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L’ultimo volo di Verner Voss - Giampaolo Bianchi




Recentemente mi è capitato di rivedere il mitico film di Roger Corman "Il Barone Rosso" del 1971 e immediatamente è scattata l’ispirazione per un diorama che rappresentasse l’ultimo combattimento di Verner Voss, l’asso tedesco della Prima Guerra Mondiale.




Ho acquistato il Fokker DR I del Barone Rosso, scala 1/48 della Revell e, tramite Ebay, il S.E.5a della Roden, sempre in scala 1:48.
Conoscendo la storia di Verner Voss, ho voluto intitolare il diorama "L’ultimo volo di Verner Voss".




Werner Voss (1897-1917) fu un asso dell'aria nel periodo 1916-1917; con 48 vittorie al suo attivo, prima della sua morte in combattimento, riuscì ad insidiare la popolarità di Manfred von Richthofen.




Nato il 13 aprile 1897 a Krefeld nel nord-ovest della Germania, Voss si arruolò nella cavalleria a novembre del 1914 all'età di soli 17 anni. Di stanza sul fronte orientale Voss si guadagnò una rapida promozione e la Croce di Ferro.
Nonostante la promozione Voss, apparentemente stanco della guerra di cavalleria, chiese (ed ottenne) un trasferimento al Servizio Aereo-scuola di addestramento al volo tedesco nel mese di agosto 1915.
A seguito del completamento della sua formazione Voss divenne inizialmente osservatore e ricevette il certificato di pilota alla fine di maggio 1916.
Come un pilota di caccia Voss si fece rapidamente una reputazione come una sorta di rivale (in termini di combattimento - successo ) per il leggendario Manfred von Richthofen (il 'Barone Rosso'), raggiungendo la sua vittoria prima confermata il 26 nov 1916 e fu temporaneamente aggregato alla Jasta 2.
Vi rimase fino a maggio 1917, quando ormai aveva accumulato 28 vittorie e ottenuto la prestigiosa decorazione "Pour le merite", la Blue Max.
Diciannovenne, Voss divenne comandante del "suo" Jasta 5 e Richthofen espresse vivo interesse ad avere il giovane pilota che fu trasferito al suo circo volante.
Quando Fokker volle provare i suoi triplani ne assegnò uno a Richtofen e dopo pochi giorni, un secondo proprio a Voss.
Werner lo decorò dipingendo sul muso una irriverente caricatura del Kaiser, con grosse sopracciglia, occhi e baffi.




Il "combattente" Voss fu gentile e cavalleresco: la sua stragrande superiorità gli permetteva spesso di colpire soltanto il motore degli avversari, costringendoli ad atterrare ma senza ucciderli.
Delle sue 44 vittime, infatti, molti sopravvissero, costretti solo ad un atterraggio di fortuna.
Voss vedeva il combattimento aereo come un grande gioco cavalleresco, rispettava gli avversari, ed era cordiale e allegro con i compagni.
Mentre vestiva abbastanza "trasandato" quando era a terra, ci teneva a volare sempre in perfetta uniforme, sostenendo che "avrebbe potuto dover atterrare fuori campo e non voleva apparire in disordine se avesse incontrato una dama".




Fu abbattuto in un epico scontro, quando da solo, col suo Fokker Dr.1 contrastò ben sette SE 5a del gruppo comandato da James Mc Cudden.
Voss riuscì a costringere a terra due dei sette avversari (senza ucciderli) e a colpire tutti gli altri.
Colpito più volte, probabilmente col motore in panne, fu abbattuto definitivamente da Arthur Percival Foley Rhys Davids, un giovanissimo pilota che in seguito si dichiarò addolorato di non essere riuscito a fermarlo senza doverlo uccidere.
L'abilità di Voss fu ricordata soprattutto dai suoi avversari, ed in particolare dai sette che lo incontrarono quel giorno; le parole di Rhys Davis e dello stesso Mc Cudden, veramente spiaciuti di non averlo potuto "salvare" non sono le semplici frasi di circostanza che le regole del gioco in qualche modo imponevano a questi moderni cavalieri, ma sono la vera e sincera ammirazione per un avversario che non fu mai un "nemico".


L’ultimo volo di Verner Voss

James Mc Cudden: Nel 1908, a 13 anni, si unì al padre nel Royal Engineers (genieri) con la qualifica di trombettiere.
Quando cominciò la guerra era un meccanico dei Royal Flying Corps.
Combatté in Francia come osservatore e mitragliere, prima di rientrare in Inghilterra per seguire il corso di volo.
Era talmente bravo che al momento di prendere il brevetto, era già istruttore.




Fu amico inseparabile di Edward Mannock, dopo di lui l'asso più prolifico della R.A.F.
Fu un gruppo di S.E. 5a da lui comandato che abbatté Werner Voss in un epico scontro.
All'inizio dell'aprile del 1918, il ventiduenne James Mc Cudden era il pilota più decorato di tutta la R.A.F.




Morì in un banale incidente quando, tre mesi dopo, il suo aeroplano stallò subito dopo il decollo e si schiantò al suolo.

Fokker Dr I - Revell 1/48:




La qualità delle stampate non è delle migliori e le linee di contatto spesso non erano combacianti.
Ho iniziato dall’abitacolo.






Avendo già in mente il meccanismo di sospensione in aria ho posizionato in coda all’aereo del filo di ferro ricavato da una comune stampella appendiabiti.
.




Il Kit ha necessitato di numerose stuccature e fresature.








I tiranti essendo pochi in questo modello ho provato a farli con del filo di rame poiché con lo sprue tirato non ci sono riuscito.
Per la colorazione di base ho usato il Vallejo air e per i lavaggi colori ad olio estremamente diluiti.
Per la particolare livrea del velivolo di verner voss ho usato una miscela di olive green 70% + black 30% della Vallejo.
















Royal Aircraft Factory S.E.5a - Roden 1/48:




Se possibile il kit è ancora peggiore del precedente; la plastica è sottile e flessibile...un dramma!!!
Spesso i montanti delle ali si sono rotti in fase di distacco o di incollaggio.




Anche in questo caso stucco e microtrapano come se piovesse.




Diverso è stato il discorso per i tiranti presenti in gran numero.
Ho provato con i fili di rame e fili di cotone ma il risultato è stato disastroso.
Allora previa microtrapanatura vicino ai montanti ho fatto passare dei fili di sutura chirurgici nylon 4/0 con ago inserito... molto comodo.






Successivamente, dopo aver primerizzato in grigio chiaro ho provveduto a stuccare i fori.








Per la colorazione ad aerografo ho usato olive drab air Vallejo e i lavaggi con colori ad olio molto diluiti.










Figurini: qui il dramma si fa tragedia!! In entrambe le scatole non erano presenti i piloti.
Ho cercato in rete, ma, piloti seduti in scala 1/48 della WW1 non esistono, quindi ho ripiegato su alcuni figurini scala 1/48 delle ditte CMK e Alley Cat, raffiguranti piloti e ufficiali francesi, inglesi e tedeschi...in piedi!!




Ho provveduto a "amputare" gli arti inferiori e parte del bacino e a James Cudden ho ricostruito il braccio dx con stucco bicomponente Tamiya per adattarlo al cookpit.
A Werner Voss ho aggiunto una sciarpa in stucco bi componente Tamiya; Per le colorazioni ho usato acrilici vallejo.




Diorama: qui il discorso si fa complesso; avevo immaginato i 2 aerei in volo ma non volevo far vedere i sostegni allora ho pensato ad una nuvola che li mascherasse e sotto si sarebbe visto la terra con i vari appezzamenti di terreno.
Sarebbe stato molto piu semplice andare su Google Earth, estrapolare una foto, farmela stampare ed incollarla... invece no! Ho voluto sfidare le mie scarse competenze pittoriche riproducendo il terrreno A MANO!!
Ho preso un foglio di compensato 30x 50x 1,5 per il terreno ed ho iniziato a tracciare le linee di divisione degli appezzamenti di terreno...




... basandomi su alcune foto aeree.




Ho aggiunto un paese ed un fiume. La colorazione è stata eseguita ad aerografo con colori vallejo air e con comuni vernici spray da ferramenta.
I lavaggi sono stati eseguiti con i wash della Vallejo e con colori ad olio diluiti.






Per il pannello posteriore ho utilizzato una tavola di compensato cm 50 x 30 x 1,5.
Con il microtrapano ho forato la tavola per permettere l’inserimento di uno scheletrato in legno che sostenesse la nuvola piu altri 4 fori per l’inserimento dei supporti metallici degli aerei che poi avrei ripiegato a mò di fermo.








La colorazione del cielo è stata eseguita a bomboletta spray color celeste e le sfumature ad aerografo con Valleio blu di prussia diluito al 70%.
La nuvola e stata colorata con bombolette grigio-nero-bianco cercando di dare un po’ di profondità.
Seguono le foto del diorama completato.





















Giampaolo Bianchi

[Gallery]

11.02.2016



Commento di ezio bottasini [11/02/2016]:
Ciao Giampaolo, gran bella idea reaslizzata anche con molta sagacia, non ho capito un paio di cose però; 1- perchè hai lasciato gli "sbroffi" bianchi attoro alle insegne tedesche, guardando la foto d'epoca non mi sembra vi sia del bianco così evidende; 2- l'insegna inglese sulla semiala sinistra si è r9otta applicandola o hai dei riferimanti iconografici che riportano il danno??
Nell'insieme comunque un bel lavoro, ottima l'idea del terreno a mappa con il paese: Complimenti al prossimo Ezio

Commento di Dino Dall'Asta [11/02/2016]:
Bravo Giampaolo
un lavoro impegnativo, ricco di inventiva che ti permesso questa realizzazione. In alcune fasi hai richiamato il tuo ambiente: filo di sutura, amputazioni...questa volta senza anestesia.
Complimenti!
Dino

Commento di Massimo "Pitchup" [11/02/2016]:
Straordinario! Il paesaggio ed i due velivoli sembrano davvero il quadro futurista di Giulio D'Anna!
Max "Pitchup"

Commento di giampaolo bianchi [11/02/2016]:
INTANTO GRAZIE A TUTTI..TROPèPO BUONI VIST I VS CURRICULUM E LAVORI..CARO EZIO GLI SBOFFI BIANCHI PURTROPPO NON SONO RIUSCITI A CORREGGERLI PERCHE' HO AVUTO TIMORE IL NERO DELLA CROCE..L'INSEGNA INGLESE SI E' ROTTA ED HO QUINDI SIMULATO UN DANNO...RINGRAZIO ANCHE DINO E MASSIMO PER GLI APPREZZAMENTI..,DAI MAESTRI FA SEMPRE PIACERE!!
UN ABBRACCIO A TUTTI.
GIAMPAOLO

Commento di Lauro Bonfa' [11/02/2016]:
Caro Giampaolo, in primis Onore al Merito per aver ricordato con questo Eccellente Lavoro due valorosi Piloti, nonche'l'anniversario del centenario della Prima Guerra Mondiale.
Hai fatto un lavoro sia di ricerca storica che abilità modellistica eccezzionale.
Complimenti è stupendo.
Lauro

Commento di Vito [11/02/2016]:
Ciao Giampaolo
Complimenti un progetto davvero originale mi piace davvero tanto, sia l'idea che i 2 velivoli tra le nuvole !!
Bravo Corinna a stupirmi !!!
a presto Vito

Commento di Francesco Sasso [11/02/2016]:
Caro Giampaolo, ti dai da fare eh! Un lavorone.. si nota la passione per il modellismo e per la Storia.. a ogni lavoro che ci proponi devo dire che migliori sempre.
Tanti tanti complimenti.
Francesco

Commento di ezio bottasini [12/02/2016]:
Caro Giampaolo, la prossima volta stai semplicemente più largo copn la mascheratura, sono errori che facciamo tutti, il sottoscritto per primo, generalmente errori dovuti a pigrizia...comunque rinnovo i miei complimenti per l'insieme del lavoro.
Ciao Ezio

Commento di Marco Vergani [12/02/2016]:
Bravo Giampaolo, un lavoro complesso e molto piacevole.
Solo due appunti e dritte:
1)la prossima volta che devi riprodurre i tiranti prova ad usare il "filo invisibile" da cucito, lo trovi nelle mercerie;
2)per la riproduzione del terreno visto dall'alto mi sembra che hai usato dei colori troppo brillanti, o almeno ho questa impressione ....
Al prossimo diorama.
Ciao, Marco

Commento di Flavio [12/02/2016]:
Ancora una bellissima realizzazione unita ad una approfondita ricerca storica. Complimenti per i toni dei colori molto "realistici". Sono già in attesa della prossima. Ad maiora! Flavio

Commento di giuseppe giovenco [12/02/2016]:
sono fortemente diviso tra il commento sui modelli da te realizzati e i commenti sulla storia dell'asso - preferisco cominciare da quest'ultima : è una storia quasi commovente per la cavalleria di questo giovane asso che pur usando uno strumento di morte, era sovraccarico di empatia, fino al punto di assistere i suoi nemici abbattuti (ce ne fossero oggi di persone con tali sentimenti anche nella vita borghese )! grazie Giampaolo per questa bella fiaba anche se ha un finale tragico!!!
per il diorama devo dire che hai usato un bel po' di fantasia, trasferendo in pochi cm. quadrati anche la vista dall'alto del terreno sottostante ai velivoli; lo trovo uno spunto veramente piacevole ed inusuale - bravo Giampaolo, mi aspetto ancora di queste chicche!!! giuseppe

Commento di Gianni [13/02/2016]:
Un'idea veramente geniale, un lavoro decisamente impegnativo, sei stato bravissimo, anche io ho trovato che i colori della pianura sottostante differiscono in maniera troppo netta, magari vengo smentito dal fatto che hai utilizzato una foto come master, condivido con Marco l'uso del filo invisibile...ma poi chi l'avrebbe visto...scherzo.
Bravissimo anche perchè sei riuscito a realizzare un sogno, una idea rendendola reale.
Gianni

Commento di giampaolo bianchi [13/02/2016]:
Ringrazio tutti gli amici " commentatori. .ringraziandoli perché anche grazie si loro commenti. .critiche..consigli. .posso sperare di migliorare..ringrazio Gianni perché ha detto una cosa bellissima. .realizzare un sogno. .questo nostro hobby ciò ci permette di compiere. .concretizzare un idea con la storia..e ciò ci rende sicuramente più liberi.
Grazie di cuore a tutti.
Giampaolo.

Commento di Luca Navoni [15/02/2016]:
Ciao Giampaolo,

devo dire che questa volta hai osato con questo diorama inserendo anche la vista dall'alto del terreno.... bella e buona l'idea, direi mai visto prima, forse hai usato dei colori un po' troppo accesi, però è un bellissimo effetto....

complimenti, un saluto, Luca

Commento di Giampaolo Bianchi [16/02/2016]:
Grazie Luca quasi quasi brevetto l'idea..ah ah ah. Aspetto il tuo prossimo diorama.
Un abbraccio.
Giampaolo.

Commento di michelangelo galli [22/03/2017]:
il diorama aereo più originale e bello che abbia mai visto! Molto bravo e fantasioso...i miei complimenti!

Commento di giampaolo bianchi [22/03/2017]:
Caro Michelangelo..che dirti..GRAZIE!


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