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La Tyrrell a sei ruote - Mario Galimberti




Sul finire del 1975 la Tyrrell presentò il nuovo modello per la stagione successiva; la particolarità della nuova vettura, chiamata P/34 (Project 34) era quella di avere sei ruote invece delle tradizionali quattro.
Il progettista Derek Gardner sosteneva che il sistema a tre assi da due ruote ciascuno (due anteriori ed uno posteriore) avrebbe consentito di rendere più basso e affusolato il frontale dell'auto, garantendo minor resistenza all'avanzamento, grazie alla piccole dimensioni delle quattro ruote anteriori, più piccole delle ruote tradizionali, opportunamente carenate dietro ad un alettone anteriore a martello; inoltre, la ridotta carreggiata anteriore e la maggiore impronta a terra avrebbero garantito più aderenza e miglior inserimento in curva.
La casa americana di pneumatici Goodyear sviluppò e costruì una nuova gomma più piccola (10 pollici) rispetto alle 13 pollici comuni in Formula 1, ed una nuova mescola capace di resistere alle maggiori sollecitazioni, in termini di giri, a parità di velocità rispetto ad una gomma di diametro tradizionale.
Anche la Koni, azienda specializzata in ammortizzatori, dovette realizzare 4 ammortizzatori anteriori di dimensioni ridotte, ma senza aggravio di peso rispetto ai due soli elementi tradizionali.
La Tyrrell iniziò la stagione 1976 schierando nelle prime tre gare la vettura a quattro ruote dell’anno precedente mentre il debutto della P/34 avvenne al GP di Spagna.



Tyrrell P34 - GP Svezia 1976



Nella sua quarta uscita stagionale, il GP di Svezia arrivò l’unica vittoria con Jody Scheckter, il quale chiuderà la stagione con un lusinghiero terzo posto; mentre Patrick Depallier ottenne la seconda piazza con la vettura gemella.
Per la stagione seguente il progettista inglese realizzò una vettura completamente carenata ma la stagione fu deludente.
La carriera di questa monoposto terminò nell’ultimo GP della stagione 1977 in Giappone, in quanto la FIA stabilì per regolamento l'obbligo di adottare solo vetture a 4 ruote a partire dalla stagione successiva.
Il primo kit, realizzato da Tameo, è la vettura del 1976 con la quale Jody Scheckter si aggiudicò il GP di Svezia, mentre il secondo è relativo alla vettura schierata al GP di Monaco del 1977, in quanto in due occasioni venne schierato il modello dell’anno precedente.
Per facilitare la colorazione la Tameo ha realizzato la carrozzeria in due pezzi, in quanto il cockpit (bianco) è separato dal resto della scocca (blu).



Tyrrell P34 - GP Monaco 1977



I due modelli della P/34 carenata sono invece della Tenariv.
Realizzate con la scocca in resina in un unico pezzo, comportano il dover realizzare la verniciatura in bicolore tramite opportune mascherature.



Tyrrell P34 - GP Brasile 1977




Tyrrell P34 - GP Canada 1977



Sul modello di inizio stagione purtroppo mancano i due radiatori che erano posti nella parte posteriore ai lati del supporto dell’alettone, per cui ho dovuto autocostruirli, mentre nel modello di fine stagione questi radiatori erano inglobati nel muso anteriore.
Per chiudere la tematica ho inserito il modello a quattro ruote del 1978, la 008.



Tyrrell 008 - GP Monaco 1978



Realizzata anch’essa da Tameo ha la carrozzeria divisa in due parti per facilitare la colorazione.
L’esemplare riproduce la vettura con la quale Patrick Depallier si aggiudicò il GP di Monaco di quell’anno.

Mario Galimberti

18.01.2015

Mediolanum Modelling Club

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