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kit Italeri 1/72
Nato come caccia ma praticamente mai utilizzato come tale, primo jet supersonico anche in volo orizzontale, protagonista della “guerra fredda”, in servizio nell'USAF ed in altre forze aeree NATO, vero guerriero della “Vietnam era” (probabilmente anche il primo MiG killer del conflitto, anche se si preferì insabbiare la cosa visto che la guerra tra USA e Viet Nam non era ancora ufficialmente iniziata).
Detto questo mi è sempre piaciuto questo jet ed ecco quindi il mio personale tributo a questa macchina leggendaria!
Il kit è l'Italeri che poi sarebbe il reinbox del kit ESCI, anche se con qualche distinguo rispetto a quella scatola (reinboxata poi anche da Revell).
La prima cosa che ho notato sono i serbatoi. Nella scatola sono presenti quelli da 275 galloni mentre in realtà, negli anni, questi furono sostituiti da serbatoi più grandi da 335 galloni. Non sarebbe un errore in senso stretto solo che, visto il periodo del mio soggetto, all'epoca i serbatoi in uso erano quelli maggiorati.
Quindi ho aggiunto un raccordo a quelli della scatola per ingrandirli nella lunghezza.
Altro punto critico le ruote: vanno spessorate per renderle più simili a quelle vere. Il lavoro è agevole perché nel kit vengono fornite in due pezzi separati. Si inserisce un pezzo di plasticard nel mezzo, si carteggia e, con un po' di pazienza, il gioco è fatto.
Altra modifica, questa, secondo me, invece doverosa, è il taglio degli slats alari che sul kit sono rappresentati chiusi e solidali all'ala. Gli slats sull'F100 sono a molla, quindi, a terra, sono SEMPRE abbassati. Con un seghetto fotoinciso e l'incisore basta separare il pezzo dall'ala superiore e poi ricostruire col plasticard lo “scivolo” (oppure compratevi il kit Trumpeter e passa la paura!).
Inoltre, noterete che nel kit il tettuccio è fornito in un pezzo unico chiuso: io ho separato il parabrezza e ricostruito la parte della battuta dietro il seggiolino.
Ho riprodotto anche una copertura anti FOD, di tessuto, per la presa d'aria. Ammetto che adesso, rivedendola, mi fa un po' ribrezzo come fattura: potevo farla meglio!
La cosa per me è necessaria perché nel kit Italeri proprio non esiste nemmeno un abbozzo iniziale del condotto della presa d'aria, problema visibilissimo. Nel kit Trumpeter invece il condotto è riprodotto interamente!!! Voi direte: ma perché non hai preso il kit Trumpeter? In realtà ce l'ho ma ho preferito fare prima questo. Inoltre, il kit Italeri come forme è più esatto.
Ho provato anche a rivettare la superficie tanto per provare l'attrezzo. Devo dire che è un lavoro noioso però vale la pena provare.
Verniciatura
Non mi sono lasciato sfuggire la possibilità di fare un veterano del VietNam, alluminato (non argento naturale badate bene) con tanto di “nose art”. Per quanto riguarda il “metallo” mi sono affidato ai colori Mr color super metallic e Tamiya. L'importante è usare toni metallici che però non siano riflettenti (quindi niente effetti a specchio “super shiny” tipici degli anni ‘60).
Detto questo poi la prima cosa che assolutamente salta all'occhio del modellista, quando si appresta ad un F100, è quella che vedete in foto:
La cottura della zona caudale è una caratteristica di questo velivolo pertanto ritengo che non possiamo sorvolare dal provare a riprodurla.
Io ho fatto così:
1) Base metallica (Gunze Mr color Super metallic) passata protettiva di lucido e successiva mascheratura della zona
2) Variazione del colore dei pannelli
3) Riproduzione della “cottura” del metallo.
Consiglio di consultare molte foto a colori e scegliere un grado di cottura perché ogni aereo è diverso dall'altro.
Sulla base di colore della foto 2) per le striature marroni e celesti ho usato colori ad olio puri, dati a pennello. I colori ad olio possono essere “tirati” per renderli sfumati. Questa fase ed i passaggi di colore successivi sono dovuti solo al “senso artistico” nel mio caso. Quindi, purtroppo, non saprei darvi una sequenza di lavoro precisa. Di sicuro non ho fatto tutto il lavoro in una serata ma sono intervenuto decine di volte fino a quando il tutto mi sembrava accettabile. In fine ho dato una generosa mano di lucido per fissare tutto.
Questo è il risultato finale:
N.A. F 100D BuNo -56-328- “Pretty Penny” – 481 TFS
Viet Nam, giugno 1965.
Ho scelto la soluzione radome piegato perché è comoda e si evitano rotture negli spostamenti
Conclusioni
Il kit Italeri si monta bene tutto sommato. L'unica pecca che posso muovere sono le decals, non tanto per la qualità, quanto per correttezza e le incasinate istruzioni per il loro posizionamento: fate attenzione.
Le decals permettono di riprodurre tutti esemplari in natural metal (peccato il non poter avere tra le opzioni un mimetico SEA il che sarebbe stata una cosa apprezzabile), ma, purtroppo, quelle relative agli esemplari francesi (per me interessantissimi) sono inutilizzabili per via delle dimensioni dei numerali di reparto veramente troppo piccoli rispetto al vero!
Inoltre, per quanto riguarda il mio esemplare “FW-285” si nota che manca una delle “pin up”!
Infatti, dalle foto dell'aereo vero si vede come la nose art “Pretty Penny” sia rappresentata su entrambi i lati del velivolo. Italeri però ne fornisce una sola.
Per fortuna che a casa avevo un'altra scatola di f100 Italeri (più un'altra Trumpeter….. la scaletta proviene da questo): come vi dicevo a me piace l'F100!
Saluti a tutti gli amici di kitshow
Ciao Max
Bellissimo lavoro! Hai riprodotto molto bene la zona topica del modello (cioè la parte posteriore) con gli effetti del metallo surriscaldato che ti sono venuti particolarmente bene.
Complimenti e saluti cari.
enrico
Ciao Massimo... davvero eccezionale il lavoro che hai fatto e molto bella la verniciatura... tantissimi complimenti.
Ciao Massimo che bello rileggerti con uno dei tuoi lavori, il lavoro è splendido, il rivettatore e chi lo ha usato funziona bene, bellissimi e realistici i toni metallici, tutto bello, complimenti, aspettiamo altri tuoi lavori.
Gianni
Ciao Massimo.
modello ben cotto !!
Ciao a tutti. Grazie ragazzi gentilissimi.
Devo confessare che non è che sono stato fermo, solo che poi i modelli hanno preso la via della finestra (uno era un B 58... una disdetta... quasi un anno di lavoro!!). Alla fine ho fatto questo kit di decompressione. In ogni caso ora ho un altro B58 tra le mani perchè errare umanum est, perseverare con il B58 doveroso est!!!!
Saluti a tutti
Massimo
Ciao Massimo, come sempre un ottimo lavoro, verniciatura impeccabile e "cottura" posteriore veramente realistica.
Al prossimo.
Ezio
E bravo Massimo.
Ottima la rappresentazione del metallo cotto e apprezzo la cura dei dettagli relativi al periodo.
Sicuramente il Trumpeter è un kit più moderno ma la presa d'aria del motore è completamente errata.
Giusto fare l'Italeri.
Per quanto riguarda la chiusura della bocca di entrata dell'aria, ne esisteva anche una solida, potevi optare per quella.
Risultato piacevolissimo, bravo