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Heinkel He 162 "Salamander" - Ezio Bottasini

Kit Revell scala 1/32




L’Heinkel He 162 "Salamander", chiamato anche Volskjäger (caccia del popolo), era un caccia monomotore a getto prodotto dall’azienda tedesca Heinkel Flugzeugwerke AG ed impiegato dalla Luftwaffe durante le ultime fasi della seconda guerra mondiale.
Introdotto quando ormai le risorse tecnologiche tedesche erano compromesse dal risultato della controffensiva alleata, l’He 162, pur risultando tecnologicamente avanzato e dotato di prestazioni superiori ai pari ruolo dell’epoca, non risultò determinante nel sovvertire le sorti della guerra.
Realizzato con materiali non strategici fu tuttavia il più veloce dei caccia a getto della prima generazione sia dell’asse che alleati.
Volskjäger era il nome ufficiale dell’He 162 assegnato dal Reichsluftfahrtministerium (Ministero dell’Aria del Rech, RLM).
Altri nomi con cui è noto sono Salamander, che era il nome in codice del suo programma di costruzione e, Spatz (avvoltoio), che era il nome dato dalla casa costruttrice.
Dotato di un turbogetto BMW 003E-1 (o E-2), posizionato in modo piuttosto insolito sul dorso della fusoliera dietro la cabina di pilotaggio, raggiungeva la notevole, per l’epoca, velocità di 900 Km/h, con un’autonomia di 975 Km e una tangenza operativa di 12000 metri.
L’armamento era composto da 2 cannoni Rheinmetall-Borsig MK 108 da 30 mm (nelle versioni A-0 e A-1) mentre le versioni A-2 montavano due Maser MG 151/20 da 20 mm.
La struttura era mista, la fusoliera metallica, che alloggiava il carrello triciclo anteriore, mentre le ali erano di legno; vista la disposizione del motore gli impennaggi di coda erano sdoppiati; i piani orizzontali presentavano un leggero diedro positivo e gli impennaggi perpendicolari agli stessi erano quindi angolati verso la mezzeria dell’aereo.
Le ali piuttosto corte, terminavano in due superfici rivolte verso il basso per compensare l’effetto diedro che pareva essere eccessivo nei primi voli di prova.
L’unico reparto che portò in combattimento l’He 162 fu il I./JG 1, ebbe 13 perdite (con 10 piloti) tra la metà di aprile e i primi di maggio del 1945; altri 10 furono persi per problemi diversi: motore , cedimenti strutturali, eccessivo consumo di carburante; almeno due furono abbattuti da caccia nemici.




Il kit Revell proposto in queste pagine è di fattura discreta sia nello stampo, con pannellature e particolari in negativo, sia nella precisione di montaggio, non richiede particolari quantità di stucco.
Gli interni sono abbastanza particolareggiati, come pure il pozzetto del carrello principale, anche se possono essere migliorati.




Per la realizzazione di questo kit mi sono avvalso dei seguenti aftermarket:

  • set in resina per cockpit e pozzetto carrello principale della AIRES cod.2027
  • set di dettaglio per armamento, indicatore carrello anteriore e pitot in ottone della MASTER cod. AM-32-041.
  • Mask Eduard cod. JX031

Gli interni della Aires, sono all’altezza della marca (e oserei dire del prezzo), finemente scolpiti e particolareggiati, non di facilissimo montaggio (le cinture di sicurezza sono formate da 23 pezzi), ma neanche impossibili; una volta montati, verniciati e invecchiati il risultato è eccezionale come si può vedere dalle immagini (le eventuali pecche sono solo opera mia).




La colorazione è stata effettuata con RLM 02 (non me ne vogliano i puristi), Lifecolor acrilico UA 071, e invecchiato con un lavaggio tramite Terra di Siena acrilico Lifecolor UA 143; i cuscini del seggiolino sono stati colorati con marrone H160 della Humbrol, e i particolari con giallo, rosso, azzurro avio Humbrol; ho aggiunto i cavetti di alimentazione del collimatore sulla palpebra del cruscotto.
Il reattore BMW, già abbastanza particolareggiato, basandomi su immagini prese dal WEB, è stato ulteriormente arricchito con l’aggiunta di pezzi, cavi elettrici e fili di rame, a simulare: sistemi, tubetti e condotti mancanti dallo stampo; sono stati aggiunti circa una trentina di pezzi.




Ho inoltre sezionato da ali e piani di coda, tutte le superfici mobili flap, alettoni e timoni di profondità, ricostruito e risagomato il punto di attacco, per poi riposizionare i pezzi in posizioni plastiche.
La rimanente costruzione non ha richiesto particolari accorgimenti vista, come già detto, la discreta fattura dello stampo.




Il foglio di decal permette tre possibilità di profili da scegliere:

  • il caccia pilotato dal Oblt. Emil Demuth Giallo 11, fregiato di 16 simboli di vittorie sul timone;
  • il caccia pilotato dal Lt. G. Steimer Giallo 3
  • il caccia battezzato "NervenKlau" Rosso 1, pilotato dal Lt. Gerhard Hanf Staffelkapitän della 2/JG1; è attualmente esposto presso la collezione "Planes of Fame" a Chino negli Stati Uniti.

tutti appartenenti allo JG 1 "Oesau" sulla base aerea di Leck/Holstein nel maggio 1945.
Sul foglio mancano, come spesso accade, le svastiche da applicare agli impennaggi verticali, sono state recuperate da un foglio della Tally-Ho dedicato alle svastiche per i caccia della Luftwaffe in scale 1/32.




Ho scelto di rappresentare il Rosso 1 "NervenKlau" , W.Nr. 120077 pilotato dallo Staffelkapitän Leutnant Gerhard Hanf, 2/JG1 "Oesau", Leck maggio 1945
Il modello e verniciato con i seguenti colori:

  • la fusoliera e le superfici superiori delle ali in RLM 82, HG17 authentic color Humbrol
  • la capottatura del reattore BMW in RLM 81, HG16 authentic color Humbrol
  • le superfici inferiori e i piani di coda in RLM 76, UA 074 Lifecolor
  • la presa d’aria del reattore rosso H60 Humbrol, la parte terminale della capottatura è nero opaco con effetti in drybrush, fatti con metallizzati Humbrol, il cono terminale del reattore è stato verniciato con una mescola "UNI ad occhio" fatta con metallizzato H53 e marrone opaco H160 con effetti metallizzati eseguiti in drybrush

Il Lt. Gerhard Hanf, ottenne il brevetto di pilota di aliante civile prima di arruolarsi volontario nella Luftwaffe nel 1941; fu fregiato delle ali di pilota militare, presso la scuola di guerra aerea di Breslavia e, nominato ufficiale.
Iniziò l’addestramento come pilota da caccia all’inizio del 1943 e assegnato alla IIIGruppe dello JG 77 in Romania e poi in Italia, volando con i Me 109 G-6.
Nominato 2° Lt. nel giugno 1943.
La sua squadriglia, 9.JG 77, entrò a far parte della I/JG 1 nell’estate del 1944 passando a volare con gli FW 190 A-8, su cui i piloti avevano nel frattempo fatto la conversione.
Hanf fu nominato comandante della 4º squadriglia dello JG 1 nell’agosto del 1944; quest’unità fu rinominata 2/JG 1 nel febbraio 1945 e riequipaggiata con gli He 162.
A quel tempo Gerhard Hanf venne nominato comandante del 2° Gruppo dello JG 1.
Durante il suo periodo operativo ottenne quattro vittorie aeree:

  • un P-51 il 21 aprile 1944
  • un P-38 il 7 maggio 1944
  • due P-47 il 7 e il 30 luglio 1944
  • parecchi bersagli terrestri distrutti



Fu abbattuto tre volte rispettivamente da un P-38, P-51 e B-24 e ferito due volte; fu decorato con le Barrette da pilota da caccia in bronzo e argento, la Croce di Ferro di I e II classe e una decorazione per essere stato ferito in combattimento.
I figurini che completano questo modello, derivano dalla scatola della MB Master Box Ltd. N° 3202, variandone il colore del giubbotto rispetto a quanto descritto sulle istruzioni, in versione 1944-45 colorando il giubbotto in nero satinato H85 a simulare le pelle nera, i pantaloni della tenuta di volo con i tasconi infilati negli stivali di volo in blu aviazione H96, l’attendente invece è stato colorato con grigio mareH27, ad entrambi sono state eseguite sfumature più chiare e più scure .




Come sempre ringrazio mia figlia Sara per le fotografie.

Buon modellismo a tutti


Ezio Bottasini

[Gallery]

19.01.2014

Nota: Le notizie riportate in questo articolo riferite all’Heinkel He 162 "Salamander" e al Lt. Gerhard Hanf sono tratte da Wikipedia l’enciclopedia libera.


Commento di Dall'Asta Dino [22/01/2014]:
Ciao Ezio,
che dire...è l'ennesimo velivolo da te assemblato magistralmente, con precisione e ricchezza di particolari.
A presto.
Dino

Commento di Marco Vergani [23/01/2014]:
Non posso che farti i miei complimenti ...... Io che ho la fortuna di vedere in anteprima i modelli in originale dell'amico Ezio posso assicurarvi che "live" sono tutto un'altra cosa ....
Un caro saluto a tutti ....
Marco

Commento di Massimo "Pitchup" [23/01/2014]:
Ottimo lavoro Ezio, un soggetto molto intricante e ben eseguito!!!
Sul colore degli interni avrei qualche dubbio, un grigio più scuro sarebbe andato meglio.
Per il resto un bellissimo lavoro, bravo!!!
Massimo "Pitchup"

Commento di ezio bottasini [24/01/2014]:
Carissimi, grazie dei positivi commenti, in effetti gli interni li ho verniciati in RLM02 invece dell'RLM66, come sempre seguendo pedeqamente le istruzioni allegate, in effetti l'amico Marco me lo aveva detto, da profondo conoscitore dei "germanici velivoli", è vero che dal vero con colori più chiari risaltano maggiormente i raffinati particolari degli interni Aires, comunque ciò non giustifica l'errore.
Grazie ancora Ezio
P.S.: seguirà una serie di "germanici velivoli" prima di tornare alla mia passione cioè gli "italici velivoli",

Commento di Alby Starkiller [25/01/2014]:
Caro Ezio, ormai ci hai abituati a realizzazioni sempre più particolareggiate. è davvero impressionante il numero e la precisione dei dettagli. Mi permetto soltanto di farti una piccolissima e modesta critica: ...hai realizzato un'infinità di bellissimi dettagli sul velivolo e visto anche la scala su cui hai lavorato (la 1/32),sinceramente avrei curato maggiormente i dettagli dei figurini ed aggiunto un'ambientazione più realistica...
ma a parte ciò, hai realizzato un ennesimo capolavoro! complimenti!
Un caro saluto. A presto! :)
Alby.

Commento di paolo bolle [09/10/2017]:
questo è uno dei pezzi che devo ancora assemblare per cui è gratificante avere a disposizione foto e altro. Il tuo modello è stupendo, bravissimo detto da un vecchio modellista con 50anni di esperienza.



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