Gli assi dell'aviazione

Richard Bong
Richard Bong
Pietro Ballarini


I precedenti...

Marcel Albert
Saburo Sakai
Johnnie Johnson
Werner Mölders

  Editoriale

Perche' KitShow?

  Amarcord...

SIAI Marchetti S.79
SIAI Marchetti S.79
(Paper Model)

Orazio Pappalardo

  Walkaround

FIAT "Mefistofele"
FIAT "Mefistofele"
Valter Vaudagna

  Quick Articles...

Lavochkin La-5
Lavochkin La-5
Michelangelo Galli

  Un figurino passo passo

Enrico V


Enrico V

  Primi Passi ...

Sherman


Realizzare uno Sherman

Carro Armato inglese Matilda MK II - Lauro Bonfà

Modello Tamiya Scala 1/35




Quando pensiamo all'Armata Rossa nella 2ª Guerra Mondiale immaginiamo intere brigate di T34 o KV 1 unitamente a Semoventi SU100, 122 o SU 85 e ad altre decine di modelli differenti di corazzati che dilagano nella steppa tra fango e neve.
Nulla di più vero in questo, dimenticando spesso o non essendone a conoscenza che tra l'autunno 1941 e lo stesso periodo del 1943 gli U.S.A., il Canada e l'Inghilterra assieme a molti Paesi del Commonwealt fornirono grandi quantitativi di aiuti alla Russia per fronteggiare e sconfiggere la Wehrmacht.




Sono per carattere piuttosto avezzo a fornire numeri e cifre ma alcune vorrei citarle se non altro per realtà storica.
Vennero inviati in Unione Sovietica qualcosa come 400.000 autocarri di tutti i tipi, 18.700 aeroplani, 10.800 carri armati, 9600 cannoni di vari calibri e moltissime materie prime per l'industria bellica.
Per evidenziare tutto ciò ci tengo a dire che la maggior parte di questi mezzi andarono ad equipaggiare unità d'elite come le Divisioni d'Assalto della Guardie.




Nonostante le impressionanti cifre concordo però pienamente con quanto scritto nelle memorie del Maresciallo Zukov che nonostante fossero aiuti molto importanti non furono comunque determinanti sull'esito dell'andamento e dello sforzo bellico che la Russia fece dal 41 al 45.
Vorrei però sottolineare che grazie alla eccellente qualità dei mezzi inviati possiamo constatare attraverso molte fotografie d'epoca come questi mezzi fossero ancora operativi durante la battaglia di Berlino nella primavera del 1945.




Il modello che ho costruito è il Matilda MK II della giapponese Tamiya.
Un Kit di una quarantina di anni fa, con pregi (pochi) e pecche (tante) di quella generazione di modelli.
Oggi la Tamiya lo ha ristampato e devo dire che il nuovo modello è veramente ottimo, perciò se decidete di costruirlo scegliete quest'ultimo che ne vale decisamente la pena.


Il carro nonostante gli anni si costruisce velocemente, con parti precise e con l'uso limitato di stucco e plasticard.
Finita la costruzione, ho spruzzato su tutto il mezzo alcool denaturato per togliere grasso e unto di stampaggio.
Ho proceduto poi con due mani di colore Humbrol sintetico Russian Green e Olive Drab mescolati in parti uguali.
Poi nero acrillico Tamiya allungato con diluente apposito per simulare sporco e usura.




Ho aggiunto zaini, teli e accessori vari per rendere il mezzo operativo.
Le decal sono della Verlinden Production, a secco.
Poi a modello ultimato ho steso con l'aerografo un velo di color marrone terra, molto leggero.




Una volta asciutto il tutto via di corsa nel mio Bunker in parata con gli altri pronti per l'ispezione.




Non mi resta che dirvi Cari Amici il consueto Dasvidania Tovarish.


Lauro Bonfà

[Gallery]

Gruppo Herring Mantova

22.03.2018




Commento di ezio bottasini [23/03/2018]:
Carissimo Lauro, esaustiva ed interessante descrizione storica e un modello che malgrado ciò che hai detto visto così non sembra avere tutte ste pecche....mi piace poi l'usura che hai realizzato è spettacolare prorpia delle "Steppe dell'asia Centrale".....
Un caro saluto, al prossimo
Ezio

Commento di Dino Dall'Asta [23/03/2018]:
Ottimo mezzo, egregiamente realizzato.
Vedo anche che possiedi una bella raccolta di distintivi...
Complimenti.
Dino

Commento di Riccardo Casati [23/03/2018]:
Ciao Lauro ottima realizzazione curata e dettagliata ...l'unica cosa che noto é un po di mancanza di profondità..secondo me dovrasti dare più contrasto ai particolari con delle profilature mirate con un colore scuro ....io di solito sui verdi uso un marrone scuro ....comunque in ogni caso un ottimo lavoro fatto con passione ...un abbraccio

Riccardo ..

Commento di Antonio Tallillo [23/03/2018]:
Bravo Lauro e continua così, proponendo non le solite cose ma qualcosa di più e di inedito o comunque poco visto. Il Matilda era abbastanza ben considerato, almeno per la sua corazzatura, un paio di Matilda 'rossi' furono catturati dagli ungheresi.
Il prossimo? Suggerisco un Valentine, altro carro abbastanza popolare tra i carristi sovietici.

Commento di michelangelo galli [24/03/2018]:
Bravo Lauro! ne ho fatto anch'io uno uguale con l'effige russa....un lavoro fatto bene il tuo molto pulito ed accurato! i miei complimenti!

Commento di giampaolo bianchi [25/03/2018]:
CARO LAURO COMPLIMENTI PER L'OTTIMA REALIZZAZIONE E PER LE INFORMAZIONI STORICHE.
GRAZIE
GIAMPAOLO

Commento di Francesco Sbarile [26/03/2018]:
Volevo farti i complimenti per aver presentato in una veste inusuale un mezzo che siamo abituati a pensare nelle sabbie del deserto, ed anche per aver richiamato l'imponente fornitura di mezzi a materiale verso l'URSS che caratterizzò i primi anni di guerra. Al di la degli aspetti numerici e del peso sulla vittoria finale tale materiale mise anche nelle mani dei russi una notevole quantità di informazioni tecnologiche che seppero ben sfruttare negli anni del primo dopoguerra.

Commento di Lauro Bonfà [26/03/2018]:
Grazie Cari Amici per i vostri consigli e per il plauso al mio lavoro. Colgo inoltre l'occasione per porgere a tutti voi Amici di Kitshow e alle vostre Famiglie gli auguri più sentiti di una serena Pasqua colma di salute e di serenita'. Un saluto e un abbraccio.

Commento di Alberto Gollini [27/03/2018]:
Lauro carissimo,
ancora una volta proponi un modellino all'altezza della Tua vocazione di artigiano/artista.... precisione, pulizia, attenzione per il dettaglio: un'ottima ed apprezzabile realizzazione!! Bravo !!
Interessanti le note storiche che accompagnano il Matilda MKII°. I miei complimenti.
Alberto

Commento di Sandra Cescon [30/03/2018]:
Non finirò mai di dirti quanto mi piacciono i riferimenti storici che inserisci oltre ovviamente al modello che proponi. Bravo Lauro e complimenti!
Sandra



Puoi inserire un commento su questo articolo

    Nome

    E-mail

Visualizza la mia e-mail nel commento Si No


Avvertimi su eventuali aggiornamentiSi No