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McDonnel Douglas F-4 C - Marco Vergani




Il McDonnell Douglas F-4 Phantom II è un cacciabombardiere supersonico biposto a lungo raggio, progettato e prodotto a suo tempo dall'azienda statunitense McDonnell Douglas nei primi anni sessanta.
Divenuto nel corso della sua lunga vita operativa una delle icone della superiorità aerea americana durante la Guerra del Vietnam e nel periodo della Guerra fredda, è ancora in servizio presso molte forze aeree.
L'elevata flessibilità del progetto ha permesso l'evoluzione del Phantom fino ad includere versioni specifiche per la ricognizione aerea e l'attacco al suolo con munizionamento convenzionale e nucleare.
Gradualmente sostituito da aerei più moderni a partire dai primi anni novanta, è stato impiegato sia in numerose missioni di ricognizione che nel ruolo di Wild Weasel nel corso della prima Guerra del Golfo. Gli apparecchi in dotazione alla United States Air Force vennero radiati a partire dal 1996.
L'F-4 Phantom II è stato impiegato dalle forze aeronautiche di altre 11 nazioni, in alcune delle quali, aggiornato, è ancora in servizio.
Complessivamente il Phantom venne prodotto dal 1958 fino al 1981 per un totale di 5.195 esemplari, rendendolo il secondo aereo da combattimento occidentale dotato di motori a reazione più costruito al mondo, secondo soltanto all'F-86 Sabre, che fu prodotto in poco meno di 10.000 esemplari.
Attualmente sono ancora utilizzati (senza pilota) come bersagli da esercitazione a grandezza naturale.
Sulla biografia del Phantom si potrebbero scrivere fiumi di parole ma considerato che questo forum tratta modellismo, mi limiterò alla descrizione della sua costruzione.




Caratteristiche tecniche:

 Tipo:
caccia bombardiere
 Equipaggio:
2 piloti
 Entrata in servizio:
30/12/1960
 Esemplari costruiti:
5.195
 Lunghezza:
19,2 m
 Apertura alare:
17,7 m
 Peso a vuoto:
13.770 kg
 Peso massimo al decollo:
28.090 kg
 Propulsione:
2 turbogetto General Electric J79-GE-17A
 Spinta:
79,6 kN/ciascuno
 Velocità max:
2,23 Mach
 Autonomia:
3.800 km
 Raggio d'azione:
670 km
 Tangenza:
18.300 m
 Piloni per carichi esterni:
4 piloni sub-alari e 5 sub-fusoliera per 5.095 kg di carichi esterni:
bombe a caduta libera / grappolo / guida laser
missili aria/aria – aria/superficie – razzi
serbatoi esterni supplementari
 Cannone:
1 M61 Vulcan da 20 mm




Il kit
Il modello è stampato Academy, ma inscatolato dalla Eduard ed "impreziosito" con dettagli in resina e lastrine foto incise.
Mi è stato regalato dall’amico Ezio, che ringrazio pubblicamente.
Il coperchio della scatola del kit è dotato di una bella box art, raffigurante un Phantom con livrea tipo "S.E.A." in volo.
Si compone di ben 15 canali di colata di un grigio chiaro, uno di trasparenti, un foglio decal e stencil per 5 marking, due lastrine foto incise per l’abitacolo e scarichi motore, un foglio mask e dettagli in resina riguardanti il gruppo degli scarichi dei motori, i due seggiolini e le ruote dei tre carrelli.
Lo stampaggio è eccellente, poi chiaramente tutti gli after market inseriti aiutano ad aumentare il realismo del modello.
I carichi esterni sono diversi:

  • serbatoi supplementari di carburante, 2 sub-alari e uno sotto la fusoliera;
  • Bombe Mk. 82;
  • Missili AIM-7E Sparrow e AIM-9B Sidewinder.

Il dettaglio della cabina di guida è più che buono, ma con la lastrina Eduard e i seggiolini in resina della Brassin diventa eccellente.
Le decalcomanie permettono di rappresentare ben 5 marking diversi, 4 con colorazione S.E.A. e uno in light gull gray e gloss white.
Per ovvi motivi, ormai risaputi da tutti i lettori di kitshow, ho deciso di riprodurre quello con livrea grigio gabbiano, anche motivato dall’ultimo modello apparso su questo sito a nome di Massimo De Luca.




Montaggio
In questo scatola di montaggio c’era di tutto di più, però mancano alcuni dettagli che invece, e non capisco il motivo, sono inseriti nell’altro kit della Eduard sempre dedicato al Phantom e precisamente "Good Morning Da Nang" e cioè un assortimento più completo di foto incisioni e decal di stencil... non capirò mai la politica aziendale di alcune marche modellistiche.
Pertanto ho voluto acquistare, come after market, questi due articoli, e precisamente:

  • Lastrina foto incisa EDU-49672;
  • Decal stencil Eduard D48024

Ho iniziato la costruzione, come al solito, dalla cabina di pilotaggio.
Il livello di dettaglio del pozzetto è discreto ma si può aumentare il realismo usando la lastrina foto incisa Eduard sopra menzionata.
Ho voluto usare al massimo la lastrina foto incisa Eduard e pertanto ho deciso di "asportare" tutti quei pannelli stampati sul modello e sostituirli con quelli foto incisi della lastrina stessa; un lavoro altamente di "precisione"... i pannelli foto incisi sono così belli che non usarli mi sembrava uno spreco...
Per quanto riguarda l’abitacolo, dopo aver colorato di grigio le pareti e la vasca, ho posizionato tutte le foto incisioni che interessano l’abitacolo stesso.
Anche per i due cruscotti sono state usate le foto incisioni, colorati prima in nero opaco, evidenziando i contorni della strumentazione con un leggero dry brush.
La vasca, una volta completata la posa di tutti i dettagli foto incisi e verniciata è stata inserita in una semi fusoliera senza problemi.
Per quanto riguarda invece i due seggiolini in resina della Brassin, questi sono stati colorati in neutral gray, invecchiati, e arricchiti dalle foto incisioni delle cinture di sicurezza inseriti nel kit e inseriti nel vano abitacolo solo a costruzione finita.




Prima di chiudere le due semi fusoliere ho dovuto anche inserire i due convogliatori delle due prese d’aria dei motori e i due scarichi sempre in resina della Brassin completi di foto incisioni. E’ stato sporcato all’interno con abbondante polvere di carboncino, al fine di creare quella sfumatura cotta dovuta ai gas di scarico roventi.
Gli interni dei pozzetti del carrello principale e anteriore, nonché gli interni dei portelli stessi sono stati dipinti in bianco … in bianco anche le gambe di forza dei tre carrelli.
Ho poi seguito dei "lavaggi" all’intero dei pozzetti del carrello principale con del nero opaco molto diluito, al fine di dare al velivolo un aspetto vissuto.




Colorazione, camouflage e marking
Il modello rappresenta il velivolo 64-0676 del 45° Tactical Fighter Squadron, 2° Air Division dell’USAF, con base a Ubon Royal Thai Base nel 1966, durante la guerra del Vietnam.
Il colore classico è il grigio "gabbiano" per le superfici superiori, mentre quelle inferiori, la parte mobile superiore dei flaps e il timone di coda sono in bianco lucido.
Sono andato pertanto alla ricerca del giusto colore nei vari spray Tamiya, individuandolo nell’AS18, colore che a mio avviso più si avvicinava... è sempre una questione di mancanza di aerografo!!
Prima della colorazione ho spruzzato su tutto il modello una mano di primer grigio Fine Tamiya.
Dopo una mano sottilissima di cera, la posa delle decal e degli stencil acquistati a parte, i lavaggi per evidenziare i pannelli e la mano finale di cera, il tutto è stato sigillato con del trasparente opaco.




Figurini
Per quanto riguarda i figurini ho usato quello in resina della Plus Model art. 4018, specifici proprio per il Phantom... finalmente i figurini giusti per il velivolo giusto, incredibile !!




Sono stati dipinti come da istruzioni.
Per dare luce e profondità agli stessi sono stati leggermente di nuovo ombreggiati con gli stessi colori, però più chiari ed anche con del bianco opaco, usando la tecnica del "dry bush".
Ai figurini è stata aggiunta, sulla manica sx, una microscopica bandiera americana.




Ambientazione del modello
Per la basetta ho utilizzato la solita cornice in legno, delle dimensioni di 25 x 30 cm. senza lastra di vetro.
Ho fatto tagliare al reparto falegnameria del Leroy Merlin di Caponago un rettangolo di legno, altezza 1 cm di dimensioni adeguate, al fine di eliminare l’effetto "vasca"; è stato coperto con il biadesivo su cui sono stati incollati dei rettangoli di cartone di spessore 2/3 mm, al fine di riprodurre la pavimentazione in cemento.
E’ stato poi ricoperto con il pigmento della Tamiya 87115 "pavement effect light gray", leggermente carteggiato con carta abrasiva finissima ed evidenziate le linee di unione tra un rettangolo e l’altro con del nero opaco diluitissimo.
Dopo la formazione della segnaletica orizzontale bianca che delimita la pista eseguita a spruzzo, previa mascheratura della zona interessata, la superficie è stata leggermente "invecchiata" e sporcata.
Lo spazio rimasto è stato riempito di vinavil e cosparso di sabbia fine e sassolini. Una volta tolto il surplus è stato spruzzato con del sabbia chiaro e "drybrushato" con del bianco per creare un effetto 3D.
Per finire sono stati incollati piccolissimi cespugli e leggermente cosparso in alcune zone con dell’erba usata nel modellismo ferroviario Infine è stato incollato al fondo della basetta con del mastice universale.
L’opacizzazione è stata fatta usando un normale trasparente spray opaco comprato in ferramenta.




Profilo dell’F-4 C dell’USAF




Conclusioni
Le immagini e le informazioni tecniche sono state tratte da Wikipedia.


Marco Vergani

[Gallery]

19.10.2017




Commento di giampaolo bianchi [20/10/2017]:
CARO MARCO NON ACQUISTARE L'AEROGRAFO!!!... POI VOLERESTI ANCORA PIU' IN ALTO.
MOPDELLO ECCEZIONALE.. RIMANGO SEMPRE IMPRESSIONATO DALLA NIITIDEZZA DELLE PANNELLATURE.. LAVORO STUPENDO.
ANCORA COMPLIMENTI
GIAMPAOLO

Commento di Marco Vergani [21/10/2017]:
Caro Giampaolo, ormai è già stato acquistato a luglio ..
Grazie del commento.
A presto, Marco

Commento di Lauro Bonfà [21/10/2017]:
Bravo Marco, bellissimo modello con un lavoro pulito, perfetto e con un risultato finale eccellente. Complimenti.

Commento di Valter vaudagna [21/10/2017]:
Insolita livrea per un F4C ..io personalmente lo avrei visto meglio in versione ADC grey ( ma è un mio gusto personale ) ottimo lavoro in ogni caso

Commento di Roberto [21/10/2017]:
Bellissimo Marco, incredibile cosa riesci a fare senza aerografo!

Roberto.

Commento di Enrico Calanchini [22/10/2017]:
Quando la mano e il pennello sono in simbiosi emerge l’artista
l’aerografo è solo un orpello.
Lavoro eccellente bravissimo 👍🏻👍🏻👍🏻

Commento di Marco Vergani [23/10/2017]:
Grazie a tutti. Questo kit è l'ultimo dipinto con gli spray ... i prossimi saranno ad aerografo!! Speriamo bene.
I kit sono due F-14 Tomcat (Tamiya e Eduard Danger Zone),rispettivamente iraniano e US Navy "Jolly Rogers" e poi un F-15I Ra'am israeliano.
Ne avrò per "qualche" mesetto così passerà più in fretta l'inverno.
Un caro saluto a tutti.
Marco.

Commento di Dino Dall'Asta [23/10/2017]:
Ottima realizzazione, come sempre...
Dino

Commento di Massimo "Pitchup" [23/10/2017]:
Ciao Marco
Che bello!!! Il Phantom è un soggetto che ha sempre qualcosa da dire. La scelta della colorazione USAF primordiale è davvero inusuale.
Spettacolare, mi piace!!!
Leggo che hai preso un aerografo e mi fa piacere davvero.
saluti (e grazie per la citazione).
Massimo "Pitchup"

Commento di ezio bottasini [24/10/2017]:
Grande Marco, visto più volte dal vero, non ultima domenica a Varedo ed è sempre un bel vedere....mi sto cimentando anch'io con lo stesso modello che, però, realizzerò con mimetica SEA....

Bravo Marco

Commento di giovenco giuseppe [24/10/2017]:
..... beh, che dire! ....... non gli resta che volare!!!!! - mi piacerebbe una foto in esterni con il dovuto sfondo e sfidare gli esperti per vedere se sono in grado di distinguere il modello dall'originale - grazie, Marco, per questa tua prelibatezza - Giuseppe

Commento di Marco Vergani [24/10/2017]:
Che dire, grazie a tutti per i bei commenti ... come sempre troppo buoni.
Un abbraccio a tutti.
Marco

Commento di Luca Navoni [25/10/2017]:
Eccomi qua, come fanalino di coda, ma sempre presente..... ;-) ....cosa dire, ormai hanno già detto tutto chi mi ha preceduto, io ti rinnovo i complimenti per la realizzazione del modello che è davvero magistrale e di tutto ciò che lo circonda....

un saluto, Luca

Commento di Marco Vergani [26/10/2017]:
Grazie Luca, quest'anno non ti abbiamo visto a Varedo ... peccato, sarà per un'altra volta!!
Un abbraccio, Marco

Commento di michelangelo galli [06/11/2017]:
Ciao Marco ...sono un aeroplanaro prestato, cioè faccio ogni tanto qualche aeroplano anch'io ma sono specializzato in mezzi terrestri!
Hai fatto una realizzazione sublime degna di un modellista di alta qualità! Proprio una bella ambientazione e un Aereo dettagliatissimo... molto bravo!

Commento di Marco Vergani [15/11/2017]:
Caro Michelangelo, grazie per il bel commento ma, anche il tuo diorama del Typhoon non scherza ... e meno male che sei,come dici tu, un "aeroplanaro prestato"!
A presto.
Marco

Commento di carlo [15/11/2017]:
Chiedo scusa, E' venduto da Academy o da Eduard? Sul sito di Eduard non l'ho trovato. Potreste darmi indicazioni? Grazie. Naturalmente complimenti al modellista!!!

Commento di maurizio [17/11/2017]:
...ciao Marco, hai fatto un lavoro stupendo, forse un po più pulito dei fratelli imbarcati con questa livrea, ma è molto ben realizzato il modello nel suo insieme...poi il Phanton, un mito, possente cattivo e bello... almeno per me...
BRAVISSIMO
un salutone maurizio

Commento di Marco Vergani [21/11/2017]:
Grazie Maurizio per il tuo bel commento ... eh sì hai proprio ragione, il Phantom era e rimane tutt'ora un mito!!
Ciao, Marco



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