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Ferrari F1 Campioni del Mondo - Mario Galimberti

III Parte: 1999 – 2008




Il 1996 è l'anno della svolta.
A Maranello arriva il due volte iridato Michael Schumacher che dà un apporto fondamentale allo sviluppo della monoposto tanto da sfiorare di un soffio il mondiale nelle due stagioni successive.
Il 1999 vide invece il pilota tedesco disputare solo mezza stagione a causa di un incidente, ma per la F399 (spinta da un motore a 10 cilindri di 3000cc) sfumato il mondiale piloti con Irvine proprio nell’ultimo GP, arrivò la vittoria nel Mondiale Marche.



Ferrari F399 - GP Monacoe 1999


Il kit è quello di Tameo in metallo bianco e non presenta grosse difficoltà di assemblaggio.
Dato che dal 1997 le monoposto del cavallino hanno abbandonato il classico rosso corsa in favore di un colore che tende più all’arancione ho verniciato il modello con il «Procar Fluorescent Red Ferrari F1-1997» prodotto dalla BBR.
L’unica nota riguarda l’ala posteriore dove consiglio di verniciare a parte il profilo bianco e di posizionarlo una volta verniciato l’alettone.

Nel 2000 invece, dopo 21 anni, arriva il tanto agognato iride piloti per Schumacher .
La F1-2000 si dimostra la migliore vettura del mondiale consentendo alla casa di Maranello di bissare la vittoria nel Mondiale marche.



Ferrari F1 2000 - GP Giappone 2000


Anche questo kit è di Tameo ed è stato verniciato con il «Procar Fluorescent Red Ferrari F1-2000» sempre della BBR, mentre l’unica nota riguarda l’ala posteriore dove consiglio la stessa procedura utilizzata sulla F399.

Anche la prima stagione del nuovo millennio vede una nuova doppietta iridata grazie al pilota tedesco e alla F2001.



Ferrari F2001 - GP Malesia 2001


Il kit è sempre della Tameo, e l’unica modifica riguarda il supporto dell’ala posteriore che una volta posizionato, anzichè raccordarsi perfettamente con la parte finale della carrozzeria presenta un gradino verso il basso.
Per ovviare a questo inconveniente ho applicato uno spessore di plasticard sotto il medesimo supporto.

Le tre stagioni che vanno dal 2002 al 2004 hanno visto invece il totale dominio di Michael Schumacher che con le F2002, F2003-GA ed F2004 ha regalato a Maranello tre doppiette iridate consecutive.



Ferrari F2002 - GP San Marino 2002



Ferrari F2003 GA - GP Canada 2003



Ferrari F2004 - GP Giappone 2004


I kits sono tutti di Tameo, e sia la F2002 che la F2003-GA (così denominata in quanto è stata dedicata all’avvocato Gianni Agnelli) non presentano particolari problemi di assemblaggio.
La F2004 invece, è molto delicata da maneggiare grazie ai due alettoncini posizionati ai lati della presa d’aria.
A mio parere sarebbe stato meglio realizzarli in un unico pezzo.
Per quanto riguarda l’ala posteriore invece, le istruzioni consigliano di assemblarla completamente e poi di verniciarla in rosso.
Per la parte orizzontale in bianco viene fornita un’apposita decal.
Io consiglio invece di verniciare prima l’ala orizzontale in bianco (visto che per lo spigolo rosso c’è l’apposita decal) e poi di assemblarla con le paratie già verniciate in rosso.
Per il resto l’assemblaggio non presenta particolari difficoltà.

Il 2007, vede il ritorno della Ferrari sul gradino più alto del podio dopo due anni di assenza grazie a Kimi Raikkonen.
Tameo, nella consueta scala 1/43, ha dedicato a questa monoposto ben tre kits, relativi alle vetture vincitrici nei GP di Australia, Spagna e Cina.
Mente le prime due vetture sono nella classica livrea rossa, la vettura relativa al GP della Cina presenta una colorazione rosso metallizzato (o per meglio dire micalizzato).



Ferrari F2007 - GP Cina 2007


Per realizzare questa colorazione la casa ligure consiglia di dare una prima mano di Tamiya Silver Leaf TS-30 e poi una seconda mano di Tamiya TS-39 Mica Red.
Anche questo kit è difficilissimo da maneggiare, in quanto oltre al problema degli alettoni sulle pance, dovuto al fatto che la pinna che a volte viene utilizzata come camino per uno sfogo supplementare dell’aria, è unita alla paratia esterna del piccolo alettoncino presente al centro della pancia e questa parte realizzata in un unico pezzo di metallo bianco tende a piegarsi ogni volta che viene appena sfiorata.
La presenza poi dei retrovisori montati su dei supporti rivolti all’esterno della vettura non fa che complicare la difficoltà nel maneggiare la scocca.
Questa vettura inoltre è stata l’ultima monoposto ad avere le scritte relative ad uno sponsor tabaccaio.
Per le leggi che proibiscono la pubblicità dei tabacchi il kit viene commercializzato con le decals prive di queste scritte.
Bisognerà quindi ricavarle da qualche foglio decal realizzato appositamente per poter completare i die-cast.
In conclusione questo è un buon modello che però richiede una estrema cautela nell’assemblaggio.

Il 2008 vede nuovamente la casa di Maranello confermarsi campione del Mondo Marche, mentre il titolo piloti è sfumato nell’ultimo GP a pochi metri dal traguardo.
Tameo, nella consueta scala 1/43, ha dedicato a questa monoposto tre kits standard, relativi alle vetture utilizzate nei GP di Francia, Italia ed Europa, oltre a quello apribile della vettura utilizzata nel GP del Brasile.
In questa stagione, la casa italiana ha utilizzato due differenti cofani motore, in alcune gare la parte posteriore del cofano sfoggiava una curiosa pinna stabilizzatrice.
La scelta della vettura vittoriosa nel GP d’Europa è stata dettata proprio dal fatto che questo è l’unico kit di Tameo relativo ad una vettura dotata di questo particolare.



Ferrari F2008 - GP Europa 2008


Come per la vettura del 2007, il colore è il Rosso Micalizzato, quindi bisogna dare una prima mano di Tamiya Silver Leaf TS-30 e poi una seconda mano di Tamiya TS-39 Mica Red.
La scocca ingloba la parte anteriore della pinna posta in fianco agli sfoghi d’aria delle pance, mentre il piccolo alettoncino presente al centro della pancia è realizzato in un unico pezzo.
Questo accorgimento permette una estrema semplicità nel maneggiare la scocca.
Ovviamente bisogna sempre fare molta attenzione ai retrovisori, che come sulla F2007 sono montati su dei supporti rivolti all’esterno, però il fatto che questi supporti sono delle fotoincisioni riduce notevolmente l’eventuale rischio di rottura in caso di urti accidentali.
Per quanto riguarda la decorazione, sui lati dello snorkel e sull’ala posteriore è presente un logo con delle barre verticali, purtroppo non presenti nelle decals a causa delle leggi che proibiscono la pubblicità dei tabacchi.
Anche in questo caso bisognerà reperirle tramite un foglio decal appositamente realizzato per il completamento dei die-cast.


Mario Galimberti

29.12.2014

Mediolanum Modelling Club

[Gallery]

    Prima parte: 1952 - 1964     < - >     Seconda parte: 1975 - 1983





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