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Breda Ba 65 A80 - Enrico Calanchini

Un Nibbio Legionario




Il Breda Ba 65 A80 Nibbio era un monoplano monomotore d'assalto ad ala bassa prodotto dall'azienda italiana Società Italiana Ernesto Breda dal 1936 al 1939. Utilizzato principalmente dall'aeronautica italiana, prestò servizio nell'Aviazione Legionaria durante la guerra civile spagnola e nella Regia Aeronautica durante la prima fase della seconda guerra mondiale in Africa Settentrionale.
Ne vennero prodotti 218 esemplari in più versioni anche biposto e due diverse motorizzazioni, Fiat A80 RC38 e Isotta Fraschini K 14.
Cinquantacinque esemplari vennero venduti all'estero, e furono impiegati dalle aeronautiche di Iraq, Cile e Portogallo.




Caratteristiche (fra parentesi quelle con motore Isotta Fraschini K14):
    motore: FIAT A.80 (Isotta Fraschini K14)
    potenza: cv. 1000 (880)
    apertura alare: m 11,90
    lunghezza: m 9,75 (9,40)
    altezza: m 3,85 (2,98)
    superficie alare: m 23,50
    peso a vuoto: kg 2.511 (2.215)
    peso a carico massimo: kg 3.611 (3.215)
    velocità massima: km/h 424 a 4.640 m (389 a 4.900 m)
    velocità minima: km/h 123,5 a m 0 (117 a 0 m)
    tempo di salita: 7’8” a 3.000 m (8’9” a 3.000)
    tangenza massima: m 7.450 (7.750)
    autonomia: km 740 (8509) con 200 kg di bombe subalari, o 300 Kg. stivate
    decollo: m 335 (360)
    atterraggio: m 465 (385)
    armamento: 2 mitragliatrici da 12,7 + 2 mitragliatrici da 7,7 mm. alari
    progettisti: Antonio Parano e Giuseppe Panzeri
    pilota collaudatore: Ambrogio Colombo
    primo volo del prototipo: MM. 325 nel settembre 1935
    località: Bresso (Milano)
(Dati tratti da Ali e Uomini)




Il kit che ho utilizzato a marchio RCR in scala 1:72 in plastica iniettata short run, ha avuto bisogno di numerosi interventi per aggiungervi o correggere alcuni dettagli mancanti malgrado una lastrina fotoincisa, significativa la sostituzione del motore con uno del BR 20 Italeri.




Gli interni sono stati arricchiti con struttura tubolare del cockpit e cinghiaggi fotoincisi sempre RCR, ho trascurato la realizzazione interna del vano bombe, invisibile una volta racchiuso nella fusoliera.






Tra i diversi kits distribuiti con altrettante etichette risulta essere una buona base per ottenere un modello fedele all'originale.




Per realizzare l'esemplare mi sono ispirato ad una foto che lo ritrae sul campo di Puig Moreno nell'autunno del 1938.
La mimetica continentale a macchie in giallo mimetico 3 e marrone mimetico 53192 su fondo verde mimetico 3 è realizzata mediante colori acrilici della gamma Puravest R.A.








Le decals da scatola sono adattate, le croci di S. Andrea dipinte con mascherine.




Enrico Calanchini

[Gallery]

10.01.2018



Commento di michelangelo galli [14/01/2018]:
bella realizzazione! molto curato nei dettagli, lavoro pulito e splendida livrea! Proprio un bravo modellista! Complimenti!

Commento di Dino Dall'Asta [14/01/2018]:
Ottimo lavoro, complimenti per l'impegno e l'abilità nel realizzare questo modello.
Dino

Commento di Angelo Battistelli [14/01/2018]:
Ciao Enrico
Ancora un modello di aereo italiano che si aggiunge alla tua bella collezione di aeroplani. È un peccato che solo poche case costruttici di scatole di montaggio abbiano dedicato poca attenzione ad aerei che hanno fatto la storia della nostra Aeronautica.

Ciao Angelo Battistelli

Commento di ezio bottasini [15/01/2018]:
Ciao Enrico, sei sempre fonte di ispirazione, un meraviglioso modello di un non priprio bell'aereo, ma comunque che ha fatto la sua parte nei ranghi della nostra Aeronautica. Ho lo stesso modello che giace da anni in attesa di essere montato, senza che riesca a dceidermi a farlo...dopo aver visto il tuo potrebbe essere la volta buona....
Bellissima, al prossimo Ezio

Commento di marco vergani [15/01/2018]:
ciao Enrico, anch'io mi sono cimentato con questo modello nel lontano 2014 solo che il mio era in 48 e per la mimetica avevo usato le decal della tauro ... complimenti mi piace molto.
Un caro saluto e, visto che siamo appena all'inizio, un augurio di Buon Anno a tutti!!
Marco

Commento di giovenco giuseppe [15/01/2018]:
ma quante ne sai .... e ne fai!!!! non c'è dubbio che questo nibbio è un'altra chiosa che annoveri nella tua galleria della Regia!!! ci fai sempre scoprire dei velivoli che esaltano le qualità aviatorie delle nostre fabbriche a cavallo tra i due conflitti mondiali, il che vuol dire che l'Italia ha avuto degli ottimi ingegneri aeronautici, ma come è scritto ad El Alamein, mancò la fortuna, non il valore!!!!! - grazie, Enrico per le tue raealizzazioni - Giuseppe

Commento di Lauro Bonfà [15/01/2018]:
Complimenti Caro Enrico è sempre un piacere ammirare i tuoi eccellenti lavori. E naturalmente c'è molto da imparare dai tuoi interessanti report. Gran bel lavoro, pulito e pregevole.

Commento di Giampaolo Bianchi [15/01/2018]:
CARO ENRICO UN ALTRO PEZZO "RARO".. BRAVISSIMO PER LE AUTOCOSTRUZIONI PER LA LIVREA E PER LA ESAURIENTE MONOGRAFIA.
grazie
giampaolo

Commento di Francesco Sbarile [16/01/2018]:
Ciao Enrico, complimenti anche da parte mia per il tuo splendido lavoro. Certo il Ba.65 non è un uccello di quelli che ti lasciano a bocca aperta per la loro bellezza, ma a maggior ragione ho molto apprezzato il risultato che hai raggiunto. Personalmente non sono del tutto d'accordo con Giuseppe, abbiamo avuto ottimi ingegneri, grandi individualità ma poca organizzazione e, visto il periodo, poca collaborazione fra loro. Ed ancora mi ripeto poca, poca, poca potenza nei motori....
Un abbraccio a tutti (sperando di non aver urtato nessuno)
Francesco

Commento di Enrico Calanchini [17/01/2018]:
Grazie per i graditi commenti e osservazioni che danno un senso alle mie realizzazioni che vogliono essere un contributo soprattutto a coloro che con coraggio e sacrificio portarono in volo e in combattimento questi velivoli spesso di inferiorità qualitativa o numerica contro preponderanti forze avversarie.

Enrico

Commento di maurizio [25/01/2018]:
ciao Enrico, ottima realizzazione di un velivolo poco noto e purtroppo poco performante, il kit lo conosco, anche io l'ho fatto, e quindi apprezzo di più il lavorone che c'è dietro, poi da Italianofilo che sono, non posso che apprezzare la storia e le vicende che lo hanno visto coinvolto.
un salutone maurizio



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