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Mongolo con aquila - Paolo Solvi


Il kit ci permette di lavorare con molti materiali, ossia incarnati, cuoi e pelli, animali.
La pelle di volpe ci riconduce alle classiche pelli di orso lupi etc. dei romani, mentre l’aquila è un soggetto non comune con diversi elementi difficili da realizzare tipo le piume.




Prima di tutto come al solito partiamo con la pulizia del pezzo e in questo caso proveremo anche il montaggio dell’aquila sul braccio dato che le zampe sono fuse con lo stesso mentre il resto dell’aquila è scomposta in tre pezzi.
Gli altri elementi del pezzo sono testa del mongolo, braccio e cappello diviso in più parti.
Il livello di dettagli del viso è molto bello, cosi’ come per la pelle di volpe, un po’ meno lo è l’aquila anche se siamo sempre su ottimi livelli di scultura e fusione.




Il pezzo è stato completamente dipinto con oli; per l’incarnato ho utilizzato una miscela un poco più scura del solito per delineare un volto asiatico, utilizzando del giallo di napoli scuro, rosso medio, bianco, ed ocra gialla, per scaldare il tutto a tratti ho utilizzato dell’arancio di cadmio.
Per le ombre rosso scuro e blu raggiungendo una tonalità porpora non proprio violetta che risulterebbe troppo scura.




Diverse tonalità sono state utilizzate per i cuoi: piu scura per il guanto e chiara per il cappotto, utilizzando dell’ocra, bianco, arancio e terra di cassel.
Per il guanto ho provato il procedimento della screpolatura, dopo aver letto un articolo su una rivista del settore che ne descriveva il metodo ho provato a metterlo in pratica.
Consiste nel dipingere il pezzo con luci ed ombre del colore voluto, in questo caso marrone scuro, e poi a lavoro ultimato creare taglietti con il pennello, dovremo dare dei piccoli colpi col colore voluto in questo caso arancio, creando una piccola ragnatela insistendo in special modo nei bordi più accentuati, punti dove l’usura sarà maggiore.




Per la volpe vi rimando agli articoli scritti in precedenza, per l’aquila invece ho preso un bel libro di testo che la raffigurava ed ho tentato la sua colorazione, cercando di evidenziare le piume ad una ad una.
Per il resto vi lascerei alle foto, considerando che il modello è ben definito e cio’ ci aiuterà a dipingere e a definire i particolari.





Paolo Solvi
[Gallery]
[Non solo figurini militari]
Gruppo Modellistico GPF Firenze
27.01.2007

Nota: questo articolo è stato originariamente pubblicato nel sito superEva



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