati dipinti in alluminio lucido, mentre il corpo in bianco.
Colorazione, camouflage e marking
Il modello rappresenta un F-14A del VF-84 "Jolly Rogers" 1989 USS Theodore Roosevelt, interamente in grigio chiaro opaco FS36440;
Pertanto i colori usati sono stati i seguenti:
Prima ho spruzzato su tutto il modello una mano di primer grigio Fine Tamiya e poi ho evidenziato tutte le pannellature usando il panel line Tamiya.
E ‘stato steso il grigio chiaro su tutto il modello e, una volta ben asciutto, i pannelli sono stati desaturati utilizzando lo stesso colore leggermente schiarito con il bianco opaco Gunze H11, con l’ugello dell’aerografo chiuso al 60% e a bassa pressione.
Tutti i colori, naturalmente, sono stati dati con il mio nuovo aerografo a doppia azione Fengda da 0,30 mm alimentato da un compressore sempre Fengda 186-S, recentemente acquistati.
Dobbiamo tenere conto che, essendo un velivolo imbarcato, gli originali erano abbastanza usurati e sporchi.
Pertanto sono andato ad insistere sulle pannellature al fine di evidenziarle al massimo, sulla zona scarico motori e sulla parte delle ali interessata alla rotazione al fine di renderle sufficientemente usurate.
Ho deciso pertanto di usare la tecnica del sale al fine di evidenziare queste parti delle ali messe a dura prova dalle continue rotazioni delle ali stesse.
Dopo due "mani sottilissime" di cera, la posa delle decal, i lavaggi per evidenziare i pannelli e mano finale di cera, il tutto è stato sigillato con il trasparente opaco Gunze H20 steso ad aerografo.
La posa delle decal è stata un tantino laboriosa, soprattutto quelle della parte laterale sinistra della fusoliera dove ci sono tutti i panelli aperti del Cannone Vulcan, la scaletta e il barilotto porta munizioni, in quanto si è dovuto procedere a tagliarle affinché combaciassero perfettamente ai vari pannelli aperti, aiutandomi con i prodotti specifici per ammorbidire le decal.
Figurini
Per quanto riguarda i figurini ho usato quelli marca CMK, che riproducono due meccanici US Navy.
Sono stati dipinti seguendo le istruzioni della confezione ed anche facendo ricerche sul web.
Per dare luce e profondità allo stesso è stato leggermente di nuovo ombreggiato con del bianco opaco con la tecnica del "dry bush".
Ambientazione del modello
Per la basetta ho utilizzato la solita cornice in legno, delle dimensioni di 25 x 30 cm senza lastra di vetro.
Chiaramente essendo un velivolo imbarcato potevo solo ambientarlo su una porzione di ponte di volo
Ho fatto tagliare al reparto falegnameria del Leroy Merlin di Caponago un rettangolo di legno, altezza 1 cm di dimensioni adeguate, al fine di eliminare l’effetto "vasca".
Come ponte di volo ho usato un sottilissimo foglio di plastica della Evergreen, dove sono state tracciate linee trasversali e longitudinali per stabilire l’esatta posizione dei punti di ancoraggio.
Una volta definiti la posizione degli stessi ho eseguito tutti i fori previsti usando il mio fedele Dremel; chiaramente i fori errano della circonferenza giusta in quanto poi andavano "riempiti" con i punti di ancoraggio foto incisi marca Brengum.
Una volta terminati tutti i fori, il foglio di plastica Evergreen è stato incollato al rettangolo di legno che a sua volta andrà poi incollato alla basetta stessa.
Il foglio, anzi in questo caso il nostro ponte di volo, è stato poi inciso creando dei rettangoli, incollati tutti i punti di ancoraggio nei fori previsti ed infine dipinto usando un grigio abbastanza scuro.
Per fare una corretta colorazione della segnaletica orizzontale che si trova sopra un ponte di volo, ho fatto delle ricerche sul web, scaricando le foto più significative.
Le stesse sono state eseguite, previa mascheratura con carta di giornale e nastro adesivo di carta le zone interessate, con uno spray bianco opaco comprato in ferramenta.
Anche la riga tratteggiata in segmenti gialli e rossi è stata eseguita nel modo seguente: prima ho eseguito la striscia in colore giallo a spruzzo e poi è stata mascherata per eseguire i segmenti rossi eseguiti sempre a spruzzo.
Prima di procedere al definitivo posizionamento del modello, il ponte di volo è stato debitamente invecchiato e opacizzato con del normale trasparente spray opaco comprato in ferramenta.
Per quanto riguarda le catene di ancoraggio sono della Amati, usate nel modellismo navale.
Sono state prima unite ai tre carrelli, quello anteriore e i due principali, con un sottilissimo filo di ferro, poi finalmente il modello è stato saldamente posizionato sul ponte di volo inserendo delle spine nelle ruote del carrello principale.
Le catene sono state poi fissate al ponte di volo, praticando un piccolissimo foro nei punti di ancoraggio scelti per fissare le "catene" inserendo nello stesso un sottile filo metallico facendo passare in quest’ultimo la maglia finale della "catena" stessa, cercando di tenderla il più possibile.
Il filo metallico è stato poi tagliato quasi a "raso" del ponte di volo e leggermente piegato a uncino in modo da fissare ben saldamente le "catene" (vedi SEM oppure Rafale).
Infine il nostro ponte di volo, finalmente ultimato, è stato incollato al fondo della basetta con del mastice universale.
Profilo dell’F-14A "Tomcat" del VF-84 "Jolly Rogers"
Conclusioni
Che dire, sicuramente molto diverso dal kit Tamiya, certamente un pochino più "movimentato" rispetto al kit made in Japan, basti pensare alla possibilità del radome aperto con il radar in vista, tutte le aperture laterali di sinistra per il cannone Vulcan e contenitore munizioni, slats e aero freni aperti/chiusi.
Per non parlare di tutti i dettagli contenuti nel kit come due lastrine foto incise, dettagli in resina e mask.
La costruzione del kit Tamiya mi è parsa più semplice, con delle soluzioni sicuramente più innovative e originali come il movimento delle ali a geometria variabile, nonché le due parti superiori della fusoliera, si vede che il kit è di nuova concezione!
Anche per questo kit il prezzo non è dei più popolari... io sono riuscito a comprarlo come "kit usato", chiaramente confezionato nuovo ma venduto in seconda battuta, risparmiando un buon 25/30 per cento.
Certamente la confezione è ricca, molto ricca e il suo prezzo, da nuovo, li vale comunque tutti; se poi si vuole acquistare un kit di altre marche e si vuole aggiungere degli after market si raggiunge, a questo punto, più o meno lo stesso prezzo, pertanto...
Le immagini e le informazioni tecniche sono state tratte da Wikipedia.